fbpx

Brooklyn, il greyhound simbolo della campagna Close The Canidrome. Tutto iniziò nel 2011…

Correva il novembre 2011 quando GREY2K USA Worldwide indirizzò una lettera al Canidrome di Macao, in cui si offriva di adottare un greyhound di nome Brooklyn, che divenne poi il cane simbolo della campagna mondiale Close The Canidrome, che partì da lì a breve, promossa da Anima Macau e GREY2k USA con il supporto di Animals Asia e Animals Australia nel febbraio 2012 per ottenere la chiusura definitiva del Canidrome, il peggiore cinodromo al mondo. 

Come sapete, questa campagna e la successiva SavetheMacuaGreyhounds, promossa e guidata da ANIMA, GREY2K USA e PET LEVRIERI, hanno portato non solo alla chiusura definitiva ma anche al salvataggio di tutti i greyhound detenuti al suo interno. 

La foto manifesto di Brooklyn fu scattata da Charmaine Settle, membro del consiglio direttivo di GREY2K USA, mentre visitava il Canidrome nell’ottobre 2011. Secondo quanto riportato all’epoca sul sito della pista, Brooklyn aveva gareggiato per l’ultima volta il 14 novembre 2011. Brooklyn non è stato mai rilasciato dal Canidrome, nonostante le ripetute richieste di Albano, Anima e GREY2k USA e di tutta la comunità internazionale, nonostante la pressione internazionale e la petizione lanciata, ma sarebbe stato mantenuto in vita per evitare l’indignazione pubblica. Tuttavia di lui non si era più ricevuta alcuna notizia attendibile e verificata, per cui c’era il concreto rischio che fosse morto. 

Invece, dopo che il 27  luglio Albano e Anima Macau hanno preso il controllo del Canidrome per autorizzazione del governo e hanno avviato il censimento di tutti i cani, è arrivata la bellissima notizia. 

Brooklyn è vivo e sta bene! Brooklyn sarà adottato negli Stati Uniti. 

Riportiamo la traduzione dell’articolo de Macau Daily Times, pubblicato nel novembre 2011. Un tuffo nel passato che ci restituisce il senso di quanta strada in avanti è stata percorsa da allora. Quello che all’epoca sembrava un sogno – chiudere il Canidrome per sempre– quest’anno non solo è diventato realtà, ma si è riusciti anche a salvare tutti i greyhound detenuti al suo interno.  

TRADUZIONE DELL’ARTICOLO de Macau Daily Times, pubblicato nel novembre 2011. Mercoledì 16 Novembre 2011

Il gruppo australiano si prepara all’adozione di un greyhound locale

Scritto da Alexandra Lages

La scorsa settimana, l’organizzazione animalista GREY2K USA ha spedito una lettera al Canidrome di Macao, in cui proponeva di adottare un greyhound di nome Brooklyn. “Rescue Brooklyn” (“Salviamo Brooklyn”) è il nome della campagna di adozioni lanciata dall’associazione insieme con Greyhound Rescue, un’organizzazione no-profit australiana che si occupa di trovare casa ai greyhound.

“Abbiamo identificato un cane in particolare, di nome Brooklyn, che proveremo ad aiutare. Innanzitutto cercheremo di rimandare il cane in Australia perché venga adottato lì, ma se ciò non dovesse funzionare possiamo portarlo negli Stati Uniti o nel Regno Unito,”

ha affermato il direttore esecutivo di GREY2K, Carey Theil.

“Io mi aspetto che questo non sarà un compito facile, ma per noi si tratta di un caso sperimentale, in modo da scoprire quali possano essere le sfide logistiche da affrontare per dare aiuti umanitari a questi cani in modo più permanente,”

ha detto Teil al Macau Daily Times.

“Io non so se il Canidrome accetterà di lavorare con noi, ma la nostra lettera afferma chiaramente che qualora si rifiutasse di cooperare con noi, manderebbe un messaggio davvero preoccupante al resto del mondo,”

ha aggiunto Theil.

Charmaine Settle, membro del consiglio direttivo di GREY2K USA, ha visitato di recente il territorio per capire meglio quello che avviene all’interno del Canidrome di Macao. Ha inoltre incontrato il direttore di ANIMA, l’associazione per la Protezione degli Animali di Macao. Le due organizzazioni hanno deciso di unire le loro forze al fine di trovare una seconda vita ai greyhound che vengono esportati dall’Australia al Canidrome, dove vengono addormentati non appena non sono più in grado di gareggiare. Stime recenti riportano che un totale di 383 greyhound sani sono stati mandati a morte l’anno scorso presso il Canidrome. Ai cani che gareggiano non viene concessa una seconda possibilità di vita dopo le corse.

Choi U Fai, capo della divisione per la tutela degli animali dell’Ufficio per gli affari pubblici e amministrativi, aveva in passato affermato che il Canidrome pratica l’eutanasia su circa 30 cani ogni mese.

Settle ha lasciato Macao con la promessa di contattare altri gruppi animalisti con il fine di aumentare la consapevolezza circa ciò che succede nel Canidrome di Macao. Non ci è voluto molto tempo per ottenere risultati.

“Inaccettabile”

Nella lettera inviata al direttore del Canidrome situato a Hong Kong, Ng Chi Sing, GREY2K critica alla società la sua

“politica di uccidere un presunto numero di 30 cani al mese,” etichettando tale procedura come “inaccettabile”. Il modo in cui vengono trattati i greyhound a Macao, essendo parte di un mondo civilizzato, va contro i tradizionali valori per la protezione degli animali condivisi in tutto il mondo,”

sostiene l’associazione animalista nella lettera mandata lo scorso Mercoledì.

La più grande organizzazione per la protezione dei greyhound negli Stati Uniti coprirà tutte le spese logistiche, incluse quelle per la quarantena a Hong Kong. Non ci sono leggi circa malattie infettive a Macao e i greyhound dovrebbero stare in quarantena per 40 giorni nella vicina SAR prima di partire per un’altra nazione, il che lo rende un esercizio costoso.

“Noi riconosciamo appieno che non sarà facile aiutare Brooklyn, e siamo pronti ad affrontare tutte le sfide logistiche necessarie per riportarlo nella sua patria. Dal momento che i greyhound vengono importati dall’Australia, quello è il posto naturale in cui dovrebbero tornare,”

sottolinea la lettera.

“Noi consideriamo questo tentativo di aiutare Brooklyn come un caso sperimentale in vista di una cooperazione tra di noi”.

Un rifiuto di collaborare con l’organizzazione

“manderebbe un messaggio preoccupante al resto del mondo,” ha avvertito GREY2K USA. “Brooklyn non si merita di venire soppresso dopo aver avuto un infortunio o nel momento in cui non sia più redditizio. Come tutti i greyhound del Canidrome, merita di trovare una casa e una famiglia che lo ami,”

aggiunge. L’organizzazione si aspetta di ricevere “buone notizie” entro un mese.

Link all’articolo originale: 
11-16-11-Macau

Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,

Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.
Insieme condividono la loro vita con sette cani, tutti adottati: Cabana, galgo spagnolo, Zen, grey salvato dal cinodromo di Macao, King, grey salvato dal mercato della carne in Cina, Babe, grey irlandese, Barney, grey irlandese, Lucy, grey irlandese, e Adhara, una meticcia. Nel cuore sempre presenti i tre grey Silky, Blackie e Rob, che sono stati straordinari amici e ambasciatori della causa.

×

Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. Per passione personale a luglio 2020 conseguirà il titolo di educatore cinofilo presso la scuola Il Mio Cane.net. Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective. Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina lo Shop Online, collabora con il gruppo Adozioni nelle visite di pre-affido e nelle attività post-affido, partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. Vive a Milano con il marito Massimiliano, i figli Giorgia e Marco, la grey Sandy, la lurcher Robin e Yughi, un meticcio di oltre 15 anni. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.

×

Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

×

Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

×

Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

×