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Metti una sera al cinodromo

Sabato sera, classico clima irlandese, pioggerellina fastidiosa.

Il cinodromo di Limerick con le sue luci sembra enorme, una cattedrale nel deserto di un parcheggio enorme, non troppo pieno, a dire la verità. Annessa la sede dell’IGB, RGT, e tutto ciò che ruota intorno all’industria delle corse.

Dentro un po’ di gente, buona notizia, non troppa, scopriremo poi che il cinodromo è aperto solo due sere alla settimana, perché la gente non ha soldi.

Ci danno un librettino, con tutto il programma e info per scommettere, su Limerick, ma anche sulle corse di Dublino.

 La gente beve, mangia, soprattutto chiacchiera. Il totalizzatore dà le quote, all’orario stabilito i greyhound vanno in pista, corrono, poi tornano da dove sono venuti.

Il cinodromo è pieno di bambini, che fanno una gran confusione, ma gli adulti sono presi. Dalla birra, dalle scommesse, dalle loro chiacchiere.

Bambini, alcol, scommesse: che fantastico ambiente educativo nella cattolicissima Irlanda! Strano che non sia vietato l’ingresso ai minori, ma d’altra parte l’industria organizza campagne nelle scuole per spiegare ai pargoli come è bello il mondo delle corse.

Nel libretto distribuito c’è una bella pubblicità dell’IGB: “Summer Family Special”. Con 20 euro accesso per due adulti e due bambini e altro ancora. “Rediscover your sense of fun with a Night At The Dogs for the whole family to enjoy this summer”. Scommesse, alcol e un bel panino al formaggio. Bella educazione.

Ma sullo sfondo i greyhound corrono e in questo modo per questi bambini andare al cinodromo diventa una bella cosa. Sono gli scommettitori potenziali di domani, vanno preparati!

I greyhound vengono messi nei box di partenza, non sembrano siano felici da questa cosa. Uno di loro inizia ad abbaiare come un forsennato, parte la lepre, i cani corrono come dei pazzi. Ma soprattutto la gente urla! La cosa che ti resta impressa di più è questa confusione assordante. C’è chi vince e gioisce e chi impreca perché ha perso i suoi soldi.

I primi due greyhound continuano a correre, fanno un altro giro di pista finché non vengono praticamente placcati.

Esci dal cinodromo come narcotizzato. Un succedersi di corse, urla, scommesse e poi ancora corse, urla e scommesse. I greyhound sono delle macchine, ingranaggi di un’industria. Esseri da disprezzare perchè diversi dagli altri cani. Solo alcuni segni tradiscono il loro sfruttamento, la crudeltà cui vengono sottoposti, segni che puoi percepire se già sai, se conosci.

Se non sai, se non conosci, non hai nessuna percezione. Certo, un cane potrebbe farsi male: lo porterebbero nell’infermeria e lo ammazzerebbero. Ma tu non lo sapresti mai, e d’altra parte, non sapendolo, potresti pensare che è stato curato, come vengono curati gli atleti che si infortunano.

Il cinodromo anestetizza, rende normale quello che non lo è. Le giornate trascorse in gabbia, le ore tutte uguali, i cani soppressi perché inadatti o non più veloci: tutte cose che nel cinodromo non si vedono.

Ma quel che si vede può essere abbastanza se non ti lasci narcotizzare da una macchina industriale di cui i cani sono ingranaggi, marionette mosse da burattinai interessati solo al denaro. Una macchina crudele che non uccide in maniera plateale, ma che uccide nel silenzio dei pound, delle infermerie delle piste, delle campagne irlandesi. Ma soprattutto una macchina crudele che trasforma questi cani in materie prime di un gioco d’azzardo.

Il clamore della pista è l’altra faccia del silenzio, un silenzio che uccide, il silenzio di un’industria che fa soldi con la sofferenza.

Quando vai al cinodromo capisci che molta gente non sa e neppure si pone il problema, perché il silenzio interessato di chi vive dello sfruttamento di questi cani impedisce di prendere coscienza.

Il silenzio uccide più della pista.

Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

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Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
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Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarà pronto per il volo che lo porterà a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
Svolge i suoi incarichi in Pet Levrieri in maniera totalmente gratuita.
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