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Intervista a Dawn-Joy Leong, artista australiana con diagnosi di autismo: “I greyhound, salvati dalle corse, sono straordinari partner nella pet therapy”

Riportiamo la traduzione in italiano dell’intervista a Dawn-Joy Leong, artista, musicista e scrittrice, affetta da diagnosi di autismo e in prima linea nella promozione e tutela della biodiversità, che racconta di come Lucy, la sua grey, salvata dal mondo delle corse, l’abbia aiutata tantissimo nel convivere con e affrontare l’autismo.

Martedì 4 marzo, 2014 Intervista con Dawn-Joy Leong – artista e musicista con sindrome di autismo, in prima linea nella tutela dei diritti degli autistici, e la sua assistente greyhound Lucy 

a firma di Dr Anne Fawcett, veterinaria e giornalista 

Questa settimana SAT ha intervistato l’artista-musicista-scrittrice, difensore dell’autismo e dottoranda. Vi rimandiamo alla sua pagina web: https://dawnjoyleong.com

LUCYLucy, il suo cane d’assistenza, è un greyhound. Essi trascorrono molto del loro tempo insieme presso l’Università del New South Wales College of Fine Arts. Come veterinario, spesso interagisco con i miei pazienti ed i loro proprietari solo sul posto di lavoro; ma al di fuori della sala di consultazione, loro hanno vite ricche e complesse e Dawn-Joy era troppo felice di parlare del suo legame con Lucy.

Puoi dirci qualcosa di te? Credo nelle mie passioni, ma non mi piace prendere tutto troppo sul serio.

Mi piace definirmi così…

… Eterna studente della vita, mi sento come se spingessi una vecchia carriola arrugginita lungo una strada tortuosa che porta al dottorato di ricerca, sfogliando le pagine dell’immaginazione, creando orecchie di cane, facendo macchie, canticchiando dentro e fuori una melodia, danzando attorno ai fuochi mentali poliritmici-cromatici-pandiatonici (N.d.T. panttecnica compositiva basata sull’uso di tutti i gradi della scala diatonica) volando e cadendo, scombussolata dentro e fuori, osservando leggiadra, raccogliendo le onde sonore e le carezze che ci abbracciano e che aprono il mondo verso nuovi modi di vedere.., accompagnata in questo meraviglioso viaggio dalla mia bellissima Grey Lucy. Che cosa posso desiderare di più?…

Il tuo dottorato di ricerca è relativo alla neurodiversità … che cos’è?

La mia ricerca e la mia pratica artistica sono indirizzate verso l’autismo, la creatività e la progettazione di piattaforme reciprocamente empatiche e di spazi fatti per le persone di tutte le culture neurologiche.

Poiché il nostro cervello funziona in una miriade di modi differenti, l’autismo, il deficit dell’attenzione, l’iperattività, la dislessia, la discalculia ecc.,  non dovrebbero essere visti in una luce negativa e come un problema, bensì come vari e differenti sistemi di funzionamento neurologico.

Ecco cos’è la”Neurodiversità”: diversi sistemi di funzionamento celebrale.

Il mio è un viaggio di apprendimento in continua evoluzione su di me e sugli altri usando appunto l’espressione artistica come mezzo tramite il quale riflettere sulle differenze e sulle somiglianze, sugli accostamenti, sulle intersezioni e sulla costruzione di un proprio arricchimento.

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“Non riuscivo a convincerla a dormire nel suo letto dopo” -Dawn-Joy on Lucy.

Com’ è entrata Lucy nella tua vita?

Gli animali domestici, soprattutto i cani, hanno sempre fatto parte della mia vita familiare.

Mio padre era un convinto sostenitore dell’adozione (piuttosto che dell’acquisto) e questo è sempre stato anche il mio punto di vista. Quando sono arrivata a Sydney due anni fa, mi sono offerta volontaria per aiutare nell’attività di salvataggio e adozione dei greyhound salvati dal mondo delle corse e mi sono offerta per un’esperienza di fostering. Mi è stata così affidata proprio Lucy.

Mi ero informata circa la situazione di questi bellissimi cani, che sono allevati principalmente con lo scopo di essere sfruttati nelle corse.

Sono rimasta allibita quando ho saputo che al di fuori dei cinodromi delle decine di migliaia  di greyhound allevati con il solo scopo di correre solo una piccola parte in realtà finiscono per essere adottati nelle case come animali da compagnia; così anch’io ho fatto la mia piccola parte per questi nobili animali.

L’associazione (che si occupava del salvataggio e adozione) mi aveva detto di non permettere a Lucy di salire sul mio letto, per non dare al grey la speranza di una casa, senza prima avere certezze e quindi, dormiva nel suo cuscinone accanto al mio letto.

Una notte, ci siamo svegliate entrambe, esattamente nello stesso momento. Mi misi a sedere, vidi i suoi occhi fissi nei miei. Mantenne il contatto visivo per una frazione di secondo, anche se mi sembrò un’eternità, poi saltò nel mio letto e si rannicchiò accanto a me. Da quel giorno lei dormì sempre sul mio letto. Un mese dopo avevo già avviato la pratica per l’adozione.

Molte persone non sanno che i greyhound possono essere utilizzati come cani “da supporto”.

Lucy come ti supporta? I greyhound sono probabilmente la razza canina tra le più incomprese, più o meno come per i Pit Bulls.

Può essere vero che alcuni di loro possano essere timorosi e ombrosi, e che non tutti i greyhound ex racer sono adatti a essere subito adottati, ma questo non dipende dalla loro natura, bensì dal modo in cui gli esseri umani li trattano durante i loro anni di crescita, perchè allevati solo con lo scopo delle corse in pista, e niente più.

In realtà i greyhound sono molto adatti come cani “da supporto” e cani terapia (pet-therapy) per alcune particolari condizioni e spero che sarranno sempre più riqualificati per questo scopo. Come in ogni relazione, un cane “da supporto” e il suo partner umano devono essere “giusti” uno per l’altro. Nel mio caso, Lucy è perfetta per me.

Ecco alcuni punti salienti.

Sono autistica e sono ipersensibile proprio a causa dell’autismo. Ciò significa che i miei sensi (olfatto, udito, tatto, gusto e visione) sono molto intensificati, e ciò che può sembrare uno stimolo innocuo per la maggior parte delle persone, per me è sicuramente uno stimolo “molto impegnativo”.

1. Lucy è molto tranquilla e gentile

Amo tutti i cani, e so che è naturale per i cani abbaiare, ma i rumori forti e improvvisi mi sconvolgono, soprattutto quando sono concentrata. Come la maggior parte dei greyhound anche Lucy non abbaia, a meno che non siamo impegnate in alcune nostre conversazioni “speciali”. Non è un “cane da guardia” ma Lucy è attenta ai cambiamenti e non me lo comunica abbaiando ma attraverso il suo linguaggio del corpo.

Lucy è anche la mia “sveglia”. Non ho bisogno di una sveglia se ho Lucy al mio fianco. Lucy mi sveglia alle 5.30 ogni mattina, appoggiando dolcemente la testa vicino alla mia, facendomi coccole e catturando la mia attenzione. Non appena apro gli occhi, vedo che mi guarda attenta ad ogni sfumatura della mia mimica facciale. Lucy è così silenziosa che nessun condomino potrebbe accorgersi della sua presenza!

Lucy è un cane molto calmo

Lucy è un cane molto calmo

2. Lucy è molto pulita

Sono esigente circa la pulizia: sporcizia e cattivi odori sconvolgono il mio equilibrio e spesso scatenano reazioni come nausea e ansia. Lucy preferisce non camminare su superfici bagnate, erba fradicia o alta, lei non potrà mai rotolarsi nel fango o scavare buche, lei non metterà mail il naso nella spazzatura né annuserà le deiezioni solide di un altro cane e si allontana rapidamente dalla propria non appena ha sporcato. Le piace essere pulita e gode quando le asciugo le zampe ogni volta che torniamo dalle nostre passeggiate. Lucy, inoltre, non ha il tipico odore che hanno la maggior parte delle altre razze di cani. In realtà, io dico spesso ai miei amici che odora di vaniglia calda! Un mio amico, che si è preso cura di Lucy due volte mentre ero via in viaggio di lavoro, la chiama  “la principessa” proprio a fronte dei suoi modi delicati.

3. Lei è molto serena e composta

Lei non mi urta mai con movimenti improvvisi e bruschi, non mi salta addosso e neanche intorno; anche se è molto eccitata, i suoi gesti sono sempre fluidi e delicati.

4. Lucy mi ricorda di fare ciò che è importante La routine e la ripetizione sono anche parti cruciali della funzione autistica. Lucy ha rapidamente registrato il programma della nostra giornata.

Lei ora mi ricorda quando è il momento per la prima colazione, per la sua passeggiata mattutina, per la nostra pausa pomeridiana, per la cena e per la nostra passeggiata serale finale.

Tuttavia, esiste anche il rovescio della medaglia della routine, il cervello dell’autistico ha anche la propensione a concentrarsi così intensamente in un compito interessante che spesso si dimentica di essere “gentile” con il proprio corpo, non prendendo le pause necessarie e dimenticando che il tempo scorre.

Lucy -in studio- ricorda dolcemente a Dawn-Joy di prendersi una pausa

Lucy -in studio- ricorda dolcemente a Dawn-Joy di prendersi una pausa

Quando ciò accade, e mi spesso mi capita di perdermi dentro il vortice di un compito interessante, Lucy fa in modo di farmi tornare alla routine della normalità, attraverso piccoli e dolci gesti: con uno sguardo significativo, con una piccola spinta, annusando al mio fianco e a volte scivolando delicatamente tra me e la scrivania, spuntando poi improvvisamente per baciare il mio viso!

5. Lei è socievole e amichevole

Lucy non ha nozioni e preconcetti dettati da imposizioni sociali, lei si fida solo di chi le piace.

Ho incrementato il numeri degli amici, alcuni dei quali non avrei mai conosciuto se non grazie a lei.

A differenza di molte altre persone che soffrono di autismo, io non soffro di problemi di fiducia in me stessa e non ho paura di socializzare, ma non lo faccio solo per il gusto di interagire e a tutti costi, ma solo quando mi sento di farlo.

Tuttavia, da quando ho Lucy, la gente del mio quartiere mi avvicina per chiacchierare.

I greyhound sono uno spettacolo raro anche nel quartiere di Paddington, dove vivo e dove quasi tutti hanno un cane o due. Lucy mi ha aperto tanti nuovi paradigmi socio-percettivi ed esistenziali, ed ora due chiacchiere anche superficiali con gli sconosciuti sono diventate per me un modo con cui posso impegnarmi per parlare di autismo e per far sapere che i greyhound sono meravigliosi cani “da assistenza”!

6. Lucy mi aiuta con ginnastica dolce

I greyhound non hanno bisogno di tanto esercizio fisico, come per altre razze di cani più attivi. Essi preferiscono dormire e oziare in casa tutto il giorno.

Lucy è un tipico Greyhound, in questo senso. Lei ama andare fuori per brevi passeggiate, non troppo vigorose o faticosamente lunghe. Soffro di una grave artrite, ma da quando Lucy è entrata nella mia vita, le nostre regolari passeggiate dolci hanno fatto in modo che non avessi più gravi riacutizzazioni!

Naturalmente, quando riesco ad avere la possibilità di portare Lucy in un parco recintato, lei si gode un  giro a “velocità greyhound”! Tuttavia, anche in questo caso, dopo pochi minuti lei torna ansimando al mio fianco.

Le persone che non conoscono bene i greyhound rimangono spesso molto sorpresi dal fatto che non  richiedano quotidianamente un sacco di esercizio fisico. I greyhound non corrono tutto il giorno!

I greyhound non corrono tutto il giorno !

Perché è importante portare Lucy con te in Università?

Lucy in pratica funziona come sostegno contro la mia ansia sensoriale (molte persone con autismo soffrono di questa patologia la cui causa principale è l’ipersensibilità). Lei per me non è solo un conforto, ma anche un’importante distrazione.

Per prima cosa al mattino, ho qualcuno che ha bisogno che mi alzi tempestivamente, che ha bisogno di essere portata fuori per le minzioni mattutine e che ha bisogno di mangiare.

Questo letteralmente significa che non posso permettermi di stare a letto e di rimanere in un grande stato di ansia, per cui non mi resta che alzarmi e andare. Il fatto che lei sia allegra e abbracci positivamente la giornata, rende questo compito ancora più piacevole.

Una volta che sono sveglia e parto, il mio cervello “cambia marcia”: è lontano da ansie di concentrazione. Quando devo passare lunghe ore di lavoro nello studio dell’Università, Lucy è allo stesso tempo sia la mia ancora di calma che la mia distrazione dall’ansia. Quando mi sento sensorialmente disturbata o sopraffatta, averla al mio fianco, abbracciarla o addirittura deviare la mia attenzione su di lei, mi aiuta a superare tutto: è come fare un respiro profondo. Il suo profumo ha anche un effetto calmante su di me, molto più efficace ed unico rispetto ai consueti olii essenziali!

Lucy è molto socievole, tuttavia, non le piace il troppo rumore o le grandi folle e mi aiuta sempre portandomi lontano da luoghi potenzialmente travolgenti, anche prima che me ne possa accorgere. Quindi, la porto sempre con me, non solo all’Università, anche se lì in effetti è dove trascorro la maggior parte del mio tempo.

Come descriveresti il vostro legame? Mi piace il titolo del libro di Temple Grandin “Gli animali ci rendono umani“, perché è proprio così!

I cani sono avvantaggiati in questo, rispetto ad altri animali domestici, in quanto mostrano notevole desiderio di stabilire un contatto con gli esseri umani.

Ho sempre legato meglio con i cani che con gli esseri umani.

Con Lucy, tuttavia, la “connessione” è davvero molto speciale: il nostro è un rapporto simbiotico. Sapeva fin dall’inizio come sostenermi e con le giuste modalità: lei è sempre positiva, fiduciosa, esuberante, curiosa, affettuosa ma sempre con delicatezza. Non le ho mai dovuto insegnare nulla.

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Io lavoro a casa ed al mio studio presso il College di Fine Arts. Quando sto lavorando, Lucy mi aspetta pazientemente. Sonnecchia nel suo letto, e ogni volta che ha gli occhi aperti questi sono concentrati su di me. Da parte mia, mi sforzo di essere sempre attenta con lei proprio come lei lo è con me, e so che lei lo apprezza. Quando siamo fuori a piedi, invece di socializzare sposto la mia attenzione su di lei. Anche quando le persone ci fermano per chiacchierare, non la perdo mai di vista. Osservo costantemente il linguaggio del suo corpo perchè voglio sapere se lei è felice, se è interessata a qualcosa, se si sente a disagio, annoiata o ansiosa.

Avere ipersensi mi aiuta ad entrare in sintonia con lei e mi piace sapere tutto quello che posso.

Lei mi ha portato a fare ricerche approfondite sui greyhound, facendo riaffiorare il mio interesse per gli studi comportamentali. Inevitabilmente Lucy è diventata una grande fonte di ispirazione per la contemplazione intellettuale e la mia creatività artistica e sono approdata a molte idee interessanti: la osservo e sovrappongo le nostre capacità sensoriali.

Ho anche imparato molto sulla sua vita: la sua pazienza, la sua resistenza, la sua fiducia e sul suo amore. Lucy ama uscire, scoprire posti nuovi e fare nuove amicizie. Essendo un greyhound, è ovviamente molto sensibile ai suoni improvvisi e ai tocchi, ma tuttavia, si riprende molto rapidamente. E’ pura gioia che mi invade, sia sensorialmente che intellettualmente. Osservandola, modulo strategie di intervento per aiutare me stessa e gli altri.

Molte persone hanno sottolineato che Lucy è stata fortunata ad avermi trovata, ma onestamente sono io la fortunata che è stata adottata da lei! la mia modella di gioielli

La consapevolezza intorno ai cani “da supporto” è in crescita, ma che cosa la gente ha bisogno di sapere su di loro?

Io non sono un esperta in questo campo, ma i cani hanno servito gli esseri umani in molteplici modi nel corso della storia dell’uomo. I cani possono svolgere ruoli specifici che altri esseri umani non sono in grado di fare. I cani guida hanno risposto per molti anni alle esigenze dei non vedenti. Al giorno d’oggi, i cani adempiono a più funzioni nella nostra vita quotidiana anche se continuiamo ad amarli come animali domestici. Tante persone che soffrono di disturbi “da stress post traumatici” e che si trovano nell’impossibilità di relazionarsi con altri esseri umani, trovano rifugio e forza nel rapporto con il loro cane. Molti bambini autistici, che evitano l’interazione umana (per una miriade di ragioni), sono stati osservati  e rispondono meglio nel rapporto con gli animali, in particolare con i cani.

La lista è lunga, tanto lunga quanto l’elenco delle anomalie umane. Naturalmente, è molto importante trovare la “giusta misura”, proprio come per ogni rapporto stretto e intimo. Se una persona con esigenze specifiche trova il giusto compagno ed è disposto ad essere il miglior compagno di quest’ultimo, il rapporto può essere, dal punto di vista emotivo, estremamente gratificante.

Sia l’umano che il cane crescono ed imparano insieme, in un reciproco arricchimento. Portrait - Me & My gal Lucy è il primo cane “da supporto” ad essere ammessa a UNSW. Cosa rappresenta?

Mi è stato detto dalle persone di “Student Equity and Disability Unit” che Lucy è il primo cane “da supporto” in UNSW. Sono molto grata a coloro i quali si sono dimostrati aperti nell’ accettare le mie insolite richieste. Ho chiesto il permesso di portare Lucy al mio studio d’arte presso il College of Fine Arts (COFA) di Paddington, perché lavorare per lunghe ore in un ambiente non familiare mi sottopone ad un elevato livello di ansia e Lucy mi avrebbe aiutato a mantenere il mio equilibrio.

L’applicazione e il processo di approvazione, dalle lettere di sostegno da parte del medico della clinica di salute dell’università Student Equity and Disability Unit, all’approvazione definitiva dal parte della facoltà COFA, si sono svolte in maniera scorrevole e piacevole, e tutti ci hanno fatto sentire benvenute (dal corpo docente, al personale di sicurezza, agli studenti).

Recentemente ci siamo trasferiti nell’alloggio presso il campus principale, UNSW, a Kensington. Il contratto di locazione della casa che avevo preso in affitto a Paddington era giunto al termine, e il mio padrone di casa contemporaneamente mi aveva informato della riqualificazione dell’alloggio. Mi ha gentilmente offerto una proroga di un mese; ma io avevo comunque bisogno di maggiore stabilità dove potessi concentrarmi sul lavoro.

Quindi, non essendo in grado di trovare un altro affitto a prezzi accessibili che avrebbe accettato anche Lucy (nonostante Lucy fosse il mio cane “da sostegno” e non solo da compagnia), avendo tempi stretti, non potendo permettermi il tempo e l’energia per combattere legalmente e non volendo costringere qualcuno ad affittarmi la propria casa, ho richiesto un alloggio universitario. Anche in questo caso, è andato tutto liscio e molto rapidamente mi è stato offerto un piccolo monolocale.

Questo, per me, vuol dire molto e rappresenta quello che è la mia università, in maniera pratica e non solo sulla carta. Mi sento invasa dalla responsabilità di essere stata la prima e di essere un esempio. Mi piacerebbe vedere più cani “da assistenza” nel campus, e sono onorato di far parte di “dynamic advocacy”.

Certo, sono fiera di Lucy, che finora si è comportata benissimo!

Hai detto prima che i Greyhounds sono grandi cani “da assistenza” per le persone che soffrono di autismo. Perché ?

Come sottolineato in precedenza, i greyhound, a causa della loro natura più gentile, amorevole e affettuosa, ma non fisicamente invadenti nei loro schermi, sono potenzialmente utili per le persone con autismo, che hanno quindi disturbi sensoriali forti o improvvisi. I greyhound possono essere ottimi cani di servizio / terapia per le persone con condizioni che richiedono calma e dolcezza.

Hai qualche consiglio per i veterinari per quanto riguarda il lavoro con i cani “da supporto”?

Io rispetto molto il lavoro che i veterinari fanno, e veterinari sono di solito la “front-line” per i proprietari che hanno a cuore il benessere dei propri cani. Quindi, i veterinari sono in una posizione chiave per aiutare le persone indicando la giusta direzione (anche se i cani “da supporto” non sono contemplati nella loro area di specializzazione).

Nel mio caso, mi sono accostata a Lucy  come compagna “adatta” alle mie esigenze quotidiane, e solo dopo mi sono resa conto che Lucy stessa aveva assunto, senza alcun addestramento, il ruolo di cane “da supporto”.

Il mio medico mi aveva indirizzato (in base alle mie specifiche esigenze) all’addestramento di Lucy, ma mi ci è voluto un sacco  di tempo per trovare una organizzazione con tariffe accessibili  e con un approccio in sintonia con le mie esigenze, che avrebbe addestrato Lucy come “cane da supporto”.

Sarebbe di grande aiuto se i veterinari potessero suggerire, alle persone che ne hanno necessità, nominativi di strutture affidabili per la formazione e l’addestramento a “cani da supporto”.

Lucy ora è iscritta al programma “mindDog”, a livello di certificazione ufficiale dell’Australia, come  “cane da supporto”.

© Riproduzione riservata Link : http://www.smallanimaltalk.com/2014/03/interview-with-dawn-joy-leong-artist.html        

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Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

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Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
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Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarà pronto per il volo che lo porterà a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
Svolge i suoi incarichi in Pet Levrieri in maniera totalmente gratuita.
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