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Qualche numero sui galgo in Spagna

 

Quanti sono i galgo che nascono ogni anno in Spagna? Quanti sono quelli abbandonati o uccisi? Una risposta a queste domande basata su dati certi ed esaustivi non c’è, però questo non impedisce di fare qualche stima.

I galguero citano spesso i dati del Seprona, il Servizio di protezione della natura della Guardia Civil, secondo il quale, per esempio, nel 2018 e nel 2019 sarebbero stati abbandonati in Spagna 52 e 8 galgo, un numero decisamente insignificante. In realtà, come ci spiega El Pais del 14 maggio 2019, questo dato riguarda solo i casi di cui il Seprona è a conoscenza ed esclude i dati del resto dei reparti della Guardia Civile o di altre forze di polizia, nonché quelli che vengono raccolti dalle comunità autonome, dai municipi, dalle Protectora e dalle associazioni di volontariato. Peraltro che i numeri del Seprona siano del tutto inattendibili è confermato dal fatto che nel 2018 sarebbero stati abbandonati in tutta la Spagna solo 546 cani in generale, meno di quelli che vengono raccolti in uno solo dei principali rifugi del paese.

Secondo la Piattaforma NAC (No a la caza) ogni anno sarebbero scartati 50.000 galgo. Questo dato è ottenuto considerando un numero di 200.000 galgo appartenenti ai galguero della FEG (la Federazioni Spagnola dei Galgo) e una vita media di attività di quattro anni, con un ricambio annuo appunto di 50.000. Poi ci sono tutti i galgo che non appartengono a galguero iscritti alla FEG, che non sono certo pochi dal momento che chiunque può far riprodurre due galgo, ma non si sa quanti siano. Peraltro la FEG nega che i galgo dei suoi federati siano 200.000; sarebbe dunque interessante rendere pubblici gli elenchi dei federati e il numero di cani che detengono. Ma questo accadrà difficilmente.

In mancanza di dati pubblici, i dati più affidabili sull’abbandono sono quelli della Fondazione Affinity, che stima in 168.000 il numero complessivo di cani abbandonati e raccolti dai canili e dai rifugi nel 2021. Quanti di questi siano galgo non si sa. Secondo i dati della Fondazione, il 13% di questi, circa 22000,  sono stati abbandonati alla fine della stagione della caccia, quindi molti di loro sono presumibilmente galgo. Peraltro i galgo vengono abbandonati anche in altri momenti dell’anno, anche se febbraio, il mese in cui si chiude la caccia, è il momento peggiore.

Plataforma NAC, utilizzando la percentuale di galgo riscattata dai principali Rescue, che va dal 50 al 75% del totale, calcola che i galgo e i podenco raccolti dai rifugi possano essere circa 114.000. PACMA, il Partito Animalista Spagnolo, ha raccolto i dati di 98 Protectora che da sole nel 2019 hanno raccolto 5588 galgo. Per comprendere questo dato è necessario considerare che secondo i dati della Fondazione Affinity in Spagna ci sono 1591 enti di protezione animale di cui 247 comunali e 1334 privati. Considerando che il 22% di questi enti si occupa solo di gatti, il gli enti che raccolgono cani in Spagna sarebbero 1240.

Dobbiamo peraltro considerare che questi numeri hanno a che vedere con i cani che sono stati recuperati e dunque non sappiamo in realtà di quanti galgo si siano perse le tracce e siano stati soppressi in vari modi. Sfuggono al conteggio tutti i galgo che sono stati soppressi o che siano morti prima di arrivare a un centro di raccolta.
Dunque noi non sappiamo con certezza né quanti galgo nascono ogni anno in Spagna né quanti vengono abbandonati e neppure quanti vengono salvati.

Questo non vuol dire però che non possiamo fare delle stime, e certamente possiamo affermare che il numero di galgo che vengono abbandonati ogni anno in Spagna non si conta in centinaia, ma in qualche decina di migliaia.

I tentativi dei galguero di minimizzare, per esempio asserendo che i galgo che si trovano in giro siano rubati, sono ridicoli e se fossero in buona fede farebbero di tutto per avere dati pubblici affidabili e un serio controllo delle cucciolate in grado di fornire cifre chiare sul numero di galgo che vengono al mondo ogni anno, su quanti vengono portati alle perrera, quanti ai rifugi e quanti si perdono per strada, diciamo così.

Fonti:

https://www.plataformanac.org/nac-consulta-a-seprona-sobre-abandono-de-galgos-en-espana/

https://elpais.com/elpais/2019/05/07/animalesycia/1557216912_339358.html

https://www.fundacion-affinity.org/it

https://pacma.es/informe-pacma-las-cifras-reales-sobre-el-abandono-de-perros-utilizados-por-los-cazadores/

 

Massimo Greco

©Pet levrieri

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Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.
Insieme condividono la loro vita con sette cani, tutti adottati: Cabana, galgo spagnolo, Zen, grey salvato dal cinodromo di Macao, King, grey salvato dal mercato della carne in Cina, Babe, grey irlandese, Barney, grey irlandese, Lucy, grey irlandese, e Adhara, una meticcia. Nel cuore sempre presenti i tre grey Silky, Blackie e Rob, che sono stati straordinari amici e ambasciatori della causa.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. Per passione personale a luglio 2020 conseguirà il titolo di educatore cinofilo presso la scuola Il Mio Cane.net. Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective. Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina lo Shop Online, collabora con il gruppo Adozioni nelle visite di pre-affido e nelle attività post-affido, partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. Vive a Milano con il marito Massimiliano, i figli Giorgia e Marco, la grey Sandy, la lurcher Robin e Yughi, un meticcio di oltre 15 anni. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.

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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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