Palestra con il corpo insieme ai nostri cani
La palestra con il corpo è un’attività da praticare con il proprio cane che, a seconda di come viene svolta, ha una molteplicità di obiettivi. Senz’altro, lavora sulla fiducia del cane nei confronti della nostra persona, portandolo a muoversi in stretta vicinanza con il nostro corpo e a legare a esso emozioni positive e gratificazioni. Aumentando la fiducia del cane nei confronti del nostro corpo, ci accreditiamo ai suoi occhi e riduciamo il rischio di fraintendimenti comunicativi. Se facciamo giocare il cane con calma e concentrazione, potremo inoltre lavorare al contempo sull’arousal e sulla cinestesi.
In generale, tutte le attività di palestra con il corpo ci permettono di lavorare positivamente sulla fiducia nella relazione con i nostri cani e nei confronti degli umani in generale e di potenziare la prosocialità dei nostri cani. Se abituiamo il cane a non temere il nostro corpo e quello degli altri, il suo profilo socio-relazionale sarà aperto e rilassato, quindi attrezzato a integrarsi all meglio nell’ecumene umano.
Inoltre, la palestra con il corpo attraverso l’interazione ludica con noi ci permette di abituare il cane al movimento negli spazi ristretti e a sentirsi al sicuro in mezzo alle persone.
Si possono proporre diverse attività di palestra del corso. Vediamo insieme alcune proposte possibili.
Variante 1
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Scegliamo un contesto adeguato, come una stanza ampia o un giardino con un buon manto erboso.
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Chiamiamo il cane verso di noi e premiamolo quando arriva.
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Utilizziamo una mano come target per guidare il cane.
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Tenendo le gambe aperte di fronte al cane, lo guideremo a passarci sotto e lo premieremo se lo farà.
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Se il cane esita, rimanendo in posizione eretta, facciamo cadere un bocconcino davanti a noi; mentre il cane sta mangiando, facciamone cadere uno più avanti disegnando la strada del passaggio, sotto le nostre gambe.
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Ripetiamo la stessa azione al contrario.
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Sempre utilizzando la mano come target, facciamo compiere al cane una specie di otto intorno alle gambe aperte, in un verso e nell’altro. Anche in questo caso, se la mano non è sufficiente, disponiamo progressivamente dei bocconcini come per disegnare la traiettoria del cane e coinvolgiamolo in una pista olfattiva.
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Possiamo poi utilizzare la nostra gamba tesa come un ostacolo da saltare, o metterci “a quattro zampe”, formando una sorta di ponte, oppure quant’altro possa suggerirci la nostra fantasia.
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Una volta che il cane non presenta problemi ad affrontare i diversi passaggi, possiamo anche fargli sentire il contatto della mano o di parti del nostro corpo al suo passaggio.
Variante 2
- In questo caso, scegliamo come set un prato.
- Coinvolgiamo una o più persone nel ruolo di figuranti e chiediamo loro di disporsi a una certa distanza l’una
dall’altra, a gambe aperte.
- Chiamiamo il cane lontano dai figuranti e premiamolo quando arriva.
- Avviciniamoci insieme al cane approcciando l’estraneo dalle spalle.
- Gettiamo un bocconcino tra le gambe della persona e invitiamo il cane a prenderlo.
- Mentre il cane sta mangiando, poniamone un altro più avanti, anche in questo caso, disegnandogli il passaggio.
- Se il cane consuma il premio e si ritrae, non diciamogli in nessun modo “no”. Lo stesso vale nel caso in cui il cane, per mangiare il secondo bocconcino, facesse il giro della persona senza passargli sotto le gambe.
- Se il cane rifiuta di prendere il bocconcino che viene gettato tra le gambe del figurante, iniziamo a tracciare la pista olfattiva, a partire da una distanza di un metro/un metro e mezzo dalla persona.
- Se riusciamo a far passare il cane, lodiamolo abbondantemente e proviamo questa volta a farlo passare sotto le gambe, affrontando il figurante, frontalmente.
- Anche in questo caso possiamo rendere fantasioso l’esercizio disegnando un otto, accoppiando i figuranti oppure facendo un tunnel…
- Quando il cane non dimostra di aver più problemi nei diversi passaggi, chiediamo ai figuranti di toccare delicatamente il cane nelle aree fredde al suo passaggio sotto le gambe.
La variante 1 è adeguata per cani che non hanno grossi problemi di fiducia e prosocialità nei confronti del proprietario e delle persone in generale.
La variante 2 è adeguata per soggetti che, seppure hanno fiducia nel proprietario, non presentano un’elevata prosocialità nei confronti degli estranei.
Con cani con arousal alto, le attività di palestra con il corpo possono essere fatte con estrema lentezza, cercando la concentrazione e la consapevolezza del cane su ciò che sta facendo. A questo scopo, potrebbe essere utile posizionare i bocconi a terra uno a uno, portando a rallentare i movimenti del cane, fino anche a farlo fermare, per esempio, sotto le nostre gambe.
In presenza di cani timorosi, per i quali l’avvicinamento frontale potrebbe essere eccessivamente difficoltoso, si può proporre l’avvicinamento alle nostre spalle, oppure, con l’aiuto di qualche bocconcino, limitarsi nelle prime fasi a fare esplorare il nostro corpo, ponendoci per esempio abbassati, non frontali e senza guardare il cane.