LE INDAGINI SI FOCALIZZANO SU UN PROPRIETARIO CON LEGAMI CON DERBY LANE
La coppia, un tempo definita coppia reale del greyhound racing da parte del loro manager-trainer alla pista di Derby Lane, John Graham, si trova ora in un pasticcio davvero “reale” .
L’allevatore veterano James Barney O’Donnell Jr, 84 anni, di Miami Lakes, è stato accusato dagli ufficiali di controllo delle scommesse in Florida di aver violato le leggi statali che regolamentano le corse coi cani.
Il risultato dell’indagine potrebbe mettere fine a una carriera che dura ormai da mezzo secolo. Sebbene sia uno dei più considerevoli donatori di Derby Lane e di altre piste importanti, O’Donnell è stato bandito dal Best Bet di Orange Park, vicino a Jacksonville, e da Mardi Gras, a Hallandale Beach.
Il marchio O’Donnell rimane comunque a Derby Lane, dove la moglie Pauline, 81 anni, continua a condurre il proprio kennel e far correre i cani. Su di lei non pende nessuna accusa.
Nella denuncia amministrativa compilata il 28 gennaio dal Dipartimento dei regolamenti Professionali – divisione scommesse dello stato della Florida, la portavoce Tatjiana Ancora –Brown scrive che lo stato chiede la revoca d’ufficio della licenza di O’Donnell e una multa di 68.000$. La denuncia riporta che tra il 14 settembre 2011 e il 21 dicembre 2011, O’Donnell ha fornito il libretto delle vaccinazioni di 94 dei suoi cani che avevano corso sulle piste di Derby Lane, Best Bet e Mardi Gras. Il libretto attesta che ai cani sono state somministrate le vaccinazioni di legge tra Luglio 2010 e Luglio 2011; in calce la firma del veterinario di Miami Dr. Emilio Vega, una firma giudicata falsa dallo Stato poiché Vega morì in data 30 giugno 2010.
La denuncia riporta anche che gli ufficiali hanno riscontrato altre violazioni di O’Donnell nel 2013, nel corso di due ispezioni a sorpresa ai Florida Kennels, un’area a Hialeah condiviso dalle piste di Mardi Gras e Flagler Greyhound. Sono stati infatti trovati dispositivi medici e medicazioni illegali, oltre a indicazioni circa procedure discutibili, ad esempio: una siringa ipodermica con un ago recante tracce di androstenedione, testosterone e boldenone (ormoni e steroidi anabolizzanti); una sacca per flebo vuota nel frigorifero; due bottiglie di liquore contenenti un liquido di colore giallo sconosciuto e senza prescrizione; candeggina e liquidi per pulizia conservati sopra le ceste dove dormivano i cani; una bottiglia di VEDCO SulfadiVet per iniezioni, usato per combattere infezioni comuni, come la tosse da canile. Le iniezioni nei Kennels sono proibite.
Né O’Donnell né la moglie hanno voluto rispondere a una richiesta di intervista, e Graham, il manager del Kennel, si rifiuta di parlare. Il capo delle operazioni di Derby Lane, David Tiano, dice che il kennel di Pauline O’Donnel rimmarrà attivo e che non speculerà sul suo futuro. “Non lo vedo come un problema dal nostro lato, tutti i nostri cani al momento sono regolarmente vaccinati”, dice. “La mia preoccupazione iniziale era capire quanti cani di proprietà di O’Donnell si trovano nella nostra struttura, perché li voglio fuori di qui o passati ad altro proprietario” “Chiunque tratti sé stesso in quel modo (come è descritto nella denuncia) non dovrebbe essere nel nostro settore o comunque essere in grado di comportarsi in quel modo, in Florida. Noi siamo sempre stati onesti con Tallahassee (la capitale della Florida, ndr) su come conduciamo le cose, qui.
“Non voglio che Pauline paghi le conseguenze del comportamento di suo marito, peraltro in un altro cinodromo. Se fosse coinvolta anche lei allora cancellerei il suo contatto e non le permetterei di far correre i suoi cani qui. Ma lei è stata il punto di riferimento del kennel da che mi ricordi, è quella che fa le chiamate e sigla i contratti. Non ho mai avuto a che fare col marito di persona e se entrasse ora non saprei nemmeno che aspetto avrebbe” .
Il vicepresidente e capo delle operazioni della pista di Mardi Gras e Gaming Center, Dan Adkins, dice che le procedure nelle sue piste erano diverse. “Io avevo a che fare con Barney tutte le volte e non parlo con Pauline da moltissimo tempo” “In base a quello che mi dicono le mie conoscenze, Barry O’Donnell è quello che porta avanti tutte le operazioni. Anche se il contratto a Mardi Gras è a nome di Pauline o di Jameds O’Donnell, è Barney che ha le licenze e porta avanti il kennel. Quel che mi importa di quelle accuse è che sono così vergognose che, se davvero questi cani non erano stati propriamente vaccinati, non potrei mettere a rischio i greyhound degli altri kennel.” La pista di Best Bet ha scaricato O’Donnell rapidamente. “Da noi c’è tolleranza zero per chi non segue le procedure che riguardano la salute e il welfare dei cani”, dice il portavoce del circuito. “Non faremo quindi affari con la famiglia O’Donnell” Fino a questo Giovedi O’Donnell non ha fatto appello e ha tempo fino alla prossima settimana per chiedere udienza. Ciò che rimane ancora senza spiegazione a Derby Lane è perché l’8 settembre 2012 il kennel è passato sotto il nome di Pauline O’Donnell.
La portavoce della pista, Vera Rasnake, non è stata in grado di dare nessuna giustificazione: “Ogni giorno c’è chi viene da me per cambiare intestazione o proprietà a un kennel”, dice Tiano, “e di solito accordo questi aggiustamenti se non ci sono cambiamenti nella gestione del kennel” John Filippelli, ex marito della Rasnake, disse di essere stato in società con O’Donnell dal 2007 al 2010, quando insieme avevano il kennel Filippelli-O’Donnell a Derby Lane. Il sodalizio terminò il 30 giugno 2010, quando Filippelli fece partire un proprio kennel e quello di O’Donnell venne messo a nome del figlio, finchè passò alla moglie. Filippelli ha lasciato Derby Lane tre mesi dopo e adesso ha un kennel alla pista di Bluff Run, in Iowa. L’Associazione Nazionale dei Greyhound (NGA) sta monitorando le accuse verso O’Donnell. “La giurisdizione primaria per il caso rimane allo stato della Florida.”, dice il segretario dell’NGA, Guccione. “Loro hanno accesso ai fatti e alle circostanze che sottendono alla situazione e sono certo che agiranno seguendo le loro leggi e regolamenti in materia. La NGA, a questo punto, è in osservazione di ciò che avviene ma non sapremo che tipo di azioni potrà intraprendere finché la situazione non sarà finalizzata.”
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