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Clicker Training: apprendimento meccanicistico-lineare o strumento cognitivo? di Angelo Vaira

Pubblichiamo l’articolo “CLICKER TRAINING: APPRENDIMENTO MECCANICISTICO-LINEARE O STRUMENTO COGNITIVO?” a firma  di Angelo Vaira e pubblicato sul sito www.angelovaira.it in cui si parla dell’uso del clicker fornendo un valido ausilio per la qualità della vita del cane.

Il fatto che il clinker sia uno strumento nato in ambito comportamentista ha generato un fraintendimento banalissimo.

Il fraintendimento è questo: se usi il clicker stai limitando la mente del cane a un apprendimento di tipo meccanicistico, lineare, appannaggio del vecchio comportamentismo e ne riduci le potenzialità. Ma le cose stanno davvero così? Chi conosce davvero il clicker sa perfettamente che può essere usato in una visione cognitivo-relazionale e invece di condizionare, può liberare la mente del cane, fornendo un valido ausilio per l’aumento della qualità della vita.

Clicker Training e risultati nei cani che lo praticano

A dimostrazione di ciò, condivido quello che molti educatori cinofili osservano accadere nei cani che praticano regolarmente il clicker training (secondo me sarebbe meglio chiamarlo Clicker Teaching o Clicker Coaching, se usato in una cornice cognitivo-relazionale http://www.thinkdog.it/clicker-coaching/ ). •Tratti e personalità del cane ne vengono positivamente influenzati •Sviluppano diverse capacità cognitive, come attenzione, concentrazione, autoregolazione, resilienza •A seconda degli esercizi proposti il cane può essere aiutato a livello sociale •In generale i cani che praticano regolarmente il clicker training, tendono a diventare propositivi, più curiosi, più felici, più sicuri di sé, più rapidi e competenti ad apprendere, sviluppano una maggiore autoefficacia (intesa come opposto a impotenza appresa)

Evidentemente nella procedura del “condizionamento operante” deve avvenire qualcosa di “cognitivo” nel cane. E infatti la maggior parte degli educatori cinofili tendono oggi a chiamare questa procedura “modello operante” per distanziarsi dal riduzionismo comportamentista.

Guarda il primo video: http://youtu.be/vCPjpA6J5bc

In questo video, realizzato da Luca Spinelli (co-fondatore di DogZone e Pet Detective), durante la sua formazione come Educatore Cinofilo in ThinkDog, è evidente che il cane pensi, si ponga quesiti, cerchi di capire cosa sta succedendo e cosa vogliamo da lui. Insomma il processo cognitivo in essere è quello del problem solving. Nel frattempo a volte c’è una lieve frustrazione, utile in questa situazione ad esercitare la resilienza, ma il contesto emotivo più grande è gioia, fiducia, entusiasmo. Le dinamiche sono le stesse che proviamo quando per esempio stiamo imparando movimenti di danza o di uno sport verso cui ci sentiamo particolarmente portati: viviamo una esperienza di flusso, in cui capacità e livello della sfida si bilanciano perfettamente. Ed è qui che l’educatore deve essere bravo: nella mediazione dell’apprendimento

Clicker training in ambito umano

Se volete capire di più sul clicker potreste cimentarvi nel TAGteach che, potremmo dire, è il clicker training applicato in ambito umano. TAG è un acronimo inglese che sta per (Teaching with Acouistical Guidance, ovvero Insegnamento Audio-Assistito). La natura focalizzata e positiva di questo metodo porta ad immediati e stupefacenti risultati che sono chiaramente evidenti agli insegnanti, agli studenti e ai genitori. Fra i vari ambiti è molto utilizzato nello sport e nelle disabilità cognitive.

guarda il secondo video: http://youtu.be/5uPSa–Nlt4

Vi sembra che ci sia una inibizione delle facoltà cognitive di questi bambini? O che invece ci sia divertimento, comprensione rapida ed entusiamo? La mente viene limitata o potenziata?

In Italia il TAGteach è generosamente insegnato da Luca Canever, che saluto e a cui rinnovo i complimenti. Ecco il sito del TAGteach Italia: http://www.tagteachitalia.com/

Clicker training col cavallo

Non posso evitare di citare Mara Begnini, parte dello staff di ThinkDog, che applica il clicker training ai cavalli con eccellenti risultati. Ricordo l’entusiasmo con cui mi parlava tempo fa del suo primo incontro con un cavallo nato e cresciuto con la metodologia del clicker training. Raccontava di una differenza enorme in termini di competenze e personalità del cavallo rispetto a qualunque altro avesse mai visto prima. Detto da una persona che conosce bene anche altri approcci “innovativi” (Monty Roberts, Pat Parelli, Tellinghton Touch ecc.) ha avuto su di me il suo effetto. Non essendo però io un esperto di cavalli vi rimando volentieri al suo sito:

Stessa cosa, visioni diverse

Osservando un animale alle prese […]

Per leggere l’articolo integrale: http://angelovaira.it/blog/clicker-training-apprendimento-meccanicistico-lineare-o-strumento-cognitivo/

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Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

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Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
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Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarà pronto per il volo che lo porterà a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
Svolge i suoi incarichi in Pet Levrieri in maniera totalmente gratuita.
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