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Brigitte Bardot in sostegno di Anima Macau per salvare i greyhound del Canidrome

Brigitte Bardot, nota anche come B.B., icona mondiale del cinema, ma anche da sempre in prima linea in difesa dei diritti degli animali e dell’ambiente, è scesa in campo a favore dei greyhound di Macao, indirizzando un accorato e risoluto appello al governatore di Macao affinché intervenga al fine di ottenere che i gestori del  Canidrome di Macao consegnino gli oltre 600 greyhound, detenuti nel famigerato cinodromo, all’associazione animalista Anima Macau, che se ne prenderà cura e troverà loro idonee famiglie adottive.

Di seguito la traduzione dell’articolo del Macau Daily Times che riferisce la notizia.

Canidrome | Leggendaria attrice francese fa un appello al governatore di Macao a favore dei greyhound

Daniel Beitler venerdì 2 giugno 2017

Il Times ha rivelato che una lettera firmata dalla leggendaria attrice francese Brigitte Bardot sarebbe stata consegnata la scorsa settimana al governatore Chui Sai On (direttore generale della regione amministrativa speciale di Macao), chiedendo il suo aiuto per obbligare il (Yat Yuen) Canidrome di Macao a consegnare gli oltre centinaia di greyhound detenuti nella struttura all’associazione animalista Anima (Macao).

Brigitte Bardot, attrice, cantante e modella francese che ha dedicato gli ultimi decenni della sua vita alla tutela dei diritti animali, ha chiesto  al governatore di fare pressione sui gestori del Canidrome affinché liberino i cani “così che venga garantita la loro tutela e possano essere trovate nuove famiglie adottive.

La lettera, datata 15 maggio 2017, arriva dopo che altre celebrità e sostenitori dei diritti animali in tutto il mondo avevano già condannato il Canidrome e il governo di Macao per il trattamento riservato ai greyhound.

Lo scorso anno alcuni osservatori internazionali avevano descritto la struttura come “il cinodromo più letale al mondo”, a causa dello spaventoso numero di cani soppressi in media ogni giorno.

Tuttavia, mentre negli ultimi mesi la possibile chiusura imminente del Canidrome si è fatta sempre più concreta, gli attivisti sono passati dalla condanna all’appello.

Il Canidrome di Macau è tristemente noto al mondo come un luogo di morte, da cui nessun greyhound riesce ad uscire vivo” si legge nella lettera firmata dall’animalista ottantaduenne. “Non permettete che il mondo identifichi Macao come un luogo di sofferenza in cui molti animali innocenti muoiono gareggiando, nel disperato tentativo di avere salva la vita. Aiutate questi animali facendo sì che l’immagine pubblica di Macao sia fatta di modernità e civiltà”.

Nel frattempo ieri (1° giugno 2017) il presidente di Anima (Macao), Albano Martins, ha dichiarato al Times che la collaborazione con celebrità molto conosciute sarebbe stato il prossimo passo previsto dalla sua organizzazione per salvare i greyhound.

Abbiamo già vinto la prima battaglia per far chiudere il Canidrome” ha detto.

Adesso la nostra lotta è cercare di ottenere la custodia degli animali. Chiederemo ad alcune celebrità di provare a convincere il governatore di Macao ad affidarci i cani”.

Martins sta lavorando anche ad altri aspetti del progetto per far uscire i cani dal Canidrome, compresa la logistica dietro al loro trasporto. Ha spiegato di essere in contatto con alcune compagnie aeree per concordare un sistema di trasporto il più comodo possibile per i greyhound.

La lettera della Bardot fa inoltre appello al governatore  affinché “non permetta che i greyhound vengano esportati verso altri paesi asiatici privi di leggi di tutela animale”.

Martins ha aggiunto infatti che la maggior parte dei greyhound presenti nel Canidrome appartengono a privati.

Dopo la chiusura del Canidrome i privati potrebbero vendere gli animali in Cina o in Vietnam perché ne hanno il diritto. Quello che auspichiamo è che il governatore chieda loro di non farlo”.

Il leader dell’associazione a difesa dei diritti degli animali ha aggiunto che continueranno a fare pressione verso il Canidrome e i proprietari dei cani affinché decidano volontariamente di affidare i loro greyhound ad Anima.

Anima (Macau) ha detto che la prossima settimana Catherine Madry, presidente dell’associazione animalista francese Lévriers en Détresse (Levrieri in pericolo) farà visita alla sede del gruppo per discutere il problema della sistemazione dei greyhound del Canidrome. Secondo Anima, la Madry avrebbe presentato loro una domanda per adottare 100 greyhound. Lévriers en Détresse salva e riabilita greyhound abbandonati dai cinodromi. La presidente lotta per la causa da più di 11 anni, durante i quali ha salvato e dato in adozione greyhound provenienti da Spagna e Regno Unito.

© Riproduzione riservata

Link all’articolo originale: 

Canidrome | Legendary French actress appeals to CE over greyhounds

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Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

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Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
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Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarà pronto per il volo che lo porterà a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
Svolge i suoi incarichi in Pet Levrieri in maniera totalmente gratuita.
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