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Maasai đź’– hai cancellato la paura lasciando il posto alla felicitĂ .

 

Sei arrivata a gennaio, in un freddo mattino.

L’erba ghiacciata ed il gelo che tagliava il viso.

Siamo arrivati con l’emozione che solo chi aspetta di ricevere un dono grande può capire, quell’emozione che si prova in fondo allo stomaco, che rimbalza nelle viscere ed arriva fino alla gola e si ferma li… immobile, prima di poter uscire sotto forma di parole sussurrate o talvolta di piccole gocce al sapore di sale.

Già, ricordo che fosse così quell’emozione.

Ricordo la paura palpabile provata per non sapere se avresti accettato la tua nuova vita.

la tua nuova famiglia, la tua prima famiglia …

Siamo scesi dall’auto senza sapere quale fosse la tua coda tra tutte le altre.

Ci siamo avvicinati alla rete, quella rete che abbracciava 18 anime ancora ignare del loro destino, della felicitĂ  a cui sarebbero andate incontro.

Ad un tratto un muso, proprio li, dall’altra parte di quella rete che curioso ci veniva incontro.

Quello sguardo, il tuo primo sguardo verso la tua nuova vita.

Quello sguardo è stato di una dolcezza disarmante, di una profonditĂ  che non avrei mai immaginato… avevo paura, molta paura.

Paura che sei riuscita a cancellare con i tuoi occhioni color nocciola e con uno sbattito di ciglia.

Quando ci hai guardato e ti sei avvicinata a noi, quando ci hai scelto a modo tuo, senza sapere che noi avevamo giĂ  scelto te.

Hai cancellato la paura lasciando il posto alla felicitĂ .

Una paura che poi nei mesi successivi si è aggrovigliata e ha cambiato forma.

Paura di non essere all’altezza del compito dato, il compito di custodire e amare una vita.

Un’anima delicata che da questa vita non aveva ancora avuto molto in cambio.

Ma la tua anima era li, dietro quello sguardo, in quello sguardo…

Quell’anima che giorno dopo giorno ha preso forma, una forma nuova.

Ha preso colore e profumo di libertĂ .

Quell’anima che ora si muove ad ogni scodinzolo di quella coda che ho tanto desiderato, ma che all’inizio rimaneva ferma, ferma li davanti a qualsiasi cosa, o che si nascondeva tra le cosce nei momenti più difficili.

E quei momenti , tanto temuti, pian piano si sono sciolti.. si sono smaterializzati come d’incanto quando quel “prolungamento di felicità” ha iniziato a muoversi dolcemente di fronte alla nostra quotidianità, di fronte alle piccole cose, che poi .. cose non sono mai, e nemmeno piccole.

Davanti alle emozioni incastrate negli occhi, i sorrisi, le coccole delicate che pian piano hai iniziato a cercare, ai piccoli baci dispensati con parsimonia e che erano ogni volta un piccolo pezzetto di felicitĂ  che andava ad incastonarsi nel mio cuore.

Ed ora, a distanza di questi mesi, e dopo la tua prima settimana “da sola”, o meglio senza di me, senza di noi, il timore che qualcosa si potesse incrinare e che la lontananza fosse vista come un forma di abbandono, o che la tua coda non danzasse piĂą come prima al nostro ritorno c’è stato…lo ammetto.

Mille pensieri, una piccola nuvola sul cuore, una nuvola che il vento ha soffiato via, quel vento che forse è alimentato dalla tua coda dolcezza mia.

Quella coda che ogni volta in cui esco di casa anche solo per cinque minuti , torna a ballare senza sosta al mio rientro e quel tuo muso che sembra sorridere ogni volta.

Quei tuoi occhi che mi osservano sempre e che ancora cerco di leggere in ogni loro espressione.

Ecco… questa sei tu Maasai, questo è quello che fa sorridere il cuore anche quando ci son giorni in cui non c’è nulla da ridere.

Nei giorni di pioggia in cui tu sei sempre un raggio di sole.

In tutti i momenti solo nostri, in tutti quegli atteggiamenti che hai da bassotto e non da greyhound.

In tutti i sorrisi che fai quando finisci di correre come una matta nei prati e durante i tuoi “pisolini profondi”.

Ecco… questa cosa qui, che non so spiegare, o forse si…o forse… solo non serve farlo.

Grazie Maasai per averci scelto come la tua famiglia, per avermi scelto.

Per permettermi di conoscerti sempre di più, giorno dopo giorno, entrando dai tuoi occhi e dal tuo tartufo per arrivare dritta giù in fondo al cuore, e anche se oggi non è il tuo anniversario, e non è nemmeno un anno che sei qui, oggi come tutti i giorni è un regalo grande averti nella nostra vita.

Serena

 

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Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

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Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtĂ  dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
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Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarĂ  pronto per il volo che lo porterĂ  a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
Svolge i suoi incarichi in Pet Levrieri in maniera totalmente gratuita.
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