Da parte dei nostri cani
I nostri cani non possono parlare, come tutti i cani, e forse per questo alcuni non si rendono conto di quel che fanno quando ne adottano uno e poi lo danno indietro perché non vogliono che sia rovinato il parquet, oppure perché decidono di non seguire con scrupolo le indicazioni dell’associazione, per esempio quando dice che bisogna subito montare il cancelletto per gestire le prime interazioni con i gatti. In generale ci sono persone, poche per fortuna, che quando adottano un cane pensano di adottare un pupazzo, oppure che dicono di sì ma non ascoltano realmente.
Dal momento che i nostri cani non possono parlare, io credo che sia nostro compito dare loro voce, anche in questi casi. Quando decidete di adottare uno dei nostri cani, per favore, considerate che potete essere meglio, molto meglio, di quelli che li hanno sfruttati, perché potrete dare loro tutto quello di cui hanno bisogno per essere felici. Oppure potrete essere peggio, molto peggio, di quelli che li hanno sfruttati, perché quelli che lo hanno fatto avevano generalmente almeno una ragione economica. Voi, se decidete di adottare, dovete considerare che nessuno vi obbliga a farlo, e che se prendete questa decisione avete un obbligo verso il cane, un obbligo che va oltre il vostro pavimento e la vostra indolenza.
Se non avete il senso della responsabilità che state per assumervi, astenetevi, perché quella che per voi è una piccola parentesi per quel cane che voi abbandonerete è qualcosa che resta e che fa male per sempre, o almeno per molto tempo.
E per favore, non piangete quando lo mollate come se fosse un peso da cui liberarvi, abbiate almeno la compiacenza di non essere ipocriti e di uscire di scena senza cercare di essere al centro dell’attenzione.
Grazie, da parte dei nostri cani.