Fermati altrimenti ti ringhio!!! Perché il ringhio è una cosa buona?
Vi suggeriamo la lettura dell’articolo “Fermati altrimenti ti ringhio!!! Perché il ringhio è una cosa buona?” scritto da Debora segna e pubblicato sul suo sito www.deborasegna.itLa compassione e l’empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa ricevere in dono.Charles Darwin L’articolo di oggi si concentra su un altro “mito da sfatare” molto popolare nel mondo cinofilo: il temuto ringhio. Innanzitutto, vi siete mai chiesti se il ringhio sia una cosa giusta o sbagliata? Il ringhio di un cane è una cosa assolutamente buona ed ora vi spiegherò il “perché” attraverso il racconto di una storia fatta proprio di ringhi ;).
Qualche tempo fa ho lavorato con un cane, una giovane femmina di taglia media, per desensibilizzarla a non attaccare le persone estranee alla sua famiglia, perché ogni qualvolta qualcuno si avvicinava nel suo raggio di azione, la piccola si irrigidiva ed iniziava ad emettere un ringhio basso e se si provava ad avanzare verso di lei scattava e attaccava subito alle gambe. Il cane in questione era stato adottato da un canile e aveva subito dei maltrattamenti da parte di persone che l’avevano picchiato ripetutamente, la sua reazione era quindi dovuta alla paura perché i cani non agiscono o reagiscono mai senza una motivazione.
Quando la vidi per la prima volta lei si comportò con “il solito rituale” che mi avevano descritto i proprietari: si irrigidì ed iniziò a ringhiarmi. Non appena iniziò a ringhiare, mi fermai, la rassicurai con la mia voce dal tono basso e sereno e poi molto lentamente mi allontanai da lei. Non appena mi vide lontana dalla sua “area di protezione” smise di ringhiare anche se non faceva altro che monitorare ogni mio movimento. Quando la cagnetta non era più focalizzata solo su di me (e ci volle più di un ora), iniziò a rilassarsi così io le iniziai a lanciare da lontano un po’ di bocconcini appetitosi, ed ogni volta che mangiava con atteggiamento tranquillo, dissi ai proprietari di gratificarla con un bel “bravo”, per rinforzare il comportamento positivo. Tutto questo sempre nel pieno rispetto della distanza che lei riusciva a tollerare verso gli estranei. I proprietari mi chiesero per quale motivo non l’avessi corretta o sgridata, ed io gli risposi che per costruire un rapporto di fiducia non servivano urla o correzioni fisiche, perché così facendo non avremmo rispettato la volontà del cane (che già non aveva più fiducia nell’uomo) ma avremmo piegato la sua volontà alla nostra e non saremmo stati migliori di quelle persone che in precedenza l’avevano picchiata.
on sto dicendo che per essere “un buon leader” dobbiamo lasciare che il cane faccia sempre ciò che vuole ma non significa nemmeno che bisogna essere autoritari, come si vede nel programma di Cesar Millan. Un buon leader non è colui che “comanda” il branco, ma colui che lotta con e per il branco, trasmettendo agli altri un autorevole senso di sicurezza. Non dimentichiamo, che dal punto di vista percettivo di un cane noi siamo parte del branco, e sta quindi a noi cercare di essere una guida credibile e degna di fiducia. Ritornando alla nostra storia, i proprietari, per il fatto che non sgridai la piccola, mi guardarono in modo scettico, ma io gli chiesi di fidarsi di me e di cercare di compredere quello che stava provando la loro cagnolina. I cani hanno una comunicazione diversa dalla nostra e, mentre ad un essere umano impaurito avrei potuto dire: “ehi, non preoccuparti, va tutto bene, non ti farò del male”, con un cane bisogna farsi capire con il linguaggio del corpo e con un timbro di voce rassicurante. Se non mi fossi fermata al ringhio del cane, perché lo ritenevo un affronto troppo grande, e se lo avessi sgridato o punito, il cane avrebbe appreso che quel segnale non serve a nulla e che è necessario comunicare in modo più diretto, quindi l’inibizione del ringhio avrebbe potuto indurlo a passare direttamente al morso per difendersi da quello da cui si sentiva minacciato.
Quando un cane ringhia ci possono essere diverse ragioni. Spesso i cani lo fanno quando giocano con i loro simili o con il loro proprietario, ringhiano per la difesa delle risorse o quando si sentono minacciati da qualcosa o qualcuno. Possiamo riconoscere almeno tre tipi di ringhio:
- Ringhio di gioco
- Ringhio di difesa
- Ringhio di minaccia
Il ringhio di difesa di una risorsa (in inglese chiamato growl), è in genere “un suono di avvertimento” in cui il cane emette un suono profondo e, a volte, con un labbro leggermente alzato mostra in parte i denti ed è come se dicesse: “ehi, fermo li! ti stai avvicinando troppo!”. E’ il tipico ringhio che il cane potrebbe emettere quando ci si avvicina alla ciotola del cibo o al suo gioco preferito.
Il ringhio di minaccia (snarl) viene emesso dal cane quando si sente minacciato da un pericolo, ha un suono molto più profondo, naso e labbra sono increspate e tirate indietro, i denti ben scoperti e digrignati. Se il cane arriva a quest’ultima fase significa che il ringhio di avvertimento è stato inefficace e di solito il ringhio di minaccia precede un imminente attacco fisico. Il ringhio di minaccia può essere aggressivo dominante o aggressivo sottomesso. In ogni caso ogni ringhio è sempre collegato al precedente ed è un escalation di comportamenti che il cane attua per evitare in tutti i modi il conflitto. Difficilmente un cane che ringhia per gioco o per la difesa di una risorsa passerà direttamente all’attacco.
Quando il vostro cane ringhia dovreste esserne fieri perché è il suo modo per dire: “stai esagerando, per favore fermati !!!” è il suo modo di comunicare e di far capire a voi e a chi gli sta di fronte che sta vivendo una situazione in cui si sente in difficoltà. Quante volte vi siete trovati in delle situazioni in cui avreste voluto fuggire via? E quante volte avete detto a qualcuno: “basta mi hai stancato” ! Un cane non può esprimere ciò che sente con le parole ma lo fa con il SUO linguaggio, fatto di segnali corporei e vocalizzi ed il ringhio “Grrrrrrrh” rientra proprio in questo, è uno dei suoni del suo vocabolario canino. Credo che i cani come gli umani abbiano tutto il diritto di sentirsi a disagio in una situazione, perché non sono meno sensibili di noi. Anziché reprimere ciò che ci stanno comunicando i nostri animali proviamo ad ascoltarli ed a metterci “nella loro pelle” perché le imposizioni possono essere davvero deleterie.
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Finisco di raccontarvi la storia della cagnolina ringhiosa. Abbiamo lavorato con lei per tre mesi, cercando di rinforzare nella sua testa che gli umani potevano darle anche cose belle anziché cose brutte e alla fine siamo arrivati al punto in cui lei si faceva toccare da tutti, bambini compresi. Ed ogni volta che vedeva una nuova persona in casa l’accoglieva scodinzolante portandogli una palla gialla in bocca per farsela tirare. Lei si fidava di nuovo dell’uomo perché aveva capito che, fortunatamente, non tutti gli esseri umani sono cattivi. Sono state fatte molte ricerche […] Per la lettura integrale dell’articolo: http://www.deborasegna.it/2014/06/29/fermati-altrimenti-ti-ringhio-perche-il-ringhio-e-una-cosa-buona/Tags: adotta galgo, adotta un levriero, adozione, adozione galgo, adozione greyhound, adozione levrieri, adozione levriero, ambiente, animali, antiracing, cultura cinofila, greyhound, greyhound racing, levrieri, levriero, maltrattamenti, storie