Nonostante fosse stato torturato, mutilato e lasciato morente per tre giorni, Rusty era ancora vivo e accolse scodinzolando i suoi soccorritori, quando venne trovato, ma le sue ferite erano così vaste da rendere impossibile evitare che un veterinario gli procurasse una dolce morte.
A distanza di 19 anni noi, vogliamo ricordare Rusty perché la sua morte e quella di migliaia di greyhound schiavi dell’industria delle corse in Irlanda e Gran Bretagna non restino impunite.
L’Europa non può tollerare questa barbarie: le corse coi greyhound devono essere proibite e i cinodromi chiusi in tutti i paesi membri.
Per tutto il mese di maggio mettiamo l’immagine dedicata a Rusty sulle nostre pagine facebook, dedichiamogli una passeggiata, raccontiamo alle persone la sua storia, se siamo credenti diciamo una preghiera per lui e per tutti quelli che sono morti come lui ma di cui non conosciamo il nome.
Il primo passo per il cambiamento è la consapevolezza della crudeltà intrinseca delle corse commerciali (greyehound racing e coursing). Aiutateci a far sapere. Servono cambiamenti culturali, leggi e pene certe e severe.
Oltre a questo sosteniamo le associazioni che si battono con coerenza contro l’industria delle corse dei greyhound e non adottiamo dalle associazioni che in Italia collaborano con l’IGB o GBGB.
Qui trovate il volantino che potete scaricare e distribuire.
ricordiamo RUSTY
© Petlevrieri