Qualche riflessione su quanto ci ha insegnato Marc Bekoff
Riassumere in poche righe tutta la ricchezza di spunti e di riflessioni che sono nati dal seminario di Bekoff è impossibile, dunque ci limitiamo ad alcuni accenni, da sviluppare in seguito.
In primo luogo, ci piace ricordare una frase di Bekoff che è perfetta per descrivere quello che gli uomini fanno ai levrieri: “state abusando della loro voglia di vivere”. Abusare della voglia di vivere degli animali significa usare quel che la natura ha donato loro, per scopi e in modi che negano la loro natura.
Così, la velocità e l’abilità nella caccia dei greyhound e dai galgo diventano una maledizione per loro, quando sono usate dagli uomini a fini di lucro o di divertimento.
In secondo luogo, dobbiamo diffidare dei luoghi comuni e metterci sempre in discussione. Per esempio, siamo sicuri che sia fare il meglio per un cane tenerlo tutta la vita in un canile, piuttosto che dargli una dolce morte?
In terzo luogo, l’amore e la compassione non bastano. Ci vogliono anche razionalità, flessibilità e rispetto per vite che hanno esigenze diverse dalle nostre e su cui non possiamo e non dobbiamo proiettare le nostre. Per esempio, il nostro bisogno e la nostra responsabilità di garantire la sicurezza dei nostri cani, non possono farci dimenticare che loro hanno bisogno di momenti di libertà, di fare cose e di esprimersi in modo da essere felici.
In quarto luogo, e forse la cosa più importante, è necessario studiare e aumentare la nostra cultura e conoscenza e avere l’umiltà di riconoscere la nostra ignoranza. Molto spesso, troppo spesso, anche nel mondo di chi si occupa di animali, trionfano luoghi comuni, incapacità di mettersi in discussione, poco studio e scarsa disponibilità al confronto scientifico sui contenuti
Una considerazione finale, anzi una lezione: Bekoff ci ha mostrato che esiste una scienza che è dalla parte degli animali, semplicemente perché guarda le cose senza il pregiudizio che ritiene che l’uomo sia una creatura migliore e superiore alle altre. Il vero nemico non è avere una visione antropomorfa degli animali, ma ritenere che loro abbiamo una dignità solo se sono come noi.
© Riproduzione riservata
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