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FOR HAMLET (2000/2001-22/12/2014)

Cherish the memories, they say. He had a good life. And it’s true. Every day he would explore the woodland sniffs, drink from running streams and rain puddles, sometimes pausing to mindfully take in an exquisitely scrumptious wild scent magically embedded in some ordinary-looking clump of grass, lips quivering in ecstasy. Or he would interpret with his nose the secrets buried in the depths of a fern a plant which held endless fascination for him. And he wouldn’t be hurried, ever as we waited (sometimes impatiently) for him to ‘come on, Ham, we have work to do!’ as he explored the mouth of a fox hole checked out another fern waited for some friends spotted on the horizon or simply held his nose to the wind, reading the breeze and its messages. For that was his life’s work and his gift to us to enjoy life as deeply as any dog could, and be seen to do so. He was a true professional. Slyly checking the scene for spectators (best of all if fat, slow Labradors, unable to keep up) he would gleefully take off in one of his wild, circular high speed chases after nothing in particular, just for the joy of it Showing off, looking sideways to check you were watching taking absolute delight in the admiring glances of walkers who would pause to watch as if at a tennis match heads bobbing left to right just to keep sight of him until he would do just one final lap and catch us up Smiling broadly. Sometimes, he would disappear after foxes, rabbits or badgers always returning just before I started to really worry. And one day, when young, he chased a full herd of deer in Richmond Park, setting a bad example, all the other dogs in hot pursuit but not quite keeping up (We found him holding the lead stag at bay, unharmed and just for the fun of it, as we pelted him with treats to get him back, and were scolded by the Park Warden). Another time, in March, he took off after a deer that had taken flight into the cold North Sea pursuing it fully clad in his existentialist black jumper realising only after a few moments that the sea was cold, and he didn’t like being cold so swam back in a hurry to my panic-stricken but relieved embrace and a warm towel. Everything in life was wonderful and interesting to him… Staring in disbelief at the seals sunbathing on the rocks at Jura Howling with his unseen ancestors at the sight of passing herds of deer from the back of our blue van Going along with us in each and every adventure, curious and big hearted Running on Camber Sands, his favourite beach for over a decade Playing hide and seek with his human Dad around the gorse bushes on the Common, literally smiling with delight at the sound of our laughter. Picking up one of those forbidden delicacies, a fat green sheep turd he would shake it at me mischievously and as I approached sternly to remove it he would wait until I was a hair’s breadth away and then take off at high speed giggling to himself knowing I could never catch him. As a young dog, he sat so quiet and still next to his baby human ‘niece’ Gently allowed unknown children to surround and stroke him Never forgot a face, be it dog or human. People would greet him: “Hello, Hamlet!” and I would not have a clue who they were. Patient, serene, stubborn, and in his later years both wise and grumpy in turns Muttering to himself in his sleep, sometimes scolding the two lately arrived young greyhounds, his new siblings to assert senior privileges on sofa or bed just so they knew who he was, which they did. Yet patient and generous also with them, in his gentle, noble way. Calling to be carried upstairs when he could no longer gallop up them Prodding you hard with his paw for attention and head butting your hand insistently to demand to be stroked. So many, many, many moments. Hanging now suspended like dewdrops frozen in my memory as I revisit them time after time, pulling them back in and seek to touch you through them and make you real again, my golden boy Here, Now. (Isobel Deeley,  Christmas Day 2014)

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Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

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Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
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Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarà pronto per il volo che lo porterà a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
Svolge i suoi incarichi in Pet Levrieri in maniera totalmente gratuita.
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