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NSW – vietare il Greyhound Racing dalla metà del 2018

ACT (Australian Capital Territory) per vietare il greyhound racing dalla metà del 2018

Mr. Gordon Ramsay (Attorney-General) ha annunciato che ACT vieterà il Greyhound Racing; tutto ciò entro il 30 giugno 2018. “Non c’è futuro per l’industria dei Greyhound nell’ACT”, ha dichiarato il procuratore generale, pubblicando una relazione del Territory’s former Health Services Commissioner Mr. Mary Durkin, pensando ad un opzione transitoria per l’Industria. Come afferma il rapporto di Durkin, l’Industria del Racing in NSW ed ACT , sono strettamente legati. “Non possiamo chiudere un occhio per il tipo di comportamento che hanno tenuto e per la crudeltà inflitta agli animali in NSW e neanche ignorare l’impatto avuto dalla mancata regolamentazione in relazione a quanto indicato per competenza. Mentre nell’ACT abbiamo stretti controlli sul benessere degli animali, è impossibile scindere l’Industria locale dei Greyhound dall’industria NSW e non è possibile separare il quadro normativo locale, dal quadro NSW. “Il rischio che quei comportamenti possano entrare nell’ACT e di fallimenti normativi in ​​NSW sono inaccettabili”. Secondo l’onorevole Ramsay, negli ultimi cinque anni di agonismo in ACT, più di 320 cani hanno subito lesioni durante una gara; 26 cani sono stati “distrutti” (da cani sani a spazzatura) dalla gara, il giorno della corsa. Il rapporto Durkin afferma infatti che i tassi di infortuni e la “distruzione” successiva dei cani, sono dati che non vengono sempre messi a disposizione del pubblico. “La maggior parte delle persone nella nostra comunità trova questo inaccettabile e sono molto preoccupati per il trattamento dei greyhounds”. Le questioni relative al benessere degli animali in relazione alle corse, tra cui l’utilizzo delle esche vive, sono state evidenziate in un episodio di Four Corners sull’ABC nel Febbraio 2015. La pressione dell’opinione pubblica che seguì, portò ad un’indagine condotta dal governo NSW sul settore, e poi venne annunciato che il governo avrebbe impedito le corse dei greyhound, anche se questa decisione è stata poi revocata. Oltre all’approfondimento di maggiori dettagli sul tema “esche vive”, l’inchiesta NSW ha scoperto che decine di migliaia di greyhound sani erano morti inutilmente perché l’industria aveva ingannato la comunità circa l’entità delle lesioni (a partire dalla più piccola fino alla più grave) causate ai cani durante le gare. Il Governo di ACT fornirà più di 1 milione di dollari per aiutare assicurare il benessere dei greyhound inclusi quelli che potrebbero essere necessari per il re-homed di molti cani. Circa 71 cani ACT hanno partecipato a corse sul territorio australiano nel 2016. “L’industria ACT è piccola, conta circa 70 residenti (di Canberra): sono proprietari, allevatori o trainer insieme a un piccolo numero di lavoratori e appaltatori associati al Canberra Greyhound Racing Club”, ha detto Ramsay. I Laboristi si erano impegnati prima delle ultime elezioni per far cessare l’Industria dei Greyhound. Anche i Verdi sono stati grandi sostenitori. Una task force creata ad hoc per il periodo di transizione del settore (www.act.gov.au/greyhoundtaskforce), presieduta dal Deputy Director-General , della tesoreria e della Direzione dello Sviluppo economico Leesa Croke, sarà costituita da rappresentanti di tutto il Governo di ACT. Mr. Ramsay ha incoraggiato l’Industria dei greyhound a contattare la task force a questo indirizzo: [email protected]. “Farò un ulteriore annuncio sul “pacchetto di assistenza transitoria”, entro la fine di luglio”, ha aggiunto. Fino ad oggi Il procuratore generale non aveva parlato mai parlato con i rappresentanti dell’industria dei greyhound, tutto ciò sta avvenendo in questi giorni. Mrs.Caroline Le Couteur (MLA dei Verdi) ha dichiarato che il suo partito era entusiasta della decisione del governo di vietare le corse. “Questo è un risultato fantastico, così come la recente notizia della soppressione del contributo statale di 1 milione di dollari per sostenere il Greyhound Racing”, ha dichiarato Mrs. Le Couteur. “I Verdi hanno da tempo fatto pressing per sostenere la chiusura di questo settore concentrandosi sul benessere dei cani e sostenendo i lavoratori di ACT in questa transizione. Per troppo tempo, l’industria è stata autorizzata ad esercitare pratiche crudeli tra cui l’inutile macellazione di animali ritenuti ‘inadatti per la corsa’. “Riconosciamo che questo processo sarà difficile per alcune persone, appoggiamo le richieste dei lavoratori per aiutarli a riqualificarsi o trovare lavoro “. Ha detto che i Verdi incoraggeranno il Governo di ACT a lavorare a stretto contatto con i gruppi locali che lottano per il benessere degli animali in questa fase di transizione, soprattutto dopo che è stato confermato il numero dei greyhounds che avrebbero bisogno di essere adottati da famiglie. I Verdi continuerebbero inoltre a lavorare con il Governo per garantire norme rigorose in materia di benessere sugli animali e per i trainer e gli allevatori che continueranno ad operare nell’ACT.       Link post FB: https://the-riotact.com/act-to-ban-greyhound-racing-from-mid-2018/207769   Fonte: The RIOT ACT – By Charlotte Harper – 23 June 2017   © Riproduzione riservata          

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Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

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Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
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Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarà pronto per il volo che lo porterà a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
Svolge i suoi incarichi in Pet Levrieri in maniera totalmente gratuita.
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