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Queensland (Australia) – 25% dei greyhound ex racer soppressi perché non facili da adottare!

L’ ABC – Australian Broadcasting Corporation, la principale società pubblica di diffusione radio-televisiva australiana, ha pubblicato un articolo il 3 ottobre dal titolo Greyhounds euthanased by Queensland adoption program, deemed too risky to rehome, che riporta come ben un quarto dei greyhound ex racer entrati nel programma di adozione dell’ente corse del Queensland (l’ente che gestisce il greyhound racing in quello Stato) sono stati uccisi l’anno scorso semplicemente perché sarebbe stato più difficile trovare per loro una famiglia adottiva adeguata. Si trattava di greyhound che avevano una spiccata motivazione predatoria o che erano timorosi o avevano un qualche problema di salute. Non importa se queste loro caratteristiche erano l’esito del maltrattamento e sfruttamento cui sono stati sottoposti durante la loro carriera di racer. Ancora una volta la logica degli interessi umani è prevalsa a danno della vita dei greyhound. Ognuno di questi 101 greyhound è stato vittima della indolenza ipocrita di un’industria delle corse, che ha deciso di non impegnarsi per trovare una adeguata famiglia a questi cani. Di seguito la traduzione in italiano dell’articolo. 

Greyhound soppressi dal programma adozioni del Queensland, perché giudicati inadatti all’adozione di Isobel Roe 3/10/17

Lo scorso anno quasi un quarto dei greyhound ex racer entrati nel programma di adozione del Queensland sarebbero stati soppressi con l’eutanasia perché il loro comportamento è stato giudicato troppo inaffidabile per essere affidati ad una famiglia.

Nella sua relazione annuale per il Parlamento, il Queensland Racing Integrity Commission (QRIC) dice che, da quando ha rilevato il programma statale di adozioni un anno fa, avrebbe fatto sopprimere 101 greyhound ex racer.

Il direttore Martin Lenz ha ammesso che il numero è più alto di quanto avrebbe voluto. “E’ qualcosa che cercheremo di ridurre col tempo” ha aggiunto.

Lo scorso anno sono stati affidati a famiglie altri 318 greyhound entrati nel programma di adozione.

Il QRIC sostiene che la maggior parte dei greyhound soppressi avrebbero mostrato un istinto predatorio eccessivo e ingestibile, oltre a problemi di salute, paura ed ansia.

Il Sig. Lenz ha detto che per loro non c’era altra scelta che la soppressione, in quanto cani inaffidabili. “Se un greyhound riconosce qualunque animale piccolo e peloso come una preda, è piuttosto difficile inserirlo in contesti famigliari in cui ci sono altri animali domestici” ha spiegato. “Quando un cane lascia il programma, l’intera comunità si aspetta che sia sicuro e affidabile”.

Il centro adozioni di Churchable, nella Lockyer Valley, ha operato per diversi anni, ma il QRIC lo ha preso in gestione lo scorso anno, in seguito allo scandalo sull’uso di prede vive nell’addestramento scoperto nel 2015 dal programma Four Corners della ABC.

Il numero di cani affidati al centro è aumentato del 300% dopo la messa in onda del filmato che mostrava le tecniche usate dagli addestratori per esasperare l’istinto predatorio dei greyhound, usando animali vivi.

La relazione annuale del QRIC mostra come da gennaio a giugno 2017 siano stati spesi $ 1,1 milioni nella salvaguardia animale, la maggior parte dei quali destinati al programma di adozioni.

Il Sig. Lenz, in merito all’alto numero di cani soppressi nel primo anno di gestione, ha ribattuto che il QRIC stava cercando di educare gli addestratori e gli allevatori su come preparare al meglio i loro greyhound per affrontare una nuova vita come animali da compagnia.

Ha aggiunto che la commissione sta considerando l’idea di un programma di pre-controllo con cui monitorare il temperamento di un cane già durante la carriera da racer. “Poi l’attenzione torna all’addestratore, per esser sicuri che i cani vengano cresciuti in modo da massimizzare le vittorie in pista, ma che anche al termine della carriera agonistica siano in condizioni tali da poterli dare in adozione in sicurezza” ha spiegato il Sig. Lenz.

La ABC ha contattato la Queensland Greyhound Breeders Owner and Trainers Association per commentare l’articolo, ma non ha ricevuto risposta.

@riproduzione riservata

Articolo originale: http://mobile.abc.net.au/news/2017-10-04/scores-of-retired-queensland-greyhounds-euthanased

Greyhounds euthanased by Queensland adoption program, deemed too risky to rehome – ABC News (Australian Broadcasting Corporation)

Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

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Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
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Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarà pronto per il volo che lo porterà a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
Svolge i suoi incarichi in Pet Levrieri in maniera totalmente gratuita.
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