L’approccio generico al cane estraneo
Con “approccio generico” intendiamo l’insieme delle conoscenze di base che è necessario possedere per avvicinarsi correttamente a un cane estraneo ed entrarci in contatto.
L’approccio richiede il rispetto di una serie di fasi e dei relativi comportamenti adeguati:
• Attenzione alla comunicazione del cane.
• Avvicinarsi descrivendo una traiettoria di tipo curvilineo e terminando ponendosi lateralmente al cane.
• Non guardare il cane.
• In prossimità del cane, rallentare.
• Rispettare la distanza individuale (ovvero non avvicinarsi troppo al cane, invadendo la sua zona personale).
• In prossimità del cane, porgere leggermente il fianco e non posizionarsi di fronte a lui.
• La presentazione va fatta tenendo il corpo sciolto ma non proteso sul cane, lo sguardo laterale, le mani lungo i fianchi. È importantissimo mantenere il baricentro del proprio corpo in asse: questa posizione rappresenta la “cifra zero” della comunicazione con il cane, la postura da cui partono tutte le altre ed ha un valore rassicurante.
• Non irrigidire il corpo.
• Fare attenzione alla mimica facciale.
• Fare attenzione alla propria respirazione.
• Non invadere lo spazio del cane.
• Non incombere sul cane, mantenendo il busto eretto.
• Tenere una gestualità morbida e controllata.
• Non allungarsi su di lui e attendere che sia lui ad avvicinarsi.
• Aspettare che il cane si mostri interessato a incontrarci (in caso contrario sarà bene riconsiderare i termini dell’incontro).
• L’ingaggio, ossia la richiesta di una risposta di amicizia da parte del cane, va fatto chinandosi e attraverso una vocalizzazione dolce, con toni medio-alti ma con un volume basso di voce.
• Il contatto va fatto cominciare al cane attraverso la conoscenza olfattiva della mano, che tuttavia non deve essere portata in direzione del muso, ma lasciando che sia lui ad avvicinarsi a essa.
• L’interazione, che può essere il semplice appoggiare la mano o la carezza vera e propria, dovrà avvenire rigorosamente su un’area fredda del corpo del cane (dal collo a parte del posteriore e dalla groppa al ventre) e non sulle aree calde, che includono la testa, il posteriore, la coda e le zampe.
• Terminare l’interazione allontanandosi tranquillamente.
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