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Interview to Ines of Proyecto Galgo Argentina

We asked Ines of Proyecto Galgo Argentina to tell their work, the difficulties and challenges they face every day in Argentina to save the galgos (many) and greyhounds, exploited in the racing and in the hunting, to denounce their abuses and their extermination, to create a national movement of civil disapproval, and obtain protection laws for galgos and greyhounds. Here’s what Ines told us. We thank Ines for this interesting contribution.

We are Proyecto Galgo Argentina, we are a group of friends who love and care Galgos.

We opened our facebook page: Proyecto.Galgo.Argentina and Twitter @proyectogalgoar on the 25th January 2014. Our aim is to defend Galgos from abuse and from those who exploit and use them as a commodity and then discarded it. Our mission is to give voice to the Greyhound and make them visible to the society. Our motto is ¨The life of any animal is much more valuable than that of that human being able to torture him.¨

We don’t have a refugee. When we rescue a galgo he stays with one of us. We don’t work with others organizations but we help them sharing their galgos in adoption and asking for help when a dog needs to be rescued.

In Argentina Galgos comes from different countries of Europe, USA and Australia. The steps we are taking to improve public awareness about the treatment of Galgos are the use of social media, basically Facebook and Twitter. This way we have kept the attention of journalists and politicians. We had gone to the Chamber of Deputies several times to express our opinion about making a law to ban Galgos Racing. Also we had been invited to some TV shows, to radio programs and to give conferences in USA.

The situation in Argentina is almost the same as in the rest of the world. Here greyhounds are used mainly for racing, hunting and reproduction. When they aren’t useful anymore they are dismissed, as in any other part of the world. Most of them don’t reach their 3 years old.

The major problem is galgos racing. They take place all over the country, in every province, city and small towns. Although they’re banned by law in Buenos Aires province, they are done anyway. Recently, Provinces such as Santa Fé have approved a Law that banned Galgos racing, and Córdoba present a project to ban them.

Galgos used for races are injected with drugs as strychnine, arsenic, cardiotonics, anabolics, amphetamines, caffeine and cocaine. Its side-effects are terrible, ranging from myocarditis, pericarditis, Pleural effusions, and cardiomegaly than in many of the cases end up with the life of the dog. These drugs are sold on galgueros groups of facebook or on the seller’s facebook.

In Argentina there are some laws against animal abuse and dog racing: Animal Abuse is a crime punishable by National Law 14.346. In Buenos Aires Province dog racing is banned by Law 12.449 In Buenos Aires Province Hunting with Galgos is banned by the Rural Code. In Santa Fé dog racing is banned by Law 10.703

In Argentina galgueros hunt the whole year, even when it is prohibited Those Galgos that are used to hunt are kept in tiny cages during a day and generally starved so that, they can fetch the victim faster. Victims usually are hares, rhea and wild boars. Also, there are championships of hare hunting with galgos, where they end up in terrible conditions.

Most galgos are forced to have sexual contact; the females wear a muzzle in that moment and are held so they can’t escape. Females are drug with prostaglandin to induce oestrus. This causes them fever, fast heartbeat, hemorrhage, abortion, dead. Galgueros breed a media of 15 galgos per year and discard the same amount because they aren´t useful anymore due to fractures, illness, dotage, or because they are mongrels or loosers.

I let you some photos in case you need them and the spot we made for our Change.org campaign to collect signatures to ban Galgos racing in Córdoba.

You can watch it here: prohibición-de-las-carreras-de-galgos-delasotaok-gobdecordoba

Ines

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Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

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Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
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Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarà pronto per il volo che lo porterà a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
Svolge i suoi incarichi in Pet Levrieri in maniera totalmente gratuita.
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