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L’ascesa delle società dei bookmaker alza vertiginosamente la domanda di greyhound da sfruttare

Come già evidenziato ad inizio anno da Greyt Exploitations il 2018 è iniziato con alcuni importanti cambiamenti  societari nel panorama delle scommesse sulle corse coi greyhound in Gran Bretagna attraverso il Bookmakers Afternoon Betting Service (BAGS), che trasmette le gare in diretta nelle agenzie di scommesse e online attraverso il SIS (Sports Information Services Ltd), fornendo un altro prodotto d’azzardo per giocatori nazionali e internazionali.

Da gennaio il business delle scommesse tramite gli allibratori è ripartito fra tre colossi: BAGS, SIS e Greyhound Media Group, che si contendono il controllo del mercato.

Tutto questo sta comportando un aumento vertiginoso della domanda di greyhound, da sfruttare nelle corse. Ne servono almeno 1000 in più all’anno. 

Nonostante i guadagni di milioni di sterline da parte dei bookmaker, i greyhound che corrono per le società dei bookmaker sono i più sfruttati e maltrattati di tutti. Costano in media solo 100 sterline, spesso sono di proprietà degli stessi addestratori, non viene loro concesso nulla o quasi in termini di benessere e tutela e, in caso di infortunio o se non risultano abbastanza competitivi, si svalutano completamente.

In sintesi questi cambiamenti comporteranno un aumento della sofferenza dei greyhound. 

Di seguito la traduzione dell’articolo pubblicato dal The Telegraph, da titolo “Greyhound shortage fears raised after broadcast rights split between two rivals” sull’argomento 

Timori per la carenza di greyhound dopo la ripartizione dei diritti televisivi tra due gruppi concorrenti di Bradley Gerrard 12 Agosto 2017

Sono sorti molti timori per la possibile carenza di greyhound il prossimo anno, quando i diritti televisivi di trasmissione delle corse saranno divisi tra due gruppi in concorrenza tra loro.

Il Bookmakers Afternoon Greyhound Service (BAGS) ha distribuito per 30 anni le immagini televisive attraverso una società chiamata SIS, ma dal 2018 lo farà direttamente.

Ora si teme che la SIS, che detiene ancora i diritti televisivi su alcune gare, voglia organizzare altre corse, ma tenuto conto dell’attuale popolazione canina potrebbero mancare fino a 1000 greyhound rispetto al necessario, con possibili conseguenze negative sia sugli scommettitori che sui guadagni dei bookmaker.

Al momento vengono trasmesse circa 2400 gare all’anno, ma la SIS deterrà i diritti di trasmissione di soli 900 incontri, una volta che il BAGS inizierà a vendere i propri diritti televisivi grazie agli accordi che ha già con cinodromi come i quattro posseduti dalla Ladbrokes Coral.

Alcuni esperti di corse pensano che 900 gare non siano abbastanza per soddisfare la richiesta di contenuti da parte dei bookmaker e suggeriscono che la SIS tenterà di firmare accordi con altri cinodromi per arrivare a trasmettere almeno 1500 corse. Questo porterà l’ammontare annuo delle gare a 3000 incontri, suddivisi tra i detentori dei diritti di trasmissione televisiva, circa 600 in più di quelle attuali.

Ma un esperto dell’industria, che preferisce restare anonimo, ha suggerito che per garantire l’offerta della SIS servano 1000 cani in più, pari al 40% dell’attuale popolazione di greyhound esistente. Inoltre ha aggiunto che potrebbe essere difficile per la SIS e i cinodromi con cui ha degli accordi trovare cani extra, dato che il concorrente BAGS ha i suoi addestratori con cui è legato da contratti a lungo termine.

Un portavoce della Ladbrokes Coral ha detto che continuerà i suoi rapporti di affari con la SIS e che è “sicura di poter continuare a fornire corse di buona qualità dai nostri cinodromi, sostenuta dal nostro impegno ai più alti livelli in termini di tutela e rispetto”.

Un portavoce della SIS ha detto che il prossimo anno il numero di corse trasmesse non risentirà dei cambiamenti previsti e che i nuovi contratti stipulati a luglio con i cinodromi di Central Park, Henlow, Doncaster e Harlow “garantiranno l’organizzazione di corse di ottima qualità per i nostri clienti, come abbiamo sempre fatto negli ultimi 30 anni”.

Il 20% della SIS appartiene alla Aim-listed Catalyst Media Group, che ha dichiarato che i cambiamenti nei contratti di distribuzione televisiva “porterebbe ad un calo dei risultati di gestione di base di circa il 50%”, percentuale che potrebbe ridursi a fronte di nuove iniziative a cui la società sta lavorando.

@Petlevrieri

http://www.telegraph.co.uk/business/2017/08/12/greyhound-shortage-fears-raised-broadcast-rights-split-two-rivals  

Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

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Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
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Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarà pronto per il volo che lo porterà a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
Svolge i suoi incarichi in Pet Levrieri in maniera totalmente gratuita.
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