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Luoghi comuni e pregiudizi sull’adozione dei levrieri maschi

Sono passati molti anni da quando ho cominciato a occuparmi di levrieri, ma alcune cose non sono cambiate nelle richieste di adozione. Per esempio, le persone preferiscono generalmente adottare femmine rispetto ai maschi. Sospetto che dietro questo modo di vedere ci sia un’abbondante serie di luoghi comuni e proiezioni umane sui cani. Per esempio, sospetto che molti proiettino sui cani l’aggressività maschile umana, come se fosse vero che in natura, in tutte le specie, il maschio è più aggressivo. Un esempio estremo è quello della mantide religiosa che, come è noto, uccide il maschio addirittura durante l’accoppiamento. Ma se restiamo nel mondo dei levrieri, non esiste alcuna differenza significativa nell’espressione dell’aggressività, sia essa di natura predatoria che di natura sociale. Per essere espliciti, una femmina di greyhound o galgo con un alto predatorio non è per nulla meno “aggressiva” rispetto a un maschio con forte predatorio. E l’esperienza mi dice che spesso le femmine sono anche più tenaci dei maschi. Non è per caso che i galguero  ritengono che le femmine di galgo siano migliori cacciatrici; i galguero hanno molti difetti, ma nel loro campo sono competenti e molto.

Discorso analogo vale per i greyhound ex racer, nei quali non esiste alcuna differenza di grado nell’intensità del predatorio. Insomma, se un levriero ha un forte predatorio e incontrate un gatto per strada, che sia maschio o femmina non cambia nulla. E se è vero che il maschio è più grande e richiede maggior forza, spesso le femmine sono più testarde e volitive.

Dunque sfatiamo questo mito, se esiste: la gestione dell’aggressività in un levriero femmina non è più semplice che in un levriero maschio.

Quanto poi a rivendicazione di un ruolo sociale di preminenza, le femmine di galgo e di greyhound spesso mettono i maschi “sotto i piedi”. Non è una questione di forza fisica, ma di carattere e di autorevolezza e, peraltro, nel mondo dei cani l’autorevolezza non ha niente a che vedere con la stazza o con il sesso.

Se poi il problema è che i maschi marcano, la grande notizia è che anche le femmine lo fanno eccome, perché questo è essenziale per tutti i cani. Però i levrieri maschi che sono entrati nella mia casa non hanno mai fatto più pipì in casa delle femmine, anzi forse è vero il contrario, se togliamo problemi di salute.

Le femmine sono più piccole, certo, ma l’occupazione dello spazio non dipende solo dalla stazza, ma anche dal modo di vivere l’ambiente. Per esempio in questo momento in casa mia, mentre due grey di 28 e 33 chili occupano due cuscinoni, una greyhound di 25 riempie un divano da tre posti.

Un’altra idea che forse circola, e che è sbagliata, è che le femmine siano più affettuose dei maschi. Forse anche questa è una proiezione di comportamenti che noi attribuiamo agli esseri umani, a torto o a ragione; non voglio aprire una discussione su questo, ma segnalo che i levrieri maschi sono spesso più affettuosi e coccoloni delle femmine, a volte anche meno indipendenti. E l’indipendenza è una bella cosa, ma si traduce anche in approcci del tipo “faccio solo quel che voglio io”.

Insomma, varrebbe la pena di smetterla di usare il sesso del cane per immaginare comportamenti e caratteristiche che in realtà sono, appunto, frutto di immaginazione e di aspettative basate su luoghi comuni sbagliati.

Poi, volendo essere un filino polemico, se l’adozione è un atto di amore, non dovrebbe essere più “amoroso” chiedere dei  maschi, visto che sono spesso erroneamente considerati la seconda scelta e trovano casa meno facilmente?

Massimo Greco

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Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

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Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
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Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarà pronto per il volo che lo porterà a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
Svolge i suoi incarichi in Pet Levrieri in maniera totalmente gratuita.
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