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Immagini scioccanti mostrano un greyhound gettato nel mare gelido e mosso ad Hartlepool (UK) per allenarlo. Indagini delle autorità in corso.

Il quotidiano Hartlepool Mail riferisce il crudele episodio accaduto ad un greyhound, gettato dal suo trainer più volte nell’acqua gelida e mossa del Mar del Nord a Hartlepool, per allenarlo. I greyhound presenti erano nove. Non si esclude dunque che lo stesso trattamento sia stato riservato anche agli altri. 

Sono in corso indagini da parte della RSPSA, che ha esortato anche “chiunque abbia assistito al fatto, o possa avere informazioni utili all’indagine, di contattarci subito allo 0300 1234 999”. Di seguito la traduzione dell’articolo.

Immagini scioccanti mostrano un cane gettato in mare ad Hartlepool

Di Sue Kirby

Pubblicato giovedì 09 Novembre 2017

Nelle foto si vede un cane mentre viene gettato nel mare gelido sulla costa di Hartlepool, gesto che ha fatto scattare subito l’indagine da parte della RSPCA (Protezione Animali).

L’RSPCA esorta chiunque abbia informazioni utili a farsi avanti per capire meglio quello che è stato descritto come un “increscioso” incidente.

In precedenza il Mail aveva riferito di un cittadino che aveva visto tre uomini con nove greyhound con la museruola indossata al mare, verso la zona del Brus Tunnel. E, dopo aver camminato su un pontile, uno degli uomini è stato visto mentre immergeva ripetutamente un cane nell’acqua, tirandolo poi su come fosse un pesce appeso all’amo. Nel frattempo una seconda persona, che era rimasta ad una certa distanza con i suoi bambini, ha scattato alcune foto dell’incidente.

Il testimone, che ha preferito restare anonimo, ha detto che sia lui che i suoi figli sono rimasti sconvolti da quanto stava accadendo ai cani.

Queste immagini sono molto angoscianti” RSPCA

Ha aggiunto: “Sono stati condotti fino alla fine del pontile e lanciati bruscamente da un’altezza di circa 4 piedi (1,21 m) e ad una distanza di circa 6 piedi (1,82 m). Le onde erano piuttosto alte ed ho subito pensato, non appena sono riemersi, che cosa sarebbe successo se fossero stati spinti dalla corrente verso i bordi arrugginiti della banchina?

Avevano diversi cani e sembrava volessero riservare lo stesso trattamento a tutti quanti, uno dopo l’altro”.

John Stephenson, che gestisce il Greyhound Rescue North East, è rimasto scioccato da quanto accaduto e ha dichiarato di non aver mai sentito parlare di niente di simile prima d’ora.

Ha aggiunto: “Non ho mai sentito di niente di simile prima d’ora, non ha nessun senso. Perché diamine qualcuno dovrebbe gettare in mare un cane nell’acqua fredda e gelida, è davvero stupido”.

Un portavoce dell’RSPCA ha detto: “Stiamo ancora svolgendo un’indagine dopo aver ricevuto notizie preoccupanti di un gruppo di persone con diversi cani che sarebbero state viste ad Hartlepool mentre gettavano ripetutamente un cane, un greyhound, nell’acqua, giovedì 2 novembre”.

Un ispettore ha avviato l’indagine e si è recato subito sul posto, ma il gruppo era già andato via. Da allora siamo stati contattati da diversi cittadini che hanno fornito foto di ciò che sembra essere un uomo che getta un cane in mare”.

Queste immagini sono davvero angoscianti ed esortiamo chiunque abbia assistito al fatto, o possa avere informazioni utili all’indagine, di contattarci subito allo 0300 1234 999”.

@Petlevrieri

Articolo originale: shocking-images-show-dog-thrown-into-sea-at-hartlepool

Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

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Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
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Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarà pronto per il volo che lo porterà a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
Svolge i suoi incarichi in Pet Levrieri in maniera totalmente gratuita.
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