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Un aiuto per Paloma e Santos.

La stagione della caccia  sta entrando nella sua fase finale ormai  e l’incubo degli abbandoni di massa dei galgo spagnoli, sta entrando nel vivo. Paloma e Santos, scartati e ridotti in condizioni terribili, sono per noi il simbolo dei galgo maltrattati,  parecchie decine di migliaia, che ogni anno vengono condannati a morte, perchè non più utili. Paloma, è solo una cucciolotta, probabilmente senza l’istinto  di cacciare. Troppo giovane per essere in grado di  procurasi il cibo, di cercarsi un riparo, di proteggersi in qualche modo dal gelo della Meseta. Abbandonare  una galghina come lei, significa condannarla a una terribile agonia di angoscia, disperazione, freddo  e fame.  Solo una persona  crudele, potrebbe fare questo ad una creatura tanto dolce e indifesa.  Ma i galguero non hanno cuore per i loro galgo, sono impermeabili ai loro sguardi,  non hanno pietà per le loro sofferenze. Per loro, i galgo  sono solo macchine da caccia, verso cui non nutrono alcun sentimento. Una cucciolotta incapace di cacciare, per il suo galguero è solo spazzatura. Chissà per quanto tempo, Paloma ha vagato nell’indifferenza, affamata, infreddolita, disperata. Ma quando era allo stremo, si è avvicinata ad  una persona con un cane, nel tentativo ultimo di trovare qualcosa a mangiare o un barlume di conforto, superando ogni suo timore, perchè era ormai al di là di ogni paura e si sentiva andare via. E’ stata la sua salvezza! Quella persona non si è girata dall’altra parte, ha avuto pietà della piccola Paloma e dei suoi occhi imploranti. L’ha salvata e l’ha portata alla Residencia Scooby di Valladolid.  Cobie Stekeete, la responsabile della Residencia, l’ha accolta a braccia aperte e si sta prendendo amorevolmente cura di lei. Paloma è debilitata, magrissima, infestata dai parassiti. Per tre giorni non ha fatto altro che dormire, stanchissima e senza forze. Poi, ieri, ha trovato un barlume di energia ed è uscita a stendersi un pochino al sole. Paloma sta lottando con tutta se stessa per riprendere peso e sopravvivere, ma ha bisogno di molte cure, analisi mediche e attenzioni. Santos è stato buttato via perchè il galguero non era contento delle sue prestazioni. Ma, prima di disfarsene, l’ha punito facendolo quasi morire di fame e di incuria, l’ha ridotto ad uno scheletro che cammina.  Solo alla fine, quando era più morto che vivo, l’ha portato alla perrera di Valladolid, insieme ad  altre  tre femmine e a un  cucciolo.  Tutti e cinque sarebbero stati sacrificati entro breve. Ma un galgo nelle sue condizioni non sarebbe mai arrivato vivo al giorno del “sacrificio”, entro massimo quarantott’ore sarebbe stato solo  una carcassa senza nome, gettata sul nudo cemento bagnato della sua cella. Appena saputo della presenza dei quattro galgo e del cucciolo alla perrera di Valladolid,  Cobie, la direttrice della Residencia Scooby, è accorsa senza indugio e li ha salvati. Sono tutti magrissimi, ridotti pelle e ossa. Ma Santos è il più scheletrico di tutti. E’ in uno stato orribile, con un piede gonfio come un pallone,  che gli causa dolore – forse si tratta di una frattura. Il suo corpo è coperto di ferite. Come la piccola Paloma, anche Santos  deve aver sofferto terribilmente il freddo, perchè di notte sull’altopiano tutto gela e Santos non ha alcuna protezione di grasso sottopelle,  e pochissimo pelo sul corpo. Quando Cobie, la responsabile della Residencia, l’ha portato via dalla perrera, Santos era terrorizzato e in uno stato di forte stress. Pet Levrieri vuole dare  una mano al rifugio nostro partner, Scooby,  e in particolare alla Residencia di Valladolid,  nel prendersi cura di questi due cani, bisognosi di cure speciali in cibo, cure mediche, attenzioni costanti.  Santos  ha bisogno anche  di essere sottoposto a radiografia e, probabilmente,  a un intervento per risistemare  il suo piede. Se volete aiutare, potete inviare donazione, anche piccola,  con la causale “Paloma e Santos”.  Come sempre, raccoglieremo tutti i contributi e li gireremo, insieme alla lista dei donatori, al rifugio- Grazie di cuore per la vostra sensibilità, ogni aiuto è molto importante! Come si fa a donare. Cliccate qui. © Riproduzione riservata

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Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

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Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
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Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarà pronto per il volo che lo porterà a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
Svolge i suoi incarichi in Pet Levrieri in maniera totalmente gratuita.
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