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Gli spettri di Medina

A Medina del Campo ti addentri  per le strade della periferia e i galgo non li vedi, ma senti  la loro voce. Li ascolti dietro muri alti e cancelli di metallo arrugginito.  Uggiolano e ululano,  ti raccontano della loro storia. Nei mesi della temporada, se ti addentri per le vie di Medina nel buio prima dell’alba, i cancelli serrati si schiudono silenziosi e coppie di levrieri scivolano fuori come fantasmi, il collo sottile nel cappio nel galguero.  Fugaci apparizioni, subito  inghiottite dalla notte. In primavera la stagione di caccia è lontana  ma,  nella luce abbagliante del mattino, puoi cogliere musi sottili che fanno capolino dai portoni socchiusi. Li seguono uomini senza carezze, dai modi rapidi e bruschi. Capiscono subito che sei estraneo al loro mondo e spariscono  veloci, tirandosi dietro i galgo per il duro allenamento del giorno. Li  segui con lo sguardo,  finchè non sono puntini lontani, e ti domandi se  arriveranno alla prossima temporada e poi, se riusciranno a vedere anche  il suo termine. Chissà se coglieranno un barlume di effimera gloria o se deluderanno il loro galguero dopo la prima sfida, chissà se saranno fortunati e li rivedremo un giorno dietro un diverso cancello,  quello che si apre verso la speranza. Te lo domandi. Ma sai già che la risposta giusta, non è quasi mai  quella che vorresti sentire. Ci mettiamo in cammino, verso il rifugio. Ma di nuovo, lo spettro di un galgo vagante si materializza di fianco a noi, nel campo polveroso che confina con  la  ferrovia.  E’ un  galgo fulvo, dal muso nero: cammina furtivo e leggero come un gatto.  Si muove guardingo come un animale selvatico, non ha nessuna voglia di farsi avvicinare. Il galgo dei gitani attraversa la strada e sparisce verso alcune costruzioni abbandonate, alla nostra destra. Alcuni cavalli pascolano la rada erba giallastra, li vicino. Lasciamo la macchina e andiamo a vedere  passando fra cumuli di  macerie.  Di lui non c’è più nessuna traccia.  Da lontano, cuccioli meticci giocano fra le immondizie.  Cerchiamo di avvicinarci, ma un auto arriva dal nulla e un uomo dall’espressione scura, scende a vedere cosa facciamo. Non ama i curiosi, ce lo dice senza bisogno di parlare. Monica, in uno spagnolo improbabile, gli spiega che volevamo fotografare i cavalli. L’uomo ci rivolge, in risposta,  un sorriso freddo e secco come la pelle di un rettile. Chiamiamo a gran voce Maria Angela e Hilary,  che si erano allontanate dietro ai cuccioli. Adesso possiamo solo andarcene. E’ aprile, il rifugio trabocca di anime salvate.  Ci dirigiamo verso la speranza, verso quelli a cui è stata data una seconda possibilità. Ma non smetti di sentire  le voci dei galgo dietro gli altri muri di Medina e continui a vederli,  mentre si allontanano docili e ignari dietro al galguero,  nello splendore della primavera. Rivedi tutti i fantasmi, quelli che ti sfiorano solo un attimo della tua vita e poi scompaiono fra le baracche, come se non fossero mai nati, come se non fossero  mai esistiti…   e sai che nessuno potrà mai soccorrerli tutti,  che puoi solo lottare per metter fine a tutto questo e far si che non ci siano più spettri, mai più. Gaudenzia Martinengo            

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Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

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Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
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Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarà pronto per il volo che lo porterà a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
Svolge i suoi incarichi in Pet Levrieri in maniera totalmente gratuita.
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