Abbandono e soccorso
Il motivo per cui i Lurcher sono disponibili alle adozioni è che, se ritenuti non idonei a svolgere il lavoro designato, o quando semplicemente non servono più o se ne hanno troppi, vengono spesso abbandonati dalle comunità zingare – quelle stesse comunità purtroppo che spesso li offrono in vendita da cuccioli, avendone raramente sterilizzati i genitori.
I Lurcher abbandonati (o salvati da situazioni di pericolo) vengono poi raccolti dai canili comunali (dog pounds, dai quali poi vengono spesso trasferiti ai rifugi specializzati); da rifugi canini generali (come la famosa Battersea Dogs and Cats Home di Londra); e dalle centinaia di rifugi indipendenti (nel senso che non ricevono contributi dall’industria delle corse, ma solo donazioni del pubblico) esistenti in tutta la Gran Bretagna e specializzati nel ‘rescue’ ossia il soccorso sia dei levrieri reduci dai cinodromi che dei Lurcher abbandonati. Questi Greyhound and Lurcher Rescues, gestiti interamente da volontari appassionati nel proprio tempo libero, svolgono un lavoro difficile ma dal valore inestimabile, salvando la vita ogni anno a migliaia di levrieri e Lurchers, e offrendo al pubblico la possibilità di adottarne uno, per una cifra modesta che certo coprirebbe a malapena le spese incorse dal rescue per la manutenzione giornaliera a tempo indeterminato, e le cure veterinarie necessarie, come la sterilizzazione – cure che a volte possono essere considerevoli quando si tratta di cani con traumi gravi o ferite serie che potrebbero necessitare interventi complessi, come l’amputazione di una gamba, o periodi lunghi di convalescenza, con relative spese.
Durante questi periodi, e specialmente per i cani traumatizzati o quelli che hanno bisogno di essere ‘rieducati’ in un ambiente famigliare, vengono spesso ricercate fra i volontari ed i sostenitori delle ‘foster families’ , ossia ‘famiglie adottive temporanee’, che accettino di prendersi cura del cane fino all’eventuale adozione permanente, dandogli così la possibilità di abituarsi ad un ambiente di famiglia, spesso con bambini, cani di altre razze e a volte anche gatti, e di imparare le regole di convivenza necessarie per dargli una buona probabilità di successo nella sua eventuale famiglia adottiva permanente. Queste ‘foster families’, che possono anche consistere di una sola persona, non vengono pagate ma il rescue di solito si assume tutti i costi per la manutenzione e la cura del cane per la durata dello stallo, fino all’adozione finale. Inutile aggiungere che tanti fosterers finiscono con l’adottare loro stessi il cane, aggiungendosi alla lunga e orgogliosa lista dei ‘failed fosterers’! (famiglie adottive temporanee ‘fallite’)
Per cercare di raccogliere fondi a beneficenza e sostegno di questi rifugi, vengono organizzati svariati eventi come fiere di campagna, mercatini, Dog Shows e Mobility Dog Shows, (competizioni di bellezza e agilità), vendite all’asta online di oggetti donati da sostenitori, raduni e passeggiate di adottanti con i loro Lurchers e levrieri, oltre alle semplici raccolte di denaro per strada (bucket o street collections), spesso nei centri commerciali delle città, dette ‘Meet and Greet’, dove il pubblico ha l’opportunità di incontrare alcuni dei cani del rifugio e parlarne con i volontari, che a volte incontrano così dei potenziali adottanti.
Si può vedere una lista (peraltro non esaustiva) di alcuni di questi rescues (con relativi siti web) cliccando su: www.animalrescuers.co.uk/html/greyhounds.html
Tutti i rescues hanno beninteso il loro stile e modus operandi individuale, alcuni con un po’ di terreno privato e dei canili propri in cui alloggiare i cani, sostenuti da una rete di volontari e foster families ove ce ne fosse bisogno, altri invece che cercano di piazzare direttamente i cani bisognosi con famiglie adottive temporanee, in attesa di un’adozione permanente.
Nella regione del Kent, dove abito, appartiene alla prima categoria Kent Greyhound Rescue, che offre in adozione nella zona levrieri e Lurchers sia locali che arrivati dall’Irlanda, in collaborazione fra l’altro con l’ottimo rescue irlandese HUG – Homes for Unwanted Greyhounds; e alla seconda invece Southern Lurcher Rescue, specializzato unicamente in Lurchers, che non dispone di canili propri ma salva Lurchers direttamente da situazioni di pericolo nel sud est dell’Inghilterra, trovandogli subito situazioni di stallo presso una foster family che si assume poi l’incarico di pubblicare foto ed aggiornamenti sul cane sui forum del sito e su Facebook per raggiungere il numero più alto di possibili adottanti.
Già con la diffusione dell’uso dell’internet e la creazione di siti da parte dei vari rescues era da tempo diventato più facile trovare informazioni sui Lurchers in genere, ma con l’avvento di Facebook la situazione dei Lurchers abbandonati o bisognosi di soccorso è indubbiamente migliorata, grazie alla rapidità con la quale oggi si possono condividere sulle proprie pagine informazioni, notizie, eventi, ecc – e anche creare una rete di assistenza immediata nel caso un Lurcher o levriero venga smarrito, rubato, o si trovi in difficoltà o pericolo di alcun tipo. In questi modi si sta anche sensibilizzando la percezione della situazione del Lurcher da parte del pubblico inglese in generale, che ormai da tempo non lo considera più solo come un cane ‘da lavoro’ ma un compagno affettuoso, intelligente ed originale.
By Isobel Deeley, 9/11/2013, Reproduction permitted for online publication by the website and Facebook page of Pet-Levrieri (Italy)
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