UK – L’auto-regolamentazione dell’industria delle corse non funziona e non funzionerà mai!
Riportiamo la traduzione del comunicato stampa pubblicato da Greyhound Compassion che era una delle associazioni antiracing che hanno partecipato al terzo appuntamento annuale de “All Party Parliamentary Dog Advisory Welfare Group“, che è il gruppo parlamentare composto da tutti i partiti (APPG) istituito nel 2017 per esplorare, evidenziare, discutere e mettere in discussione attività, legislazione e indirizzi relativi ai cani con l’obiettivo generale di migliorare la salute e il benessere dei cani e dei proprietari di cani nel Regno Unito e nella società in generale.
L’incontro si è concentrato sul Greyhound Racing in UK.
L’auto-regolamentazione non funziona…e non funzionerà mai!
L’incontro si è concentrato su ciò che è accaduto da quando la revisione di “The Welfare of Racing Greyhound Regulations” è stata firmata da DEFRA nel 2016.
Le parti interessate al dibattito, hanno fornito contributi approfonditi alle consultazioni EFRA Select Committee & DEFRA (2015-2016) per sostenere la causa a favore di un elevato standard di benessere per le decine di migliaia di levrieri che corrono nei cinodromi britannici.
Un importante traguardo è stato raggiunto nel marzo 2018 quando il Greyhound Board of Great Britain (GBGB) ha pubblicato, per la prima volta nella storia dei 92 anni di corse nel Regno Unito, i dati sugli infortuni e sulle morti avvenute in pista (per rispondere a DEFRA).
Attraverso un gruppo di esperti, siamo andati a sentire cosa è cambiato dal 2016; il gruppo era composto da: Mark Bird, MD, GBGB; Trudy Baker, presidente Greyt Exploitations; il professor Andrew Knight, Animal Welfare & Ethics, Winchester University; Clarissa Baldwin CBE, presidente – Greyhound Forum; Nick Weston, responsabile delle campagne della League Against Cruel Sports.
Il GBGB ha presentato il suo piano quinquennale per: ridurre l’eutanasia per motivi economici; consolidare il Greyhound Commitment; professionalizzare il settore corse attraverso tirocini.
GBGB ha aggiunto che avrebbe condotto una ricerca sugli effetti delle temperature sui cani da corsa (temperature estreme), ammettendo che le corse non erano mai state sospese nella maggior parte dei tracciati durante l’inverno e durante l’ondata di caldo dell’estate del 2018.
Il GBGB ha sottolineato il suo declino finanziario. La chiusura di una Sala Scommesse nelle vie principali ha comportato una riduzione dei profitti pari al 20%. Il filo conduttore (del discorso) della GB era quello dei loro obbiettivi per il futuro (riguardo il welfare), che nel contesto dei rifugi indipendenti che raccolgono i pezzi lasciati dall’industria, è troppo poco, troppo tardi.
La priorità della GBGB è stato quella dei loro obbiettivi per il futuro (riguardo il welfare), che nel contesto dei rifugi indipendenti che raccolgono i cocci lasciati dall’industria, è un intervento inadeguato e tardivo.
Clarissa Baldwin CBE ha iniziato parlando della nobiltà che contraddistingue il levriero alle origini di questa razza. Ha apertamente esplicitato i fallimenti passati di GBGB e gli ha riconosciuto i tentativi di mettere ordine e di impegnarsi più responsabilmente con il Greyhound Forum (comprendente: Battersea Dogs & Cats Home, Blue Cross, Dogs Trust, Greyhounds in Need , Forever Hounds Trust, Greyhound Trust, The Kennel Club, Wood Green Animal Shelters e RSPCA).
Ha riconosciuto che le morti dei levrieri, legate a motivi economici devono essere culturalmente sradicate e cessare: “nessun posto per i trainer che mettono i levrieri ‘a dormire’ per motivi economici”.
Clarissa ha ammesso che lo standard per i kennel dei trainers è certificato mediante un documento “BSI” disponibile ad un costo (società che certifica le caratteristiche dei kennel che devono ospitare i cani da corsa), pertanto molti formatori sono riluttanti ad acquistarlo, pensando di poterne fare a meno.
Fino a questo punto dell’incontro, tutto è andato liscio ma poi ecco arrivare: Trudy Baker, Andrew Knight e Nick Weston; era chiaro che GBGB avrebbe dovuto difendere l’indifendibile.
Trudy, di Greyt Exploitations, ha rivelato come GBGB non abbia rispettato il suo accordo formale con DEFRA perché non ha pubblicato completamente i metodi con cui i levrieri hanno lasciato le corse durante l’anno 2017.
Gare indipendenti, corse all’estero e altri usi (che includevano per la ricerca e / o dissezione) mancano; tuttavia sono categorie citate nei moduli pensionistici di GBGB.
Greyt Exploitations ha anche messo in discussione il motivo per cui le vittime di incidenti mortali si sono ridotte rapidamente tra il 2014 e il 2017, mentre le percentuali di infortuni ai garretti e polsi sono quasi raddoppiate.
Potrebbe essere che di fronte alla pubblicazione dei tassi di mortalità, l’industria abbia adottato più misure per curare le ferite o potrebbe semplicemente significare che meno greyhound vengono “messi a dormire” dai veterinari presenti in pista e vengano invece portati da qualche altra parte e soppressi con chissà quali altri metodi – e se così fosse sarebbe davvero preoccupante.
Proprio i dati di Greyt Exploitations hanno mostrato 798 feriti in più rispetto al numero riportato nelle statistiche di GBGB.
Greyt Exploitations ha illustrato le “scomparse” dei levrieri, in riferimento ad un articolo di Greyhound Star che ha rilevato che l’Irlanda ha esportato 11.034 levrieri nel 2017 (prevalentemente nel Regno Unito).
In quello stesso anno l’allevamento britannico contava 1.497 levrieri, il che porta ad un totale di 12.531 cani; la cosa strana è che di questi (nel 2017) solo 8.094 erano stati registrati per correre su piste GBGB.
Dove sono gli altri 4.437 levrieri?
Abbiamo saputo da Greyt Exploitations che GBGB non è riuscito ad ottenere l’ UKAS accreditation of trainers’ kennels entro il termine concordato di dicembre 2017.
Sebbene la PAS sia entrata in vigore a dicembre 2017, UKAS ha confermato che il 25 ottobre 2018 non sia stata prorogata.
E come se non ci fosse altro da aggiungere, il professor Knight ha toccato alcuni argomenti cruciali per affondare il colpo: ha parlato del “rimodellamento osseo” per cui lo scheletro di un levriero da corsa si adatta alle forze propulsive e riassorbe il calcio da alcune aree per poi depositarlo in altre, aumentando le probabilità di fratture ossee.
Il professor Knight ha offerto a GBGB alcuni spunti di riflessione, nel caso in cui le corse continuassero ad esistere nel Regno Unito, che potrebbero garantire uno standard di benessere migliore:
• piste dritte
• Riduzione delle gare
• Ottimizzazione delle superfici delle piste
• Posizionamento dell’esca verso il centro della pista – per ridurre la congestione e aumentare il campo visivo dei levrieri da corsa
• Riprogettazione e riposizionamento delle gabbie di partenza
• Tamponi di sicurezza sulle piste
• Altri veterinari presenti in loco per condividere il carico di lavoro. Attualmente ogni veterinario ha 45 – 60 minuti per esaminare circa 90 levrieri – troppi per qualsiasi standard accettabile.
Nick Weston ha descritto come la League Against Cruel Sports chieda un graduale divieto proprio in virtù dei falliti tentativi di riforma di GBGB, asserendo che è “insostenibile ed inaccettabile pensare che questi animali siano morti, per il divertimento di qualcun altro”.
Stiamo pubblicando le presentazioni che sicuramente interesseranno ai nostri lettori.
Knight-Greyhound-racing-181028-FINAL-slides
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Leggetele, questo è stato un incontro che ha fornito parecchio materiale illuminante.
Fonte: greyhoundcompassion.org
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