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I greyhound, oltre le corse

Uno degli effetti collaterali del greyhound racing è l’immagine dei greyhound sbagliata che viene veicolata, e che viene accolta a volte anche da chi li salva o addirittura da chi si occupa della loro rieducazione.

I greyhound sono cani estremamente sensibili, molto attenti alla comunicazione dell’umano, ma non docili: fanno ciò di cui capiscono il senso. Tuttavia sono anche cani molto capaci di sopportare e dissimulare. I trainer, generalmente, hanno con loro un rapporto basato sulla costrizione, non necessariamente sulla violenza, ma comunque basato sul concetto “qui comando io e si fa quel che dico io”. I greyhound, che sono cani molto intelligenti, semplicemente si adattano, ma lo fanno per sopravvivere, non per convinzione. Il risultato è che sembra siano con l’umano, ma in realtà fanno buon viso a cattivo gioco.

Usare un modello basato sulla costrizione, sulle punizioni o comunque sull’autoritarismo quando sono nelle nostre famiglie è il modo migliore per giocarsi la relazione con loro. Faranno quel che diciamo noi ma per convenienza, in realtà si chiuderanno in sé stessi e saranno cani chiusi, inibiti e spesso anche depressi. Saremo per loro solo dispensatori di cibo, non punti di riferimento di una relazione profonda basata sulla conoscenza reciproca, sulla fiducia e sull’empatia.

E probabilmente se ne avranno l’occasione non esiteranno a scappare da noi, se non lo faranno sarà solo per un calcolo costi/benefici.

Noi riteniamo che con i greyhound, tanto più quelli ex racer, sia necessario un approccio completamente differente, rispettoso della loro natura e della loro storia. Un approccio basato sul rispetto e sulla costruzione di una relazione di fiducia e condivisione di esperienze positive. La nostra esperienza mostra che i greyhound in questo caso sono cani felici e che hanno con noi una relazione solida e positiva. Se incontrate persone che riprendono l’approccio dei trainer, andate oltre: i greyhound meritano di più.

I greyhound non hanno bisogno di “lezioni di vita”, ne hanno avuto già molte e negative, hanno bisogno di scoprire che la vita con l’uomo, gli altri cani e gli altri animali può essere fantastica.

Massimo Greco

© Riproduzione riservata

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Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.
Insieme condividono la loro vita con sette cani, tutti adottati: Cabana, galgo spagnolo, Zen, grey salvato dal cinodromo di Macao, King, grey salvato dal mercato della carne in Cina, Babe, grey irlandese, Barney, grey irlandese, Lucy, grey irlandese, e Adhara, una meticcia. Nel cuore sempre presenti i tre grey Silky, Blackie e Rob, che sono stati straordinari amici e ambasciatori della causa.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. Per passione personale a luglio 2020 conseguirà il titolo di educatore cinofilo presso la scuola Il Mio Cane.net. Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective. Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina lo Shop Online, collabora con il gruppo Adozioni nelle visite di pre-affido e nelle attività post-affido, partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. Vive a Milano con il marito Massimiliano, i figli Giorgia e Marco, la grey Sandy, la lurcher Robin e Yughi, un meticcio di oltre 15 anni. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.

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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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