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I motivi dell’opposizione di Albano Martins all’esportazione dei grey di Macao sull’isola di Zuhai

Ripercorrendo la storia della campagna SaveTheMacauGreyhounds che ha portato alla chiusura del Canidrome e al salvataggio dei 550 Grey in esso detenuti, Albano Martins ci spiega perché ha rifiutato in maniera categorica il tentativo di un’associazione animalista locale di Macao, ad esportare i Greyhound di Macao su un isola a Zuhai. 

Di seguito la traduzione del post di Albano. 

27-04-2019 – La storia della chiusura del Canidrome

Di seguito vedrete un documento, inviatomi lo scorso anno, che adesso sto mostrando a tutti, relativo ad un tentativo, da parte di qualcuno che afferma di far parte di un’associazione animalista locale di Macao, di convincermi che esistevano alternative migliori per salvare i greyhound rispetto al nostro movimento #SaveTheMacauGreyhounds#

In breve questa persona voleva persuadere me e Anima che i greyhound avrebbero potuto essere mandati in Cina e che un vero amante degli animali li avrebbe trasferiti su un’isola a Zuhai (dall’altra parte del confine).

Sicuramente questo progetto avrebbe comportato dei costi di trasporti pari quasi a zero!

Per educazione verso tutti quelli coinvolti ho eliminato i loro nomi. Anche se credo che almeno una persona non lo meriti affatto!

Dalle sue parole sembra che tutti quelli coinvolti localmente fossero già stati informati e fossero d’accordo. Mancava solo Anima, quindi solo io, anche se avevo questo file sotto la mia responsabilità dal 2011. Ho dei seri dubbi in merito a quel consenso, poiché sembrava proprio che stessero cercando di mettere alla prova me e la mia intelligenza.

La mia risposta fu NO e NO AD ALCUN INCONTRO

Informai le Autorità di Macao e immediatamente ottenni il loro sostegno.

Perché i greyhound non sarebbero dovuti partire e finire a Zuhai (in Cina)?

Primo: in quel periodo difficile, a gennaio Anima ebbe un incontro con il Segretario del Governo della Cina continentale (Liaison Group) a Macao, in seguito alla nostra lettera datata novembre 2017. Fu una conversazione positiva e amabile e ritenemmo di aver ottenuto il sostegno della Cina nel vietare l’esportazione dei greyhound verso il continente, se questa era la volontà della società che gestiva il cinodromo, come era stato annunciato a gran voce.

Secondo: Zuhai non aveva leggi a protezione degli animali, e i greyhound non erano neppure considerati animali da compagnia, a causa della loro taglia. Questo succede in molte città in Cina. Quindi se avessimo accettato di inviarli a Zuhai, sarebbero finiti in mano ad un’organizzazione che avrebbe dovuto mantenerli fino alla loro morte. Ho seri dubbi sulle cure offerte da cerca gente ricca! Forse avevo torto, ma ho preferito andare sul sicuro. Come potrete comprendere, niente può sostituire una buona famiglia adottiva!

Terzo ed ultimo motivo: se questi greyhound fossero finiti in Cina avrebbero potuto alimentare, come molti cinodromi illegali, il gioco d’azzardo illegale. Credo che questo sia stato l’argomento più persuasivo per le autorità cinesi! Anche Macao è in Cina e quindi dobbiamo fare del nostro meglio per aiutare il continente!

Albano Martins
Presidente
Anima

© Petlevrieri

Post originale 

https://www.facebook.com/albano.martins.37/posts/1968549693279717

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Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

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Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
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Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarà pronto per il volo che lo porterà a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
Svolge i suoi incarichi in Pet Levrieri in maniera totalmente gratuita.
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