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Un’iniziativa poco opportuna, inutile e controproducente per l’immagine del territorio, dannosa per i levrieri

Il comune di Maserada sul Piave, provincia di Treviso, ha dato in concessione all’Enci un’area nel parco Parabae allo scopo di costruire una pista ovale per le corse di levrieri. La concessione ha una durata di 15 anni con un canone annuo di 4000 euro, per un investimento dichiarato da parte dell’Enci di oltre 160.000 euro. L’idea del Sindaco, come dichiarato sugli organi di stampa, è di attrarre appassionati da Austria, Slovenia e Croazia e avere una ricaduta economica positiva sulle strutture ricettive e sulla ristorazione.

L’obiettivo è lecito, e non c’è molto da eccepire sul piano legale, dal momento che la pista sarebbe dedicata a corse amatoriali, anche se con 160.000 euro in ballo il termine stona. Noi pensiamo che la stima del Comune sulle ricadute sia ottimistica, ma c’è altro che non torna.

Per prima cosa, dato l’investimento, qual è la ricaduta che l’Enci si aspetta sul piano economico? O tutto questo ha lo scopo di favorire lo sviluppo delle corse dei levrieri, cioè di una delle attività cinofile più pericolose per i cani e criticabili? Amatoriale vuol dire senza premi in denaro?

Ma ci sono altre due considerazioni che a nostro giudizio sarebbero da fare.

La prima riguarda il fatto che storicamente le corse dei cani attirano spesso interessi illeciti, al di là della volontà e della responsabilità degli organizzatori: parliamo delle scommesse illegali. 

La seconda, per noi più importante, riguarda i cani. Come possiamo escludere che la presenza di questa pista non incentiverà l’importazione di greyhound da paesi come l’Irlanda? Sappiamo già che in Europa ci sono levrieri impiegati in corse cosiddette amatoriali che vengono acquistati in Irlanda dall’industria del greyhound racing, industria che elimina migliaia di cani ogni anno. Illegale non è, ma immorale certamente: chi acquista uno di questi cani in Irlanda aiuta un’industria crudele e sanguinaria.

Per concludere, non vediamo buone ragioni per giustificare un’iniziativa del genere, che dal nostro punto di vista non può che avere conseguenze negative per i levrieri oltre che poco lusinghiere e, probabilmente, poco remunerative per il territorio. 

@Petlevrieri 

Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.
Insieme condividono la loro vita con sette cani, tutti adottati: Cabana, galgo spagnolo, Zen, grey salvato dal cinodromo di Macao, King, grey salvato dal mercato della carne in Cina, Babe, grey irlandese, Barney, grey irlandese, Lucy, grey irlandese, e Adhara, una meticcia. Nel cuore sempre presenti i tre grey Silky, Blackie e Rob, che sono stati straordinari amici e ambasciatori della causa.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. Per passione personale a luglio 2020 conseguirà il titolo di educatore cinofilo presso la scuola Il Mio Cane.net. Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective. Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina lo Shop Online, collabora con il gruppo Adozioni nelle visite di pre-affido e nelle attività post-affido, partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. Vive a Milano con il marito Massimiliano, i figli Giorgia e Marco, la grey Sandy, la lurcher Robin e Yughi, un meticcio di oltre 15 anni. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.

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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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