Il discorso di Pet levrieri alla manifestazione antiracing di Cork – Irlanda
Ecco il video in diretta del nostro discorso pronunciato alla manifestazione antiracing Peaceful March for Greyhounds, tenutasi oggi a Cork in Irlanda, organizzata dal gruppo antiracing Greyhound Awareness Cork.
Presenti tantissimi semplici cittadini, numerosi attivisti, i rifugi antiracing di Limerick Animal Welfare e Galway SPCA, con cui collaboriamo, e la nostra delegazione composta dai soci Massimo Greco, Elena Caccia, Paola Ciardi, Giulia Salvi e Laura Minuti, Hilary Dessì e Tamzi Moe Kaur, che oltre ad essere socia di Pet levrieri è fondatrice e portavoce del gruppo antiracing Greyhounds, Many Nations One Voice.
Di seguito il video del discorso di Pet Levrieri, pronunciato da Giulia Salvi e scritto da Massimo Greco.
Ecco il testo del discorso:
Non è la prima volta che veniamo in Irlanda a visitare i rifugi con cui abbiamo l’onore di collaborare, ma questa volta è diverso.
Quando abbiamo cominciato a occuparci dei greyhound e dei lurcher irlandesi sembrava che niente potesse cambiare nel loro destino. Invece in questi giorni per la prima volta noi sentiamo che soffia il vento del cambiamento, la verità è diventata di dominio pubblico.
Per la prima volta in Irlanda l’idea che il greyhound racing possa essere bandito non è un tabù, per la prima volta l’industria ha paura.
La verità non è soltanto che i greyhound muoiono a migliaia, che vengono esportati senza alcuno scrupolo, che vengono ammazzati crudelmente.
La verità è anche che il greyhound racing è un business in cui pochi fanno soldi mentre la collettività paga i debiti.
Il greyhound racing è un’attività in bancarotta morale ma anche finanziaria e i tentativi fatti dall’industria e dai suoi uomini al governo per salvare sono patetici. L’IGB dice che il racing fa parte della società irlandese ed è molto più di uno sport. Ma questo non è vero: il racing come era una volta non c’è più, seppellito dai debiti e dal suo anacronismo .
Il racing poi non è uno sport, è sfruttamento dei cani per fini economici.
Il racing è un giocattolo rotto che succhia soldi dei contribuenti che potrebbero essere impiegati in modo molto più produttivo e socialmente utile.
Quante attività utili alle collettività potrebbero essere messe in cantiere al posto degli stadi? Quanti posti di lavoro veri potrebbero essere creati in questo modo?
Non sappiamo quanto tempo ci vorrà ma la strada è ormai imboccata, quello che noi dobbiamo fare è costruire un fronte unito di tutti coloro che non solo vogliono che i greyhound siano rispettati, ma anche tutti quelli che sono stanchi di finanziare un divertimento ormai di pochi pagato dai molti.
I greyhound irlandesi e il popolo irlandese meritano molto di più che un’industria che per sopravvivere ammazza migliaia di cani e prende soldi dai contribuenti per farlo.
Il vento sta cambiando, ecco perché essere qui con voi oggi è un privilegio e un onore. Per quanto possiamo, noi vi aiuteremo fino a quando i greyhound irlandesi non saranno liberi, è una promessa e, come abbiamo dimostrato con i greyhound di Macao, noi le promesse che facciamo le manteniamo.
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