I patti col diavolo
I patti col diavolo sono sempre una truffa, nella letteratura come nella vita. Chi scende a patti col diavolo dimentica sempre di essere la parte debole, dimentica sempre che il diavolo non fa mai patti a perdere.
Quando propone i suoi patti il diavolo si traveste, perché rendersi presentabile è il modo migliore per nascondere la sua natura, per ingannare e mostrarsi un amico.
Il diavolo ama mostrarsi come uno amichevole, come uno che è disponibile a dare una mano in cambio di poco. Il diavolo cerca di mostrarsi altruista. Ma in questa messinscena sta il peggio, perché chi fa a patti con lui può in questo modo illudere e illudersi di farla franca e può cercare comunque di fare bella figura. Il diavolo è furbo: si traveste e così passa per un santo e nasconde il male che fa.
Chi fa a patti con lui, lo aiuta a nascondere il male, ma così facendo truffa chi potrebbe difendersi. Lo disorienta, lo lascia solo, lo consegna in pasto al nemico. Che se la ride sornione.
Chi fa patti col diavolo è presuntuoso, crede di essere furbo. Ma non lo è e trascinerà alla rovina quelli che lo seguono ingenuamente. Oppure sa benissimo quello che fa e allora aspira al ruolo di aiutante all’Inferno.
A fare patti con lui, il diavolo vince sempre. E per quel poco che ti dà, in cambio si prende l’anima.
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