IRLANDA – “Perchè il greyhound racing viene finanziato così tanto?”
Riportiamo di seguito la traduzione dell’articolo “Why is greyhound racing given so much funding?” a firma di Pete Wedderburn che fa un lucida e sintetica analisi dello stato del greyhound racing in Irlanda e dei motivi per cui il governo ha rinnovato le sovvenzioni per il biennio 2021 e 2022.
“Perchè il greyhound racing viene finanziato così tanto?”
Di Pete Wedderburn – veterinario
05/12/2020
L’industria irlandese del greyhound racing è finita ancora sui giornali dopo che la scorsa settimana il governo ha votato contro una mozione dell’opposizione per fermare l’aumento dei fondi destinati a finanziare l’industria, fondi che nel 2021 saranno di ben 19,2 milioni di €. È difficile capire perché il governo continui con questi finanziamenti: i sondaggi hanno rivelato che meno del 20% della popolazione è d’accordo.
L’opinione pubblica è concentrata soprattutto sulle problematiche relative al benessere animale. Lo scorso anno un documentario della RTE intitolato “Running for Their Lives” ha denunciato alcune nefandezze.
Ogni anno vengono soppressi fino a 6.000 greyhound perché la loro performance in pista non soddisfa le aspettative dei trainer.
Ogni anno viene allevato un numero di cani 10 volte superiore al necessario solo per mantenere in vita l’industria.
Sono state formulate delle accuse di doping sui cani per influenzare gli esiti delle gare. Un filmato registrato in incognito in un mattatoio clandestino mostra come vengano uccisi i greyhound ad un costo che varia dai 10 ai 35 €. Le immagini strazianti di cani uccisi crudelmente con un colpo di pistola sparachiodi alla testa hanno inflitto danni incalcolabili a coloro che affermavano che il greyhound racing fosse uno sport attento e benefico. L’opinione pubblica ne è rimasta sconvolta.
L’Irish Greyhound Board presentò un reclamo sul programma all’Autorità di Vigilanza irlandese, affermando che si trattasse di un attacco prevenuto verso l’industria del racing, ma la denuncia venne respinta. L’Autorità ritenne che il programma avesse affrontato l’argomento “in modo giusto e imparziale” e che fosse una “esplorazione esaustiva basata sui fatti e svolta in modo giusto, obiettivo ed imparziale”.
Fatte queste premesse, perché diavolo il governo continua a sostenere l’industria? Quando i fondi sono ridotti ed altre nobili cause come l’assistenza ai disabili vengono trascurate, perché sprecare denaro pubblico in un’attività così impopolare, con serie problematiche legate al benessere animale?
La risposta a questa domanda può essere contenuta in una relazione intitolata “Piano Strategico 2018-2022” pubblicata dall’Irish Greyhound Board nel 2018 e disponibile online. Questo rapporto discute in dettaglio delle sfide e dei problemi che un’industria in crisi deve affrontare. Oltre ai già ben noti problemi sulla tutela animale, gli altri fattori includono il calo di interesse verso gli allevamenti di greyhound, l’addestramento e le corse in generale da parte dei giovani, con una sempre più scarsa frequentazione dei 16 cinodromi distribuiti nel paese, ed in generale una prospettiva economica più povera.
La relazione esagera l’importanza del greyhound racing in Irlanda, sottolineandone (secondo me in modo molto grossolano) il significato dal punto di vista economico, sociale e culturale. Il rapporto evidenzia il presunto contributo del greyhound racing all’occupazione locale attraverso coloro i quali sono coinvolti nello sport e per una varietà di fornitori di servizi nel settore industriale, in un’Irlanda prettamente rurale. Se questa relazione fosse presa in considerazione per il suo valore nominale, sarebbe più facile capire perché il governo sia più incline ad offrire il suo sostegno economico, andando anche contro la tendenza generale dell’opinione pubblica.
Essenzialmente la relazione fissa un piano quinquennale di riscatto dell’industria che ha sempre dipeso dai finanziamenti pubblici. I 19 milioni di € approvati la scorsa settimana sono menzionati anche nel rapporto, così come i 20 milioni di € previsti per il 2022. Ma dopo quella data c’è un grosso punto esclamativo. Cosa succederà poi?
Ci sono due possibilità: l’industria potrebbe doversi salvare da sola, migliorando in modo significativo il benessere animale, la qualità degli allenamenti e delle gare, guadagnandosi un maggiore interesse da parte dei giovani e trovando una formula finanziaria di successo. In questo caso il governo potrebbe in qualche modo continuare a finanziarla nel lungo periodo.
Oppure, molto probabilmente non cambierà nulla fino al 2022. In questo caso è difficile immaginare che il governo irlandese voglia essere visto dai contribuenti come sostenitore di un’industria impopolare che sembra aver intrapreso una crisi irreversibile, con la cattiva reputazione di non tener conto della tutela animale. A questo punto l’esito più probabile è la cessazione ordinata di questo sport una volta tanto popolare. Se non può sopravvivere senza i finanziamenti pubblici è difficile capire perché dovrebbe continuare ad esistere.
Sospetto che il recente voto del governo di continuare con queste sovvenzioni possa essere visto come un ultimo ramoscello d’ulivo teso a coloro che vorrebbero ancora il greyhound racing. Se l’industria non riuscirà a rimettere a posto i conti dopo cinque anni di generose sovvenzioni pubbliche sarà ora di finirla. Quel che è giusto è giusto. Non si potrà dire che il governo irlandese non abbia concesso al greyhound racing una possibilità di rimettersi in sesto.
Quindi esiste una possibilità reale della graduale estinzione del racing dopo il 2022. Ci saranno molte sfide da affrontare. I greyhound ex racer sono dei fantastici animali da compagnia, ma se i 50.000 esemplari che costituiscono l’attuale popolazione canina avessero improvvisamente tutti bisogno di una casa non sarebbe una cosa facile da gestire. L’unico modo per porre fine all’industria in modo giusto sarebbe farlo gradualmente, con un approccio multisettoriale e un piano chiaro per ogni fronte nel futuro immediato, a breve, medio e lungo termine.
Adoro i greyhound come animali, ma non riesco a sostenere il greyhound racing. E non mi dispiacerò quando questi generosi finanziamenti andranno a cause nobili vere.
Petlevrieri
Articolo originale:
https://m.independent.ie/regionals/argus/lifestyle/why-is-greyhound