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Lettera di GREY2K USA Worldwide e di Pet levrieri al Presidente della Repubblica del Cile e ai Presidenti della Camera e del Senato per la proibizione delle corse coi levrieri.

 

Lettera di GREY2K USA Worldwide e di Pet levrieri al Presidente della Repubblica del Cile e ai Presidenti della Camera e del Senato per la proibizione delle corse coi levrieri: 


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Riportiamo la traduzione in italiano della lettera. 

Onorevoli Leader,

Ci opponiamo fermamente a qualsiasi sforzo per espandere e legalizzare e regolamentare le corse di cani in Cile.

Ovunque si svolgano, le corse dei levrieri sono una forma di sfruttamento dei cani e un problema sia per la società che per la legge.

Non c’è modo di “regolamentare” la crudeltà delle corse di cani, in particolare per fermare gli infortuni e le morti che subiscono i levrieri.

Quando alcuni degli animali più veloci della terra vengono addestrati a inseguire lo stesso oggetto, si ammassano e si scontrano.

Poiché i levrieri hanno poco grasso corporeo, ossa molto sottili e corrono a 45 miglia all’ora, il risultato è che soffrono regolarmente di zampe spezzate, schiena fratturata, cranio schiacciato e paralisi del midollo spinale. Un dito rotto può essere una condanna a morte perché è molto più economico e veloce procurarsi un nuovo cane piuttosto che riabilitarne uno ferito.

Le corse di cani, come il combattimento di cani, non sono uno sport. I cani non scelgono di gareggiare e quando si infortunano non c’è un felice ritiro. Molti vengono semplicemente gettati via come spazzatura.

Negli sport umani, chi decide di partecipare guadagna qualcosa, che sia denaro, prestigio o solo soddisfazioni personali. Ma nelle corse, i levrieri hanno solo la possibilità di essere sfruttati di nuovo. Questi gentili cani meritano di essere amati e rispettati come amici e compagni di famiglia, non abusati per guadagno finanziario di pochi eletti.

È ben documentato che i levrieri sono tenuti in condizioni vergognose, sopportano metodi di addestramento coercitivi e punitivi e vengono dopati per per manipolare i risultati di gara. 

Inoltre, siamo preoccupati che la legalizzazione delle corse di cani possa peggiorare la crescente crisi degli animali randagi e senza casa. In poche parole, qualsiasi levriero abbastanza fortunato da sopravvivere alle corse prenderebbe il posto di un altro animale da compagnia in cerca di una casa sicura.

Per fortuna, la tendenza è con i levrieri, come dimostrano i recenti esempi di Argentina, Uruguay e Stato del Rio Grande Do Sul in Brasile, tutti paesi in cui le corse di levrieri sono state vietate in modo proattivo. Il Cile dovrebbe seguire l’esempio umano dei suoi vicini e rinunciare a qualsiasi tentativo dei galgueros locali di autorizzare il loro crudele passatempo.

In breve, le corse dei levrieri significano la morte dei levrieri. Non c’è modo di sfuggire a questo. Ed è per questo che le corse di cani sono illegali in tutti i paesi tranne 7 in tutto il mondo.

Le corse di cani danneggiano i cani dall’inizio alla fine e dovrebbero essere considerate un crimine, non un’attività permessa dallo Stato. A nome dei sostenitori dei levrieri di tutto il mondo, ti esortiamo a respingere la petizione dei galgueros e a respingere la legalizzazione delle corse di cani in Cile.

Cordialmente, 

Christine A. Dorchak, Esq.
Presidente di GREY2K USA Worldwide

Stefania Traini President,  
Presidente di Pet Levrieri

Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

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Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
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Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarà pronto per il volo che lo porterà a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
Svolge i suoi incarichi in Pet Levrieri in maniera totalmente gratuita.
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