fbpx

MANIFESTAZIONE NAC. MADRID 3 FEBBRAIO 2019

(Roberta N.) Domenica 3 febbraio. Sono circa le h.12:00 e stiamo per raggiungere la Puerta del Sol, una delle piazze più importanti di Madrid.

Siamo qui per la manifestazione Plataforma NAC. No A la Caza e noi di Pet Levrieri siamo venuti a sostenere i diritti dei galgo, per dire NO ALLE COMPETIZIONI CON I GALGO, NO ALLO SFRUTTAMENTO E MALTRATTAMENTO DEI GALGO e di ogni ALTRA RAZZA nella CACCIA A VISTA” e oggi questo messaggio lo sentiamo ancora più forte in noi dopo i tre giorni passati in rifugio a Scooby e dopo aver presenziato il giorno prima all’ottantunesima edizione de la Copa de SM El Rey.
Proprio così: il 2 febbraio eravamo lì nel bel mezzo di una realtà per noi inaccettabile e incomprensibile, eravamo lì con la paura di poter assistere a qualcosa che ci avrebbe fatto stare davvero male, ma l’informazione è la prima forma di denuncia e per questo abbiamo deciso di esserci per poi poter riportare quello che abbiamo visto.
 
Tutta un’altra storia in manifestazione! Arrivati a Puerta del Sol ci guardiamo in giro e siamo a nostro agio con quelle persone. 
Cominciamo a vedere sempre più banner colorati dedicati a cani, gatti, tori… Tutti diversi, ma con un unico obbiettivo: farsi notare e urlare più forte possibile NO alle ingiustizie
L’emozione è forte, tanto forte da arrivare a singhiozzare per la commozione di essere lì in cinque a rappresentare la nostra associazione e sentendo vicino il sostegno dei nostri amici di Pet Levrieri.
Siamo lì, uniti a tante altre persone che come noi lottano in un paese come la Spagna dove le ingiustizie verso esseri innocenti sono innumerevoli e crudeli, siamo lì in tanti per far sentire la voce di chi non ha voce, di chi non ha alcun diritto, di chi non viene considerato essere senziente.
Con noi ci sono tanti cani, la maggior parte di loro ora può vivere una vita rispettosa, sono amati, ben nutriti, riparati dal freddo di questi giorni con cappottini caldi e colorati, cani che chiedono un gesto di affetto che non stenta ad arrivare da chi gli sta vicino. 
Molti portano sul loro corpo i segni delle cicatrici della loro vita precedente, ma sanno ancora fidarsi dell’uomo e sono lì anche loro, solidali coi loro fratelli e cugini che ancora si trovano all’inferno o per quelli che dall’inferno non sono usciti vivi.
 
Ad un tratto una poesia ammutolisce la piazza. 
(ne riportiamo alcuni versi)
 
“Più della morte fa male chi l’ha causata.
Le mani che fino a ieri ti hanno accarezzato
la voce che ha stimolato la tua sfrenata corsa
quella che ti accoglieva dopo ore di estenuante azione
gli occhi che ti osservavano sempre
quella truffa crudele che hai chiamavano affetto.

Più che le ferite sanguinano,
la menzogna,
la doppiezza,
l’ipocrisia,l
a frode,
l’inganno,
la commedia,
la storia. 
Hai catturato la preda, ha mantenuto il trofeo. 
La perpetua fallacia del cacciatore galguero:
presumeva di chiamarti compagno;
era il tuo proprietario
.”

                                L’ultima colpa, Rafa Hernández

C’è molta gente, ma non riusciamo ancora a capire l’ampiezza di questa manifestazione. Pian piano comincia il corteo.
Ci disponiamo in fila, occupando tutta la carreggiata. Pet Levrieri è invitata dagli organizzatori  tra le prime file.
Uno slogan dopo l’altro si susseguono in spagnolo mentre camminiamo e quando riusciamo a comprendere, ripetiamo con loro perché siamo lì per un motivo e vogliamo che si senta anche la nostra voce chiedere giustizia.
 
Il corteo viene fatto fermare davanti al Congreso de los Deputatos, la camera bassa del parlamento spagnolo, ordinati uno accanto all’altro e prende la parola la giornalista e attivista Ruth Toledano.
” Signori Deputati, signori Ministri, signor Presidente del Governo, voi tutti sapete che queste decine di migliaia di cani vengono investiti sulle strade al fuggire dalla loro disperazione, dal loro smarrimento, dalla loro tristezza e dalla fame. Voi sapete che questi cani vengono picchiati fino alla morte, avvelenati vilmente, impiccati agli alberi, lanciati  vivi nei pozzi dove agonizzeranno nella solitudine e rinchiusi in grotte. 
Non vi importa di tanta crudeltà?Lasciate stare certe competenze e pensate alle vittime che questa attività crudele provoca .Se voi non vi occupate di queste vittime e di questa cultura  della violenza, niente vi distinguerà da quella estrema destra che viene a difendere il fomento della caccia, del combattimento tra tori e non date la possibilità di essere complici della violenza contro le donne.”

Proseguiamo e ad un incrocio ci voltiamo. La strada percorsa poco fa è leggermente in salita e così, dal punto in cui ci troviamo è bello scoprire che dietro di noi c’è una lunga, lunghissima coda di manifestanti!

Siamo arrivati alla fine della manifestazione.

Disposti nuovamente  tutti in cerchio con i nostri striscioni. Le ultime parole per dire, per ribadire ancora e ancora che ci vogliono delle leggi, che occorre tutelare gli animali, che non è possibile alimentare queste ingiustizie o anche solo stare a guardare senza fare niente.

 
Mata Gil, Plataforma NAC.

“La caccia non è una tradizione, non è parte della nostra cultura, non è uno sport, non è un modo di aiutare la natura al ricambio e  nemmeno serve per la difesa del mondo rurale. La caccia oggi è l’esercizio legale della psicopatia. Esigiamo davanti a chiunque disponga il potere per aiutarli, di stabilire e di disporre  dei mezzi necessari affinché lo sterminio sistematico della vita si converta in un lugubre ricordo del passato. Con o senza però, con o senza armi, no alla caccia!”

 Il 3 febbraio 2019 in Spagna si sono tenute ben 35 manifestazioni organizzate dalla Plataforma NAC. No A la Caza. A Madrid eravamo in tanti, così come spero sia stata l’affluenza nelle altre manifestazioni, ma dobbiamo crescere sempre di più e fare luce sul  numero reale di cani ammazzati, torturati, abbandonati, sulle loro condizioni di detenzione e intervenire con delle leggi che li tutelino e che vietino tutto questo . No alla caccia con galgo , no alle competizioni con i galgo.

Tags: , , , , , , , , , , , , , , , ,

Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

×
Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
×

Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

×

Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

×

Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

×
Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
×
Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarà pronto per il volo che lo porterà a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
Svolge i suoi incarichi in Pet Levrieri in maniera totalmente gratuita.
×