Novembre 2013: emessa la prima sentenza di condanna in Spagna a carico di un cacciatore che ha impiccato i suoi galgo
Oggi 3 novembre 2013 la testata ABC.es – Edicion Toledo ha riportato una notizia, che ha dell’epocale: il giudice penale della sezione numero 1 di Toledo ha emesso la prima sentenza di condanna in Spagna a carico di un cacciatore per aver impiccato i propri levrieri.
Notizia confermata Sergio Garcìa Valle, avvocato dell’associazione BaasGalgo che ha formulato l’accusa.
Il cacciatore, residente a Fuensalida (Toledo), è stato condannato a un totale di 7 mesi e mezzo di carcere, insieme all’impossibilità per 2 anni e un giorno all’esercitazione professionale, d’ufficio o di commercio relazionato agli animali. Questa restrizione si estende alla caccia con levrieri, possessione o commercializzazione di galgo. Non potrà esercitare il ruolo di presidente o altra carica in nessuna associazione relazionata alla caccia con levrieri per tutta la durata della pena.
I fatti risalgono a due anni fa quando vennero ritrovati a Fuensalida i cadaveri di due galgo giovani, uno solo di 22 mesi e l’altro di 5 anni. Venne trovato inizialmente, dai membri dell’associazione BaasGalgo, un levrieri senza collare identificativo, era stato impiccato.
Iniziarono a perlustrare la zona e rimasero molto sorpresi nel ritrovare i cadaveri di altri due levrieri, anche loro con segni al collo d’impiccagione. Per fortuna i due cani avevano il microchip, questo facilitò il rintracciamento del padrone che confermò la proprietà dei cani.
“Non sapevo che impiccare i cani fosse un delitto”. “Mio nonno lo ha sempre fatto. Io li ho uccisi perchè avevano un difetto e non potevo usarli per la caccia”, confessò davanti al giudice l’uomo.
Questa condanna è stata accolta come un importante passo avanti da parte delle associazioni animaliste che in Spagna si battono in difesa dei galgo.
“Questa sentenza è un passo importante nella lotta per la difesa dei diritti degli animali“, ha dichiarato la presidente dell’Associazione BaasGalgo, Beatriz Marlasca, associazione che aveva richiesto un anno di prigione. “Questo precedente darà un aiuto importante nel ridurre i maltrattamenti dei levrieri che si verificano dopo la stagione della caccia, tra cui questa pratica del pianista diffusa tra i cacciatori in alcune regioni della Spagna.
La pratica di impaccare agli alberi i galgo, alla fine della stagione di caccia, o quando non più utili ai loro proprietari, è ancora comune in Spagna.
In Castilla-La Mancha, Fuensalida, un comune di 12.oo abitanti per un’estensione di 68 chilometri quadrati, presenta la più alta concentrazione di levrieri uccisi, abusati o maltrattati, che ha riscontrato l’associazione BaasGalgo che ha due volontari che prestano la loro opera in questa città.Dei cento galgo, la maggior parte con segni evidenti di maltrattamento, che l’associazione ha raccolto in Castilla-La Mancha quest’anno, settanta di loro sono stati trovati in Fuensalida, cinque morti. “Quello che succede in questa città è una carneficina”, afferma Beatriz Marlasca, la cui associazione sta lavorando con le autorità municipali per frenare questa statistica.
“Non mi spiego come a qualcuno possa venire in mente di uccidere il galgo” , esclamò il sindaco di Fuensalida, Mariano Alonso. Il consiglio ha deciso di sostenere l’associazione BaasGalgo, che già fece informazione durante una fiera medievale in settembre e che divulgava informazioni anche nelle scuole del paese agli alunni di 11 e 12 anni, per poter realizzare altre attività, per smuovere le coscienze contro il maltrattamento di animali.
Anche, la consigliera per la comunicazione Maria Plaza, ha avuto contatti con l’associazione locale dei galgueros, “molto sensibile” all’argomento, per combattere questo “flagello”. “Siamo sulla strada per cambiare questa tendenza e nell’ultimo anno i numeri sono cambiati”, assicura il sindaco.
“Non riesco a concepire questa pratica. ll cane è il compagno di caccia che viene accuratamente curato con lavoro e sforzo”, commenta Juan de Dios Garcìa, presidente della Federazione per la caccia di Castilla-La Mancha.
La popolazione di Gerindote, località a 14 km da Fuensalidamolto appassionata di caccia, e il sindaco Julian Morales, che è un cacciatore da tutta la vita, commenta: “Mi sembra un’ottima sentenza. I cacciatori sono stati sempre molto criticati ingiustamente perchè accusati di maltrattamento dei loro animali. E non è così, ci sono cacciatori che maltrattano i propri cani e gli stupidi ci sono ovunque, però da sempre i cacciatori difendono i levrieri che servono per cacciare, e non per essere maltrattati”. “E’ chiaro che deve essere così, con condanne come queste, per far si che la gente prenda coscienza e non uccida i levrieri”.
Fonti:
http://www.abc.es/toledo/ciudad/20131029/abci-condenan-cazador-siete-meses-201310291142.html
http://www.schnauzi.com/dictan-primera-sentencia-espana-condena-cazador-por-ahorcar-galgos/#comments
La pratica del pianista, ovvero di impiccare i galgo alla fine della stagione venatoria, è piuttosto diffusa in Spagna
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