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Il rimpallo delle responsabilità fra IGB (ente corse), ministero e IGOBF sulla crudeltà e sperpero del greyhound racing

All’indomani del documentario investigativo RTÉ Investigates Greyhounds Running For Their Lives, andato in onda mercoledì 26 giugno in prima serata su RTÉ One, che ha messo a nudo in maniera schiacciante il livello inaudito di maltrattamento e di sofferenza subite dai greyhound in Irlanda a causa dell’industria del greyhound racing e del coursing,  è iniziato il rimpallo delle responsabilità fra i vari rappresentanti del greyhound racing: 

l’IGB, (Irish Greyhound Board), l’ente corse, che ha compito di autoregolamentazione del settore e di gestione, promozione e sviluppo. E’ questo ente a regolamentare e promuovere l’attività di allevatori, trainer, allibratori, proprietari e addetti del settore;

il Ministero dell’Agricoltura, che ha competenza sul greyhound racing e che nel 2019 ha già dato 16,8 milioni di euro all’IGB in finanziamenti governativi; 

gli allevatori, i proprietari e i trainer, gli allibratori. 

La Federazione dei proprietari  e allevatori di greyhound irlandesi (IGOBF) che raggruppa una parte dei proprietari e degli allevatori ha rilasciato un comunicato in cui accusa IGB di inettitudine e corruzione e il ministero di aver troppo a lungo ignorato questa situazione.

Di seguito la traduzione del comunicato. 


FEDERAZIONE DEI PROPRIETARI E ALLEVATORI DI GREYHOUND IRLANDESI

Riguardo a RTE, Prime Time Investigates

Le rivelazioni del programma RTE Investigates del 26 giugno hanno provocato ondate di shock  in tutto il paese. Prima della diffusione del programma c’erano molti interrogativi sulla vitalità dell’industria dei greyhound e a proposito di cosa si sarebbe potuto fare per salvare un’industria  in costante declino fin dal 2008. La discussione è ora completamente cambiata e molta gente sostiene che il tempo sia scaduto e che l’industria non meriti di essere salvata.

La Federazione dei proprietari  e allevatori di greyhound irlandesi (IGOBF) crede fermamente che se ci sarà un’industria commerciale di greyhound  in Irlanda allora dovrà avere i massimi standard di benessere per i greyhond con tutti i cani ritirati dalle corse riaccasati.

Noi riteniamo anche che questo possa e debba essere realizzato senza sovvenzioni statali. Abbiamo costantemente sostenuto questo punto con l’IGB e il Governo per i 10 anni passati ma non siamo mai stati presi in considerazione.

Membri del IGOBF ( Irish Greyhound Owners and Breeders Federation)  avevano incontrato il ministro Andrew Doyle e Brendan Gleeson il 5 giugno 2016. Il resoconto completo si trova in questo link http://igobf.ie/wp/?=573

Questo è il sommario che ho steso in seguito all’incontro: 

L’industria dei greyhound irlandesi deve affrontare tre sfide di base per  avere un futuro.

1) Il benessere dei greyhound è una problema crescente che può essere affrontato. I gesti simbolici non imbrogliano nessuno.

2) Ripristino dell’integrità. Una commissione che ha mostrato scarsa considerazione per le leggi troverà difficile convincere chiunque di aver cambiato strada.

3) Finanza; l’IGB è privo di idee ed è diventato totalmente dipendente dai finanziamenti statali. La percezione pubblica generale che peggiorerà a causa dell’insuccesso nell’affrontare la questione del benessere, suggerisce che questo denaro potrebbe non essere sempre disponibile.

Son passati tre anni da questo incontro e, prima del Prime Time Investigates, nessuna delle suddette questioni è stata  presa seriamente. L’incapacità dell’IGB di comprendere che tutte e tre le questioni sono collegate e che ciascuna ha un peso sull’altra è finalmente divenuta evidente all’IGB in seguito alla reazione al programma su RTE. L’incapacità dell’IGB di controllare l’uso di droghe illegali è una questione di benessere, danneggia anche l’integrità del prodotto delle corse con ovvie implicazioni finanziarie http://igobf.ie/wp/?=1116

La violazione del regolamento dell’inseminazione artificiale da parte dell’Irish Coursing Club è stata un’altra questione che ha contribuito all’esubero nell’allevamento di cani e ha rinforzato la percezione che l’industria sia incapace di rispettare le regole. I successivi ministri dell’Agricoltura, compresi Coveney, Doyle, Creed e Hayes erano totalmente consapevoli di tali violazioni ma hanno chiuso un occhio.

Comprensibilmente l’uso di droghe e l’eccesso di allevamento di cani hanno provocato un’immediata protesta, ma l’attenzione si sposterà velocemente sugli interrogativi a proposito della vitalità commerciale dell’industria. L’IGB ha ricevuto 256 milioni di euro in finanziamenti statali dal 2001 e ulteriori 23 milioni di euro per la vendita di un bene statale, Harold Cross.

Le pretese dell’IGB che l’industria dei greyhound dia impiego a più di 10.000 persone saranno esaminate più scrupolosamente e molte persone insinuano che il numero reale di persone impiegate nell’industria sia meno di 1000. In qualità di attività commerciale l’industria attualmente ha valore nullo. L’ironia della situazione è che se l’IGB fallisce, come ora sembra possibile, il valore dei beni (Shelbourne Park, Tralee ecc.) sarebbe usato per pagare il  licenziamento proprio delle persone la cui cattiva prestazione è stata causa del collasso.

La IGOBF ha spedito la seguente lettera al ministro Creed il 04/07/2019

“Caro Ministro Creed,

la totale indifferenza verso il benessere animale e l’ampio uso di droghe illegali che è stato mostrato nel programma Prime Time Investigates di RTE non dovrebbe essere una sorpresa per lei in quanto lei ha ripetutamente ricevuto avvertimenti da IGOBF a riguardo.

La reazione dell’IGB è stata tipica di quanto ci siamo abituati ad attendere da questa caotica organizzazione.

Il presidente dell’IGB (Irish Gryhound Board) Frank Nyhan, ha commentato: “Condanniamo assolutamente le azioni riprovevoli verso i greyhound evidenziate nella trasmissione di RTE. In seguito al nuovo regolamento delle gare di greyhound del 2019 recentemente firmato ( Greyhound Racing Act 2019), l’industria ha ora l’opportunità di progredire ulteriormente e di modernizzarsi. Quando il regolamento sarà totalmente effettivo, sarà un complemento alla legislazione esistente e garantirà che i greyhound da corsa siano la razza canina più regolata di tutte in Irlanda. L’IGB supporta pienamente queste misure.”

Il signor Nyhan deve rendersi conto che era già in atto una legislazione prima di questo nuovo regolamento dei greyhound del 2019 che dichiarava illegale l’uso di cocaina, anfetamine, stanozololo, pentobarbital ecc. Perché l’IGB permette agli allenatori di usare queste sostanze illegali? Com’è possibile che un cane risultato per tre volte positivo alla cocaina sia invitato alla Night of  Stars (notte delle stelle)? Come può lo stesso cane essere nominato Greyhound dell’anno? Non capisce il signor Nyhan che il costante elogio su Talking Dogs (sito di notizie web dell’IGB) di allenatori riconosciuti come utilizzatori di doping, diminuisce lo stigma dell’utilizzo di droghe illegali e tutte queste azioni collegate suggeriscono ai partecipanti e al pubblico generale che il doping sia accettabile. Il signor Nyhan era pure nel consiglio di amministrazione quando l’IGB annunciò incentivi di allevamento nel 2018 senza alcuna considerazione per il problema già evidente di sopra-produzione/allevamento.

(CEO) Il direttore esecutivo dell’IGB, Gerard Dollard, ha detto:“Ogni persona che nuoce consapevolmente ad un greyhound getta vergogna sulla nostra industria. L’IGB continuerà ad investigare su qualsiasi questione sia portata alla sua attenzione. Qualsiasi situazione nella quale si presume che sia avvenuta una violazione del Regolamento del benessere dei greyhound del 2011 dovrebbe essere portata all’attenzione dell’IGB.”

Il signor Dollard, che è stato un fallimento totale da quando è stato eletto nel 2017, dovrebbe anche aggiungere questo alla sua affermazione. “Qualsiasi impiegato dell’IGB che manca di compiere il proprio dovere causando danno ad un greyhound sarà licenziato”

Chiunque conosca l’IGB si rende conto di quanto falso sia il signor Dollard mentre afferma che le violazioni del benessere dovrebbero essere portate all’attenzione dell’IGB. Il signor Dollard potrebbe riportare alla memoria cosa ha fatto quando è stato informato delle molteplici violazioni dei regolamenti di vendita, e potrebbe anche confermare che l’IGB è stato per anni consapevole delle violazioni e che aveva tipicamente scelto di ignorarle. Si potrebbe anche chiedere al signor Dollard di informarsi dal suo Capo dei regolamenti, Pat Herbert, su cosa trovò il signor Herbert quando investigò sul test positivo di stanozololo nel RegnoUnito ( in UK) di Stay for Ruby in seguito ad una richiesta scritta da parte dell’IGOBF. Il signor Dollard dovrebbe essere consapevole che la gente non ha fiducia che l’IGB gestisca con riservatezza qualsiasi tipo di rivelazione di informatori.

IL Direttore veterinario dell’IGB Denis Healy, ha aggiunto: Un’ampia serie di miglioramenti normativi introdotti negli ultimi due anni, incluso un sistema di analisi all’avanguardia del costo di 400,000 euro presso il laboratorio nazionale dei greyhound a Limerik, testimonia il proposito dell’IGB nell’ambito del controllo medico. L’IGB esegue approssimativamente 5,000 test all’anno in questo laboratorio, compresa verifica per EPO (eritropoietina, sostanza dopante), come riferito nella trasmissione. L’ultimo risultato  (avverso riguardo) positivo all’EPO fu trovato nel 2005, su 71,000 test effettuati  fino ad allora su greyhound sia durante che al di fuori dalle competizioni.

Questo IGB prosegue dicendo “A proposito di regolamento e integrità, 5288 campioni sono stati analizzati dal Laboratorio  Nazionale d’avanguardia dei Greyhound situato a Limerik negli uffici dell’IGB nel 2018, molti di più dei test eseguiti in sport che coinvolgono gli umani. Questi comprendevano test d’avanguardia. Solo 22 di questi test ( 0,41%) hanno dato risultati analitici (avversi) positivi”

Se la situazione non fosse così grave, questa affermazione di Healy farebbe ridere. Il tasso di rilevamento incredibilmente basso dell’IGB non contraddice la visione generale che l’uso di droghe illegali sia ampiamente diffuso fra i greyhound irlandesi ma al contrario conferma l’incompetenza dell’IGB quando si tratta di rilevazione/investigazione. Come spiega il signor Haley il fatto che l’allenatore di Galway in possesso ( secondo la RTE) di una enorme scorta di droghe illegali,  abbia mandato 2 cani a gareggiare in Inghilterra e che entrambi siano risultati positivi ai test, e che lo stesso allenatore abbia fatto gareggiare in circuiti irlandesi 2221 cani ( secondo il sito web dell’IGB), senza mai fallire un test?

La IGOBF accoglie positivamente la gamma di aiuti e misure annunciate dall’IGB il 28 giugno per trovare casa ai cani a fine carriera. Queste sono misure normali, certamente niente di straordinario e tipicamente il modo dell’IGB di gettar acqua sul fuoco, molto debole sul dettaglio. Si potrebbe sempre mettere in discussione l’impegno dell’IGB in questioni di benessere se tutto questo denaro è ora disponibile e se queste misure non son state messe in atto prima del programma Prime Time Investigates?

Il programma RTE ha evidenziato il fallimento della regolamentazione e benessere dei greyhound dell’IGB e conferma ulteriormente le inefficienze dell’esecutivo profumatamente pagato riguardo a queste particolari responsabilità. L’incapacità del signor Dollard di identificare e trattare in modo risoluto con queste persone disoneste ha spinto l’industria intera sull’orlo del collasso totale. La IGOBF è stata coerente nei suoi avvertimenti, e lei in qualità di ministro è stato coerente nel suo rifiuto di ascoltare. Il programma di RTE della scorsa settimana è il risultato di una inetta politica di amministrazione sua e del suo predecessore, Simon Coveney. Il vostro ostinato rifiuto di ammettere di aver commesso terribili errori può aver condotto l’industria oltre il limite della ripresa. La persone che hanno portato l’industria allo stato attuale non sono in grado di invertire la tendenza.  Questo non è il tempo dei suoi soliti volta-faccia, sono imperative rimozioni immediate.

Saluti

Tony Walsh
Presidente della Federazione di allevatori e proprietari di greyhound irlandesi ( Irish Greyhound Owners and Breaders Federation)”. 

 

Comunicato Stampa in lingua originale:

http://igobf.ie/wp/?p=1143

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Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

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Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
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Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarà pronto per il volo che lo porterà a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
Svolge i suoi incarichi in Pet Levrieri in maniera totalmente gratuita.
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