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Australian greyhounds face horrible fate in Macau

Hundreds of Australian greyhounds are being exported every year to racetracks in Macau and mainland China, where they face mistreatment, abuse and death. Documents obtained under freedom of information rules by international lobby group Grey2K have revealed NSW is the biggest exporter of the dogs, sending more than 110 in just four months, with most of them under two years old. The group’s president, Christine Dorchak, has written to the federal government calling for a ban on the live export of Australian greyhounds because of the likelihood they will be mistreated and killed if they were considered not good enou The Sun-Herald has reported thousands of submissions were sent to the state parliamentary inquiry into the greyhound industry, many of which raised issues of animal welfare, including the use of live animals as bait and the disappearance of thousands of puppies every year. Ms Dorchak, who is from the US, said hundreds of greyhounds exported to the Macau Canidrome racing stadium had disappeared. ”No Australian dog survives the Canidrome,” she said. ”Once their usefulness subsides due to injury or age, there is no safety net, no adoption program and no way out for these dogs … Clearly, Australian greyhounds need protection, and the Chinese policy of summarily killing dogs after racing cannot meet your country’s humane standards.” Among the greyhounds is an Australian dog named Brooklyn, who has not been seen since suffering an injury in May last year. The Macau government says Brooklyn, who would have turned five last week, is still alive, but Ms Dorchak said a petition with 28,000 signatures had been sent to the Chief Executive of Macau, Dr Fernando Chui Sai On, asking for the dog to be sent back to Australia. Greens NSW MP John Kaye, who is deputy chairman of the inquiry, said Australian governments and greyhound authorities had washed their hands of the welfare of dogs exported to Macau, despite overwhelming evidence of brutality there. Dr Kaye said any ”reasonable regulator” would have shut the export trade until the Macau government adopted the draft animal rights protection bill it abandoned in 2008. ”Instead, the Australian government and industry allow an animal welfare disaster to continue unimpeded by pressure from the main source of its dogs,” he said. Statistics published for the past year show almost 400 greyhounds were ”culled” in Macau because they failed to win enough races. Those that survived are reportedly kept in pens with little or no opportunity for exercise or socialisation with other dogs. The peak national body for the industry, Greyhounds Australasia, held a formal review last year into its approach to live exports including the development of a set of standards for countries importing Australian greyhounds, but it has sat on the results of the inquiry for a year. Greyhounds Australasia has refused to comment on whether the review was finished and did not return calls to Fairfax Media. Dr Kaye said that by refusing to release its own review of the live export trade, Greyhounds Australasia was complicit in the cover-up of the cruel fate that awaited Australian dogs sold into Macau. ”The industry body has been suppressing the report for a year, during which this country has continued to allow greyhound exports to countries that fail to meet even minimal animal welfare standards,” he said. ‘It suits the worst elements of the greyhound industry in this country to maintain an unregulated export trade to Macau. Not only do they have a market where they can dump dogs that don’t win races, but Australian wastage rates are artificially suppressed by outsourcing more than 280 deaths a year to Macau.”   Read more: http://www.smh.com.au/nsw/australian-greyhounds-face-horrible-fate-in-macau-20131221-2zrxm.html#ixzz2o9XQJ8iH   brooklyn

Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

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Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
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Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarà pronto per il volo che lo porterà a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
Svolge i suoi incarichi in Pet Levrieri in maniera totalmente gratuita.
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