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Steroids: Putting Greyhounds At Risk For Profit

(Full and integral post) By Fred Barton, GREY2K USA Worldwide Board Member The use of anabolic steroids to interrupt the estrus cycle of female racing greyhounds is a common practice in the greyhound industry. As trainer James “Barney” O’Donnell said in a 2014 interview, “We use testosterone on our females, yes…We’ve been using it for years and years and years.” ”While not quite as headline-grabbing as greyhounds who test positive for cocaine, the industry practice of using steroids deserves equal attention for its impact on the health and well being of female racers. A female greyhound’s complete cycle lasts 15 weeks. According to Care of the Racing & Retired Greyhound, a female can only safely race three of these weeks if left untreated. So to avoid the loss of productive racing time, female greyhounds are routinely given anabolic steroids. But what effect does this continued exposure to steroids have on the health of the dogs? The industry will tell you none. It’s just like birth control they say, trying to equate the issue with human contraception. Besides, they argue, the dosages are so small as to be irrelevant to the health of the animal. However, when you look at the science of what happens when dogs are given these drugs you reach a different answer. The Merck Veterinary Manual states, “[L]ongterm suppression of estrus by using androgens is not advised … the safety and efficacy of injectable testosterone, as is practiced commonly in racing Greyhounds, has not been supported by controlled studies and is not advised.” According to the racing industry’s own handbook, Care of the Racing & Retired Greyhound, anabolic steroids can cause serious side effects including increased aggression and virilization. Steroid use has also been shown to have a negative effect on dogs’ heart functions, and some studies have even linked steroid use to liver, kidney and cartilage damage, gastrointestinal problems, and shock. In addition to these deleterious health effects, there is some evidence that steroids can affect performance. Dr. Richard Sams of the University of Florida Racing Laboratory, has said that anabolic steroids such as stanozolol would be “excellent” for enhancing greyhound race performance. Other countries have begun to recognize the dangers of anabolic steroids. In 2014, the Irish Greyhound Board outlawed all steroid use. In Australia, testosterone is considered an illegal substance and in New Zealand all forms of steroids have been banned. This is not the case in the United States. In the past month, Florida Senator Kevin Rader filed a bill that would formally legalize the use of anabolic steroids in racing greyhounds. Interestingly, Senator Dana Young has filed a bill that would do the exact opposite by outlawing the use of anabolic steroids altogether. Consequently, from a Florida legislative viewpoint the issue remains up for debate. The greyhound industry knows that anabolic steroids are potentially harmful but uses them anyway. This can be seen most clearly in a recently adopted rule by the Association of Racing Commissioners International, an industry group which writes model rules for the American horse and greyhound industries. Anabolic steroids have always been classified as Class 3 illegal drugs according to ARCI’s Uniform Classification Guidelines for Foreign Substances. While they are still classified as such, ARCI rule 018-020 (16), which was quietly added on December 8, 2017, states, “Any usage of anabolic steroids involving racing greyhounds is prohibited, except that the administration of oral, or as otherwise prescribed by a licensed veterinarian, testosterone shall be permitted for the control of estrus in female racing greyhounds provided it is validly prescribed and properly labeled.” Only the greyhound industry would be so bold to both prohibit and allow a serious narcotic in the same set of guidelines. The duplicity of the ARCI Guideline is symptomatic of the priorities of the greyhound racing industry; an industry that puts profits above all else. As long as greyhound racing continues, those who participate in it will try to cheat the system.     Link : http://blog.grey2kusa.org/2018/01/steroids-putting-greyhounds-at-risk-for.html Source: GREY2K USA © All rights reserved  

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Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

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Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
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Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarà pronto per il volo che lo porterà a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
Svolge i suoi incarichi in Pet Levrieri in maniera totalmente gratuita.
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