Irlanda – Prossima la chiusura dei 4 cinodromi: Co Donegal, Longford, Co Wexford e Co Cork
Il rapporto Indecon, commissionato dall’Irish Greyhound Board, l’ente corse irlandese, pubblicato a inizio dicembre, raccomanda la chiusura delle piste di Lifford, Longford, Enniscorthy e Youghal entro il 2020, in quanto in evidente perdita e tali da compromettere il futuro stesso dell’IGB.
Di seguito la traduzione dell’articolo che ne dà notizia.
Il report dell’industria dei greyhound d’Irlanda raccomanda vivamente la chiusura di quattro cinodromi
Suggerita la chiusura delle piste di Co Donegal, Longford, Co Wexford e Co Cork
Venerdì, 6 dicembre 2019, 13,11
di Jack Horgan-Jones
Un report approfondito dell’industria dei greyhound irlandese ha raccomandato la chiusura di quattro cinodromi l’anno prossimo.
Il report effettuato dai consulenti economici di Indecon ha raccomandato la chiusura delle piste di Lifford, Co Donegal Longford, Enniscorthy, Co Wexford e Youghal Co Cork, molto probabilmente durante il 2020.
L’anno prossimo saranno aperte anche tre o quattro strutture di accoglienza, affiancate da un programma di foster per i cani e dall’introduzione di una rintracciabilità al 100% che prevede l’applicazione generalizzata di microchip ai cani.
Indecom ha valutato che la sostenibilità a lungo termine dello sport sarebbe aiutata dalla chiusura delle piste, consentendo così all’Irish Greyhound Board (IGB) di concentrare le proprie risorse in modo più efficace.
E’ in programma una revisione più ampia della sostenibilità della struttura dell’industria, e tutte le piste non performanti sono destinate a revisione entro la fine del 2022. Chiaramente il personale verrà informato riguardo alle raccomandazioni per la chiusura.
L’industria dei greyhound è stata sotto pressione finanziaria per molti anni, ma è stata oggetto di alcune controversie da quando è stato trasmesso il programma RTE’ all’inizio di quest’anno. Il programma di RTE’ Investigates ha rivelato pratiche di uccisione dei cani attuate in alcune strutture, fra le altre questioni che hanno scatenato la rabbia di attivisti e politici impegnati a sostegno dei diritti degli animali.
Tuttavia, l’importo statale assegnato all’industria –16 milioni di euro – non è stato ridotto in questo bilancio, attirando le critiche al Governo da varie parti. L’IGB ha introdotto una serie di misure volte a migliorare la sostenibilità e il benessere degli animali da quando il programma è stato trasmesso, ma si è lamentato dello stesso presso la BAI ( Broadcasting Authority of Iraland). Ha anche affermato di non accettare i risultati di un rapporto, personalmente commissionato, sull’ampiezza del fenomeno di uccisione dei cani all’interno dell’industria.
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