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LA LOGICA NON LOGICA

Articolo pubblicato sul sito: rescueischic brano tratto dal testo “Liberazione Animale” di Peter Singer Tra i fattori che rendono difficile ridestare l’interesse del pubblico per gli animali, forse il più arduo da superare è l’assunto che “gli esseri umani vengono prima”, e che nessun problema riguardante gli animali può essere comparabile, come seria questione morale o politica, ai problemi riguardanti gli umani. image4 Molte sono le cose che si possono dire circa tale preconcetto. In primo luogo, esso è in sè un indice di specismo. Come può chiunque non abbia esaminato a fondo la questione sapere che il problema della sofferenza animale è meno serio di quello della sofferenza umana? Si può pretendere di saperlo soltanto se si dà per scontato che gli animali in realtà non contino e che, indipendentemente da quanto possano soffrire, lo loro sofferenza sia meno importante di quella degli umani. Ma la pena è pena, e l’importanza di prevenire la pena e il dolore non necessari non diminuisce per il fatto che l’essere che soffre non è un membro della nostra specie. Che cosa penseremmo di qualcuno che dicesse che “i bianchi vengono prima”, e che di conseguenza la miseria in Africa non è un problema così grave come la miseria in Europa? image3 E’ vero che nel mondo vi sono molti problemi che meritano il nostro tempo e le nostre energie. La fame, la povertà, il razzismo, il sessismo, la disoccupazione, la conservazione del nostro fragile ambiente sono tutte questioni importanti, e chi può dire quale sia la più importante? Ma, una volta che abbiamo messo da parte i pregiudizi specisti, possiamo renderci conto che l’oppressione esercitata dagli umani sui non umani si situa fra questi problemi. La maggior parte delle persone ragionevoli vuole eliminare la guerra, da discriminazione razziale, la miseria e la disoccupazione; il problema è che sono anni che tentiamo di porre fine a tutto ciò, e ora dobbiamo ammettere che, nella maggior parte dei casi, non sappiamo davvero come intervenire. image5 Al confronto, ridurre le sofferenze subite dagli animali non umani per opera degli umani sarà relativamente facile, una volta che gli esseri umani si prefiggeranno di farlo. In ogni caso, l’idea che “gli umani vengano prima” è più spesso una scusa per NON FAR NULLA nè per gli animaliumani nè per quelli non umani, che non l’espressione di un rwale dilemma tra alternative incompatibili. Perchè la VERITA‘ è che non esiste incompatibilità su questo punto. Certo, ognuno ha una disponibilità limitata di tempo ed energia, e il tempo dedicato all’impegno attivo per una causa riduce il tempo disponibile per un’altra causa; ma non c’è NIENTE che IMPEDISCA a coloro che dedicano il loro tempo e le loro energie ai problemi umani di aderire al boicottaggio dei prodotti della crudeltà dell’allevamento industriale. Non occorre PIU’ TEMPO per essere VEGETARIANI di quanto ne occorra per MANGIARE la CARNE degli animali. image2 In realtà coloro che sostengono di avere a cuore la sorte degli esseri umani e la preservazione dell’ambiente dovrebbero solo per questo diventare VEGETARIANI. Essi accrescerebbero così la quantità di cereali disponibili per nutrire le popolazioni in difficoltà, ridurrebbero l’inquinamento, consentirebbero di risparmiare acqua ed energia, e cesserebbero di contribuire all’abbatimento delle foreste; inoltre, dato che una dieta vegetariana è anche più economica di una dieta carnea, avrebbero a disposizione una maggiore quantità di denaro da destinare alla lotta contro la fame, al controllo delle nascite o a qualsiasi causa sociale o politica ritengano più urgente. image1 Non dubiterei della sincerità di vegetariani che si occupassero poco della liberazione animale per via della personale priorità attribuita ad altre cause; ma quando dei non vegetariani dicono che “i problemi umani vengono al primo posto”, non posso fare a meno di domandarmi che cosa mai stiamo facendo per gli esseri umani che li costringa a continuare a sostenere il distruttivo e spietato sfruttamento degli animali d’allevamento. © Riproduzione riservata

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Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

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Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
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Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarà pronto per il volo che lo porterà a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
Svolge i suoi incarichi in Pet Levrieri in maniera totalmente gratuita.
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