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Portogallo- Galgo e greyhound sfruttati per il traffico illegale del sangue – business macabro

 

I galgo e greyhound  per il sangue un business macabro 

La vita della maggior parte dei levrieri è in costante sofferenza dal giorno in cui nascono.

Vengono allevati e sfruttati quando sono molto piccoli (3 mesi) per farne dei cani da corsa per un breve periodo di tempo che va normalmente dai 2 ai 3 anni. Con l’eccessiva usura dei muscoli, delle articolazioni, dei dischi intervertebrali nelle competizioni e a causa del doping praticato da molti dei loro allevatori, i galgo galgo e i greyhound soffrono di malattie croniche in giovanissima età e alcuni sembrano essere molto più vecchi di quanto non siano in realtà.

Dopo alcune segnalazioni fatte a katefriends  e anche ai media, tra cui TVI, un servizio inchiesta, andato in onda il 15 ottobre 2019 su Jornal edizione delle 20, condotto dalla giornalista Alexandra Borges sul maltrattamento dei levrieri nelle corse, dove sono andate in onda testimonianze dei diversi attori impegnati nel mondo dei levrieri, conferma la dura realtà della vita di questi cani. 

“Fuori dal record”, è stato denunciato a katefriends da soggetti legati alla FNG che non condividono le pratiche dei loro “colleghi”, a indicare quell’80% di levrieri, galgo e grey, che gareggiano nelle corse dietro la lepre meccanica e nel coursing in campo aperto con lepre viva, in Portogallo, il cui destino, quando infortunati, malati o incapaci di essere donatori di sangue, è la morte o l’abbandono, con il chip rimosso (quando ce l’hanno) e con le orecchie scorticate e pestate al fine di rendere illeggibile  il tatuaggio (quando lo hanno).

I levrieri sono l’unica razza canina che si qualifica come donatori di sangue universali.

Le dimensioni della razza e la personalità purtroppo li hanno resi perfetti per questa procedura. L’anatomia del corpo  consente di trovare le vene più facilmente. Tutti gli animali donatori di sangue dovrebbero avere un intervallo di almeno 3 mesi come donatori. Il sangue del levriero ha anche l’ulteriore vantaggio di essere particolarmente ricco di globuli rossi. Queste qualità rendono il sangue del levriero ancora più ricercato per uso medico e una fonte di aumento di reddito, per i galguero che si dedicano a questa attività.

In questo modo, i levrieri sono diventati vittime delle loro qualità eccezionali in Portogallo e nel mondo.  In Portogallo molti proprietari di levrieri hanno iniziato a vedere qui una fonte di reddito per i loro cani che ancora usano nelle gare, oltre a quelli che non ritengono più idonei, trasformandoli in prigionieri per il prelievo del sangue fino al raggiungimento dei 5 anni, limite di età in cui un levriero può essere donatore.    

 Molti greyhound da corsa sono ospitati in strutture in tutto il paese al nord, al centro e al sud, dove i donatori sono tenuti “prigionieri” fino a quando non servono più. Queste strutture sono illegali e non sono controllate da alcun organo di controllo. 

Cosa succede a tutti i levrieri donatori in cattività dopo i 5 anni?

@Petlevrieri

Articolo originale

https://www.katefriends.org/category/venda-de-sangue/

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Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

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Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
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Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarà pronto per il volo che lo porterà a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
Svolge i suoi incarichi in Pet Levrieri in maniera totalmente gratuita.
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