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Come salvare i 650 levrieri del Canidrome (Macao), il peggiore cinodromo al mondo

1) Perché si è lottato in questi anni a livello mondiale per ottenere la chiusura del Canidrome di Macao?

Il Canidrome (Yat Yuen) è l’unico cinodromo autorizzato in Cina dal 1963.

È un luogo di sofferenza e morte: in 55 anni qui sono stati uccisi tra i 16.000 e i 18.000 greyhound.

Nessun cane esce vivo da lì.

È la pista con il più alto tasso di mortalità al mondo: in media un morto al giorno e un tasso di incidenti che supera il 20% della popolazione attiva.

Non esiste alcun programma di adozioni e solo un greyhound di nome Brooklyn, fotografato da GREY2K USA Worldwide nel 2011, sarebbe mantenuto in vita per evitare l’indignazione pubblica. Al momento non si sa se sia ancora vivo.

Al momento ci sono circa 650 greyhound, ancora vivi e attivi: 120 di proprietà del cinodromo e 520 di privati. In più ci sono 45 cuccioli.

Tra l’anno scorso e quest’anno 8 cani sono usciti vivi da questo inferno. Quattro adottati localmente e quattro, Garlic, Magic, Honour e Loki salvati grazie alla collaborazione tra IACM (Institute for Civic and Municipal Affairs) e Anima Macau.

2) In quali condizioni vivono i greyhound? 

Ogni greyhound che entra nel Canidrome ha un’aspettativa di vita di non più di tre anni e fino a quando resta in vita la sua esistenza è miserabile. Molti muoiono prima.

I greyhound sono rinchiusi in 9 strutture quadrate di cemento su due piani, ogni lato ha dieci celle per dieci cani. I cani al piano terreno vivono perennemente nell’oscurità perché non arriva luce.

Gli spazi sono angusti, sporchi e umidi, non areati e si surriscaldano spesso. L’odore di urina è molto forte e si sente anche dalla strada.

I cani vivono e corrono a temperature di 36°C e tassi di umidità anche superiori al 90%, con esercizio fisico ridotto al minimo e interazione sociale quasi assente.

Il suolo della pista è duro, fatto di una specie di cemento rugoso senza sabbia, le curve del circuito strette e le barriere sono di metallo.

I greyhound si fratturano frequentemente le zampe e il collo: alcuni muoiono sul colpo, altri vivono solo due mesi dal loro arrivo.

Molti cani soffrono anche di artrite, dermatite, infezioni agli occhi e alle orecchie.
Spesso i cani corrono con ferite aperte, zoppicanti e pieni di bende.

Tutti sono sfruttati al massimo, fino allo sfinimento: i cani corrono fino a 18 gare al giorno per 261 giorni all’anno.

Il doping è ampiamente praticato.

Il Canidrome è “il braccio della morte” dei greyhound.

 

Greyhound awaiting euthanasia at Canidrome

 

3) Da dove provengono i greyhound?

Fino alla fine del 2015 tutti i greyhound provenivano dall’Australia.

Dall’inizio del 2016 il Canidrome ha cercato di acquistare greyhound da Irlanda e UK.

Il 16 marzo 2016 3 greyhound irlandesi sono arrivati ad Hong Kong per esser trasportati a Macao.

Il 15 aprile 2016 altri 6 sono arrivati via container.

Attualmente ci sono 8 greyhound irlandesi vivi al Canidrome, tutti di proprietà di Wai Lok Chu. Uno – High Maintenance – purtroppo è morto.

Nine Irish greyhounds exported to Canidrome

Ecco i loro nomi:  Two Stone Tadgh,  ultima corsa in Irlanda: 17 Dicembre 2015 al Curraheen Park di Cork; Crossfield Simon, ultima corsa in Irlanda: 22 gennaio 2016, Clonmel
; Crossfield Leona
, 
ultima corsa in Irlanda: 22 gennaio 2016, Clonmel
, Crossfield Marie, ultima corsa in Irlanda: 22 gennaio 2016, Clonmel
, Bellmore Belle
, ultima corsa in Irlanda: 02 April 2016, a Kilkenny. A Marzo aveva corso allo Shelbourne Park; Milled Ash
, ultima corsa in Irlanda: 02 Aprile 2016, Kilkenny
; Ballinulty Star
, 
ultima corsa: 21 Marzo 2016, Henlow, Regno Unito Ultima corsa in Irlanda: 10 Marzo 2016, Limerick
; Ballinulty Show, 

ultima corsa: 21 Marzo 2016, Henlow, Regno Unito, ultima cosa in Irlanda: 26 Febbraio 2016, Limerick
. High Maintenance
, ultima corsa in Irlanda: 02 Aprile 2016, Tralee, 
morto a Macao.

 

4) Cosa sono Anima Macau e la campagna “Close The Canidrome” e “Stop greyhound exports to China”?

ANIMA Macau è un’associazione fondata da Albano Martins nel 2003 con lo scopo di salvare animali in difficoltà a Macao.

La battaglia civile e politica di Anima per la chiusura del Canidrome e il salvataggio dei greyhound inizia nel marzo 2012, a seguito della denuncia di GREY2K USA Worldwide e di un articolo del China Morning Post di Hong Kong.

Inizia così la cosiddetta campagna internazionale “Close The Canidrome”, i cui leader mondiali sono Anima Macau e GREY2K USA Worldwide.

Strettamente legata e parallela a questa  campagna è la lotta contro l’esportazioni di greyhound dall’Australia e poi dal 2016 dall’Irlanda e UK. Sempre dal 2016 gli slogan e gli hashtag di questa seconda campagna diventano:  “Stop greyhound exports to China” “No Welfare, No export of greyhounds”

In entrambe le campagne importanti attori e alleati sono da subito Animals Australia, Animals Asia e AFA Coalition, supportata da  gennaio 2014 da 131 associazioni internazionali, tra cui molte cinesi. 

Negli anni si aggiungono Caged NationWide, Greyt Exploitations, Birmingham Greyhound Protection in Uk, Irish Council Against Blood Sports (ICABS), ARAN, Limerick Animal Welfare, Galway SPCA, Greyhound Awareness Cork in Irlanda, Pet levrieri in Italia.

La petizione per la chiusura del Canidrome, lanciata nel luglio 2015 da Albano Martins e GREY2K USA Worldwide, ottiene 367.094 firme.

Nel dicembre 2015 Animals Australia pubblica un video inchiesta shock “Stop Greyhound Export Cruelty!” che mostra tutta la spietata crudeltà dell’esportazione dei greyhound australiani nel Sud Est Asiatico (Macao, Shanghai e Vietnam)

Nel dicembre 2015 due principali compagnie aeree australiane ( Qantas e Cathay Pacific) si rifiutano di trasportare i cani dall’Australia a Macao. 

La petizione per vietare l’esportazione di greyhound irlandesi a Macao, lanciata da GREY2K USA Worldwide nel 2016, ottiene 350.784 firme.

Nell’aprile 2016 Caged NW, con l’aiuto di attivisti inglesi e irlandesi, blocca un trasporto di 24 greyhound irlandesi, destinati a Macao.

Il 2 giugno 2016 ARAN organizza la manifestazione internazionale a Dublino contro l’esportazione di greyhound a Macao e per la chiusura del Canidrome. Più di 400 persone presenti. GREY2K USA Worldwide e Anima consegnano la petizione al  ministro Creed.

Il 4 luglio l’assemblea legislativa di Macao SAR approva la prima legge di animal welfare, Lei de protecção dos animais, in vigore dal 1 settembre, che vieta il ricorso all’eutanasia per motivi economici.

lei-4-2016

La campagna mondiale “Close The Canidrome“, difficilissima e delicata, è durata quattro anni e ha vinto! Ha ottenuto dal governo di Macao la decisione tanto sofferta:

Il Canidrome, come luogo di corse dal vivo, cesserà definitivamente di esistere entro il 21 luglio 2018.

Quello che sembrava un sogno impossibile, diventerà realtà.

The international demonstration in Dublin against the exportation of greyhounds to Macau, organized by Aran

 

5) Perchè l’attuale campagna mondiale ‘Save The Macau Greyhounds”? Come aiutare?

La nuova campagna mondiale “Save The Macau Greyhounds”, lanciata e guidata da Anima Macau, GREY2K USA Worldwide e Pet levrieri,  mira ad aiutare Anima Macau a raggiungere gli altri due obiettivi:

  • Ottenere che il governo di Macao affidi i 650  greyhound, ancora vivi e attivi, del Canidrome alle cure di Anima Macau;

  • Trovare un’adeguata famiglia adottiva a ciascuno dei 650 greyhound.

Se il Governo non affiderà i cani ad Anima Macau, i greyhound via via moriranno per le condizioni di vita e a seguito degli infortuni di gara, e quelli che sopravviveranno verranno venduti in Vietnam, dove le corse commerciali sono legali e in crescita, in Cina, India e Pakistan, dove si stanno diffondendo i cinodromi illegali.

Una parte di loro finirà anche nel mercato della carne.

Vietnam – Dog pines for dead friend, just killed with injection.

 

6) Come possiamo AIUTARE?

In tre modi:

1) Firmando e diffondendo la SEGUENTE petizione:

save-macau-s-image-save-greyhounds

2) Usando le copertine e gli avatar della campagna “Save The Macau Greyhounds” per Facebook, twitter e i siti. 

3) Sostenendo tutte le iniziative della campagna che verranno pubblicate su:

https://www.facebook.com/savethemacaugreyhounds/

https://www.petlevrieri.it/category/save-macau-greyhounds-come-aiutare/


COPERTINE E AVATAR

 

IMMAGINI DEL CANIDROME

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Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

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Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
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Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarà pronto per il volo che lo porterà a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
Svolge i suoi incarichi in Pet Levrieri in maniera totalmente gratuita.
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