L’animale da pet therapy
Gli animali che si possono impiegare nelle AAA, AAE e AAT sono molteplici (cani, cavalli, asini, gatti, conigli, pappagalli, ecc.) e la scelta dell’animale più idoneo è determinata dalle esigenze psicologiche, fisiche e relazionali dell’utente.
Per esempio, si è notato che il prendersi cura di un pappagallo ha effetti benefici sull’umore degli anziani, perché sono animali molto socievoli, con un notevole bisogno d’interazione per cui stimolano il lato ludico ed infantile dell’essere umano.
Oppure, prendersi cura di un coniglio, di un criceto o di un altro piccolo animale domestico porta beneficio soprattutto ai bambini con problemi di tipo comportamentali o con difficoltà a superare il periodo adolescenziale.
Inoltre, i bambini che vivono con cani sono più bravi, rispetto ai loro coetanei, a capire la mimica facciale degli adulti e quindi hanno più facilità nei rapporti con gli altri; questo avviene perché il cane è un animale che guarda molto le persone in faccia, per capirne lo stato d’animo e le loro richieste, e se una persona si sente osservato di solito, osserva a sua volta.
Il solo stare a cavallo dona alla persona disabile una nuova prospettiva di sé, benessere, coraggio, equilibrio, con i conseguenti influssi che questi hanno sull’autostima.
La stessa cosa avviene in groppa ad un asino, con in più l’avere a che fare con un animale dalla taglia più ridotta, morbido al tatto e da andature monotone e lente.