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Gli elettori della Florida scelgono di eliminare, entro il 2021 ed in maniera graduale, il Greyhound Racing

 

 

 

 

(traduzione dell’articolo)

Gli elettori della Florida scelgono di eliminare, entro il 2021 ed in maniera graduale, il Greyhound Racing

 
Gli elettori della Florida hanno deciso di eliminare gradualmente le corse dei greyhound nello stato entro il 2021, il che significa che migliaia di cani avranno presto bisogno di nuove case.

Lo stato ha votato martedì per approvare l’emendamento 13, che vieta questo crudele sport, a partire dal 1 gennaio 2021.

È una sconfitta travolgente per un’Industria già in declino, con 50 piste che a livello nazionale chiuderanno a causa della contrazione delle adesioni allo spettacolo e delle accuse di maltrattamento verso i cani.

I sostenitori del divieto dicono che molti degli 8.000 cani da corsa della Florida saranno ora adottati, come accade di solito quando lasciano le piste, anche se purtroppo alcuni di essi potrebbero essere trasferiti in altri stati in cui lo sport rimarrà legale.

Le 11 piste della Florida costituiscono quasi i due terzi di quelle rimaste a livello nazionale.
Quando chiuderanno, il Greyhound Racing potrebbe davero indebolirsi per poi non sopravvivere a lungo termine.
Due piste rimarranno attive in West Virginia ed una in Alabama, Arkansas e Iowa.
In Texas, tre tracce si alterneranno annualmente.

Carey Theil, Direttore Esecutivo di Grey2K USA, uno dei gruppi che hanno spinto e combattuto per il divieto a livello nazionale, ha definito il risultato ottenuto “sbalorditivo” e ha detto che è stato uno dei più grandi successi ottenuti, a livello nazionale, a favore dei diritti degli animali.
 
L’emendamento 13 ha anche ottenuto la maggioranza in 10 delle 11 contee in cui si svolgono le corse – in cinque di queste, il risultato ha superato il 70 per cento.

“È davvero un forte segnale per i nostri valori umani ripudiando un’Industria crudele e disumana”, ha affermato Theil lo scorso mercoledì.
Ha anche detto che lo Stato dovrebbe fornire risorse a tutti i lavoratori che si troveranno a perdere il loro posto di lavoro a causa del divieto e per la riqualificazione dei siti.

Jim Gartland, Direttore Esecutivo della National Greyhound Association, ha dichiarato di essere rimasto sorpreso dal passaggio dell’emendamento – bisognava avere un 60 percento, secondo la legge della Florida.
Ha detto che centinaia di allevatori di levrieri ed i loro dipendenti, si sentiranno feriti da questa decisione presa  dalla Florida.
Hanno accusato i sostenitori dell’emendamento di “mentire” e di dare “cifre fuorvianti” in tema di abuso sui cani.
In realtà i dati raccolti mostrano che, in media, muoiono due cani da corsa (per infortunio o malattia) ogni settimana.

“Non ha senso che le persone si guadagnino da vivere abusando dei cani”, ha detto Gartland.
I cani maltrattati sono cani lenti, ha detto, e i trainer si guadagnano da vivere producendo dei solo dei vincitori.
Ha anche aggiunto che al momento non è chiaro quante piste della Florida continueranno a far correre “live” fino al 2020 e quante invece abbandoneranno questo sport.

Jack Cory, portavoce della Florida Greyhound Association, ha detto che le piste e i trainer dovranno ricorrere ai tribunali per essere risarciti delle entrate che perderanno.

I finanziatori hanno speso più di $ 3 milioni per le applicazioni delle misure adottate – 10 volte l’importo speso da coloro che sostenevano le corse.
Quasi la metà dei fondi dei finanziatori proviene da una donazione di $ 1,5 milioni da parte della Doris Day Animal League, un gruppo nazionale fondato dall’attrice di 96 anni.
 
Il movimento anti-racing ha ricevuto sostegno da tutto lo spettro politico, da gruppi per i diritti degli animali come People for the Ethical Treatment of Animals al Governatore repubblicano Rick Scott.

Gli oppositori dell’emendamento 13 includevano anche il pensiero della “National Rifle Association”, che asserisce che  “il trattamento umano degli animali sia un valore fondamentale” avendo paura che per i floridiani potesse essere una scorciatoia per bandire anche la caccia e la pesca.

La Corte Suprema dello Stato ha respinto tale argomento durante il fallito tentativo degli oppositori di rimuovere l’emendamento dal ballottaggio.

Per alcune piste, cessare le gare dal vivo potrebbe dare effettivamente una spinta per aumentare i profitti.
Secondo la legge attuale della Florida, le piste dedicate al Greyhound Racing devono offrire corse dal vivo in abbinamento alle sale da poker e accettare scommesse su corse di cavalli in “simulcast” (trasmissione simultanea) da piste in tutto il paese.

L’emendamento 13 consente loro di mantenere queste attività collaterali senza però gareggiare dal vivo.

La cifra  relativa al giro di scommesse legato al Greyhound Racing in Florida è diminuita da $ 1,5 miliardi nel 1992; il dato definitivo considerando l’inflazione, è pari a poco più di $ 200 milioni (2017 – Registri dello Stato).
 
Dopo aver pagato gli scommettitori, le borse e le tasse, le cinque piste hanno riportato perdite pari $ 20 milioni ovvero circa un quinto (netto) di quanto ricavato dal gioco del poker.

Jim O’Brien, presidente ed Amministratore Delegato di Melbourne Greyhound Park, ha dichiarato che la sua piccola pista vicino al Kennedy Space Center perde circa $ 250.000 all’anno nelle corse “live”, ma è leale e fedele nei confronti dei trainer che gestiscono i cani lì.
Quindi ha detto che vuole prendersi qualche giorno per pensare in vista delle prossime corse. La pista, lo scorso anno, ha guadagnato $ 5 milioni grazie al poker.

“Probabilmente correremo, ma vedremo”, ha detto.
 
 

 

Link: https://abcnews.go.com/Politics/wireStory/florida-voters-choose-phase-greyhound-racing-2021-59061866

Fonte: abcnews.go.com

© Riproduzione Riservata

 

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Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

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Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
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Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarà pronto per il volo che lo porterà a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
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