Nel silenzio e nell’ombra
C’è un posto che non è molto di moda nel mondo di quelli che salvano i levrieri, è l’Irlanda, e c’è una leggenda che si nutre di se stessa, quella secondo la quale i levrieri spagnoli sarebbero più maltrattati di quelli irlandesi. Una leggenda alimentata da foto spaventose che circolano da anni, una leggenda che non è certo sfatata da quelli che sostengono che i greyhound irlandesi sarebbero tenuti bene, almeno fino a quando fanno guadagnare qualcosa ai loro proprietari e ai loro trainer. Una leggenda forse alimentata anche da qualcuno che sui galgo spagnoli ha costruito un business o quanto meno un modo per avere un posto sul palcoscenico.
Fare una classifica dello sfruttamento è in sé una sciocchezza, tanto quanto fare una classifica della solidarietà, ma ancora di più è basarsi sulla visibilità dello sfruttamento. Nel mondo umano e nel mondo in generale ci sono innumerevoli situazioni in cui il dolore e la sofferenza sono semplicemente nascosti nel silenzio e nell’ombra. Così è per i lurcher e soprattutto per i greyhound irlandesi: i primi li puoi vedere in qualche accampamento di travellers, e qualche volta per strada, in condizioni non proprio migliori di quelle dei cani spagnoli.
Ma i greyhound no, i greyhound li puoi vedere solo in un cinodromo, nella situazione asettica della corsa, non per strada. Asettica fino a quando non scopri per esempio che, nel solo 2017, 124 greyhound sono morti in pista in Irlanda: ma quando vai al cinodromo raramente li vedi morire, li vedi portare via dalla pista a braccia ed è una condanna a morte.
Non puoi vederli impiccati e sofferenti, semplicemente perché muoiono e scompaiono nel buio.
Oppure puoi incontrare i greyhound in un rifugio, puoi vederli mostrare tutto l’entusiasmo che hanno verso le piccole cose che non hanno avuto e che sono quelle che fanno la differenza tra la privazione e la sofferenza da una parte e la felicità dall’altra: una corsa in libertà, poter esplorare un cespuglio e assaporare gli odori, avere un umano che li rispetta e li accoglie.
Ma per incontrarli in rifugio devi avere fatto una scelta, devi essere andato oltre i luoghi comuni, oltre i silenzi di chi li sfrutta e oltre le foto su internet.
Aiuta i greyhound irlandesi: informati, adotta, sostieni chi li salva.
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