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Se il vostro levriero scappa – Cosa fare.

Purtroppo, è possibile, anche se non di frequente, soprattutto nel primo periodo, che il cane scappi.

In questo caso è necessario CONTATTARE IMMEDIATAMENTE L’ASSOCIAZIONE.

Fatelo subito non appena accade o vi accorgete che il vostro cane è smarrito.
La tempestività può essere decisiva per salvare la vita al cane.

L’associazione deve essere avvisata per tre motivi:

  1. La ricerca di un cane richiede di seguire precisi passi e specifiche azioni e non può essere improvvisata;
  2. È possibile mettere in atto rapidamente la ricerca in modo coordinato;
  3. L’associazione conosce bene il profilo di ogni cane e questo è fondamentale per ritrovarlo.

Non esitate dunque a contattarci, perché Pet levrieri non giudicherà il vostro operato, ma cercherà esclusivamente di aiutarvi a riportare a casa il cane.

Contattate dunque subito una delle seguenti persone:

– Stefania Traini: +39 380 68 06 703

– Massimo Greco: +39 338 53 13 113

– Gaudenzia Martinengo: +39 345 45 43 054

– Macia Luparia: +39 338 95 41 011

Vi ricordiamo, nell’ottica di una sempre maggiore sicurezza del cane, di utilizzare per i levrieri dal profilo timoroso o diffidente la pettorina di sicurezza a doppia H, specifica per levriero.

Inoltre, come vi abbiamo indicato nella fase di preaffido, mantenete l’abitudine di far indossare sempre al vostro levriero un collare leggerissimo, ma resistente, con la medaglietta. Tale collare va usato esclusivamente come porta medaglietta e non come strumento di conduzione del cane.

Sulla medaglietta vanno riportati nome del cane e i vostri cellulari con il prefisso +39.

I PASSI IMMEDIATAMENTE SUCCESSIVI, cioè quando il cane è smarrito da meno di 48 ore.

PASSO 1: Calma e sangue freddo. Recuperate lucidità e non lasciatevi prendere dal panico.

Se volete aiutare il vostro cane dovete rimanere lucidi. Farsi prendere dal panico riduce sensibilmente le probabilità di recupero.

Passate al setaccio l’intera vostra proprietà.

Assicuratevi che il vostro cane sia davvero scomparso.

Se non lo avete visto scappare o se nessuno può confermarlo, dedicate alcuni minuti a cercarlo all’interno della casa o della proprietà, nei posti dove sapete che di solito si nasconde. Controllate la casa, il cortile, il garage, le zone esterne, i luoghi dove è solito rifugiarsi o andare ad esplorare.
Tenete presente che gli animali malati o feriti tendono a nascondersi.

PASSO 2 (prima della ricerca): Predisponete il materiale per la ricerca e chiedete aiuto

Dedicate qualche minuto alla preparazione del materiale necessario. È una fase importante che renderà il lavoro di ricerca più efficiente e rapido. Appoggiatevi in questo alla nostra associazione, che avrete già contattato.

Il materiale da predisporre è:

  • Foto del cane. Inviatene una subito a noi a [email protected]. Deve essere una foto che ritrae il cane nella sua interezza e in primo piano, bella nitida e a fuoco.
  • 30 biglietti (anche i vostri biglietti da visita possono andare bene) con il vostro numero telefonico e le parole “levriero smarrito colore XXX” (nero, bianco, tigrato…).
  • Guinzaglio e collare, o corda a forma di laccio.
  • Cibo appetitoso, il suo preferito, in un sacchetto di plastica che fa rumore aprendolo.

Potete anche chiedere a qualcuno di preparare tutto questo materiale mentre voi perlustrare la proprietà e chiamate l’associazione per avvisare dell’accaduto.

Coinvolgete altre persone nella ricerca. Chiedete ad amici, parenti e vicini un aiuto nel cercare il vostro levriero smarrito.

Il loro aiuto sarà fondamentale principalmente nelle prime 12 ore dallo smarrimento, successivamente potrebbe divenire dannoso.

PASSO 3 (prima della ricerca vera e propria). Qualcuno rimanga nel luogo di smarrimento 

Rendete le cose più facili per il cane.

Lasciate il cancello aperto, la porta dell’auto aperta o qualcosa che sapete essere familiare al cane. Meglio se una persona nota al cane e di cui non ha paura rimanga nei pressi del luogo di smarrimento.

Se siete lontani da casa toglietevi un indumento e lasciatelo nel punto di smarrimento. Spesso i cani girovagano nei paraggi e riescono a ritrovare il punto da cui sono scappati o si sono persi.

PASSO 4: Iniziate la ricerca.

Scegliete una direzione. 

Se sapete in che direzione è andato il vostro cane, procedete.
Se non siete sicuri di dove sia diretto, ma il vostro cane è già scappato prima d’ora, andate nella direzione in cui è andato l’ultima volta.

Altrimenti, procedete verso destra.
Statisticamente i cani girano più spesso a destra che a sinistra.

Considerate che, tuttavia, se a destra c’è qualcosa che li spaventa o la strada è bloccata, sceglieranno un’altra direzione.

Se il vostro levriero è scappato da pochi minuti.

Se è spaventato o eccitato, è più efficace seguirlo a piedi, ma non cercate subito di prenderlo.
Non inseguite il vostro levriero che scappa, questo lo farà allontanare ancora di più: cercate di mantenervi a distanza e seguire i suoi spostamenti.

Se il cane si ferma e vi guarda segui le indicazioni al punto 5.

Se il vostro levriero è scappato da più di un’ora ma meno di quattro.

Se non avete visto il cane scappare e pensate che sia sparito da oltre un’ora, salite in macchina per iniziare la ricerca. Guidate a passo d’uomo e cercate nel vicinato, accostate l’auto ogni volta che incontrate una persona a piedi o in bicicletta e chiedete se ha visto il vostro levriero, dicendo che è un levriero di colore XXX e altre informazioni utili al riconoscimento del cane.

Per questa operazione l’ideale è avere un passeggero che vi aiuti.

Lasciate un vostro biglietto da visita con numero di telefono e la scritta levriero smarrito (riportate il colore: bianco, nero, tigrato…) a tutti i passanti con cui parlate. Lasciateli all’edicole, ai bar, ai punti di ritrovo della zona e nelle aree verdi frequentate da proprietari di cani.

Cercate in automobile per massimo un’ora. Se non avete notizie di avvistamenti, tornate al punto di fuga.

PASSO 5. Vedete il vostro cane. Che fare?

Se il vostro levriero è fermo e vi sta guardando, sta decidendo se può fidarsi di voi. Provate una delle seguenti tecniche di richiamo:

  1. Stendetevi a terra e chiamatelo con voce dolce e giocosa.
    Restare calmi in questa situazione è una delle cose più difficili per un proprietario, purtroppo, però lo stress viene percepito dal cane attraverso il vostro tono di voce e può spaventarlo ulteriormente e dissuaderlo dall’avvicinarsi.
    Non ripetete continuamente il nome del vostro cane e il richiamo, ma effettuate delle pause di almeno 10 secondi. Lasciate al vostro cane il tempo di pensare.

       2. Correte all’indietro con il viso rivolto verso il cane e incoraggiatelo a seguirvi con parole affettuose.

       3. Sdraiatevi sulla schiena con il viso rivolto al cielo e continuate a incoraggiare il cane ad avvicinarsi.

Questo è un segno di sottomissione e un invito. Molti cani e alcuni gatti rispondono istintivamente a questi segnali. Mettete il cibo o i biscotti sulla vostra pancia e aspettate (il cibo che vi siete portati con voi e sapete piace moltissimo al vostro levriero).

NON ANDATE MAI VERSO IL CANE. È LUI CHE DEVE VENIRE DA VOI.

Che cosa fare se il cane se ne va.

1. Seguitelo a distanza e con calma fino a quando cala il sole e lasciate del cibo nell’ultimo punto in cui lo avete visto.

2. Fategli “il giro”. Cercate, cioè, di capire la direzione verso cui si sta muovendo e cercate di incrociare la sua strada frontalmente.

PASSO 6 – Contattare le autorità competenti 

Mentre vi dedicate agli step da 1 a 5, affidate a un vostro famigliare o parente affidabile il compito di avvisare subito le autorità competenti.

  1. Telefonate e segnalate lo smarrimento al comando di Polizia Municipale: i cani vaganti vengono, infatti, recuperati dal servizio di accalappiamento, su richiesta dei vigili, e consegnati al canile di zona. I vigili urbani sono obbligati a intervenire dal regolamento di Polizia Veterinaria (n. 320/1954).
  2. Denunciate il fatto alla ASL di competenza.
  3. In caso di pericolo per la circolazione stradale, vi consigliamo di allertare anche la Polizia Stradale.
  4. Poiché l’intervento dell’accalappiacani potrebbe essere richiesto anche dai Carabinieri, fate la segnalazione di smarrimento anche al più vicino comando.
  5. Contattate il canile di zona competente.

Avvertenza: Non limitatevi a comunicare  telefonicamente lo smarrimento, ma mandate qualcuno di persona al canile che chieda di poter vedere tutti i cani presenti (naturalmente negli orari di apertura al pubblico) e se espongono e distribuiscono i volantini.

Entro uno o due giorni dallo smarrimento, diffondete la segnalazione presso ambulatori veterinari presenti in zona.

Comunicate lo smarrimento anche ai comandi di Polizia Municipale e ai Carabinieri dei comuni limitrofi.
Estendete la ricerca anche ad altri canili presenti sul territorio.

Se passano più di 48 ore dalla fuga senza che voi abbiate ritrovato il vostro levriero, è necessaria una strategia di ricerca più strutturata. In questo caso, è essenziale farsi aiutare da dei professionisti della ricerca cani smarriti, che abbiano le opportune competenze e si muovano nel rispetto della normativa sulla cattura dei cani smarriti. Noi stessi, come associazione, vi aiuteremo dal primo step in poi.

Dal momento che il proprietario è responsabile dei danni causati dal cane, al di là della questione affettiva, avete interesse a cercare il cane, con raziocinio, ma senza indugi.

Se dovesse essere necessario diffondere volantini, ricordate che l’affissione dovrebbe essere autorizzata. Consigliamo dunque di avvisare la polizia locale e seguirne le indicazioni.

Se recuperate voi stessi il cane, datene immediata comunicazione agli organi presso cui avete fatto denuncia. Ricordate di avvisare, anche attraverso il vostro veterinario, la ASL e di fare annotare il ritrovamento nell’Anagrafe canina.

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Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

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Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
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Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarà pronto per il volo che lo porterà a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
Svolge i suoi incarichi in Pet Levrieri in maniera totalmente gratuita.
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