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Florida – Armi, greyhound e privacy dominano i dibattiti sulla revisione della costituzione

Di seguito la traduzione dell’articolo pubblicato dal Florida Politics sui lavori della Commissione di Revisione Costituzionale della Florida.  Come sapete, tra le proposte di modifica c’è anche l’abolizione del greyhound racing. Se questa proposta verrà approvata, sarà un’importantissima vittoria di civiltà che inferirà un colpo mortale all’industria del racing negli Stati Uniti.

  Armi, greyhound e privacy dominano i dibattiti sulla costituzione Di Scott Powers 20/02/2018

Due dei tre argomenti più diffusi e discussi in modo appassionato al primo dibattito pubblico di lunedì per gli emendamenti proposti alla Commissione di Revisione Costituzionale della Florida non figuravano neppure tra le 37 proposte in calendario.

Lunedì al Maxwell C. King Center di Melbourne dozzine di oratori hanno esternato la loro volontà di vedere approvato un emendamento alla costituzione della Florida che vieti l’uso di armi d’assalto.

Una proposta che inizialmente ha infastidito il Presidente Carlos Beruff quando la Presidente della League of Women Voters of Florida (La Lega delle elettrici della Florida), Pamela Goodman, ha esortato la Commissione a prendere in considerazione l’argomento. Ma Beruff ha recuperato, esprimendo maggiore tolleranza e pazienza ed ascoltando tutte le persone che dopo la Goodman hanno ribadito lo stesso parere.

La maggior parte di quegli oratori, e molti altri, hanno inoltre esortato la Commissione a continuare a bloccare una proposta del commissario John Stemberger che modificherebbe la garanzia alla privacy in un modo definito dagli oratori come un chiaro attacco al diritto delle donne di scegliere se abortire.

Stemberger è presidente e responsabile legale dell’associazione anti-abortista Florida Family Policy Center. Ha ascoltato in silenzio e non ha risposto all’opposizione alla sua Proposta n°22, che è stata respinta dal comitato giuridico, ma che potrebbe essere ripresa in esame dall’intera commissione.

Poiché non erano previsti dal programma, nessuno degli oltre 220 oratori registratisi ha potuto parlare a favore dell’uso di armi né della Proposta n°22, e i 15 commissari che hanno partecipato, salvo rare eccezioni, hanno ascoltato senza parlare.

Non è successo lo stesso nel caso dei greyhound, oggetto della Proposta n°67 presentata dal Senatore Tom Lee di Thonotosassa. Dozzine di persone, tra cui bambini, hanno parlato degli orrori di cui sono venuti a conoscenza o a cui hanno assistito direttamente sui greyhound da corsa, esortando la commissione a portare la proposta di legge al voto.

E’ vergognoso che il nostro stato possegga leggi forti contro i maltrattamenti agli altri cani, ma permetta che i greyhound da corsa soffrano e muoiano” ha detto Janet Winikoff, dirigente del settore educativo della Humane Society of Vero Beach, e membro del consiglio della Florida Associations of Animal Welfare Associations.

Numerosi rappresentanti dell’industria del dog racing hanno contestato le accuse di maltrattamenti, sostenendo che, come uomini d’affari, non potrebbero avere successo se non si prendessero cura dei loro cani, e ribattendo che sarebbero a rischio migliaia di posti di lavoro. “Dobbiamo combattere per salvare i posti di lavoro di queste persone, compreso il mio” ha detto Frank McCarron, proprietario dell’attività Seminole Animal Supply.

L’enorme posta in gioco ha causato una certa animosità durante il dibattito, sfociato in accuse di raccontare solo “bugie” rivolte ad un oratore, e scambi di insulti reciproci sia davanti ai microfoni che dietro.

La stessa passione si è scatenata per una manciata di altri argomenti, tra cui il tentativo fuori programma di ottenere un divieto di legge sull’uso di armi, e per proteggere il diritto alla privacy.

Ha ottenuto un forte sostegno emotivo anche la Proposta n°96, che porterebbe anche in Florida le cosiddette disposizioni della “Legge Marsy” che tutela le vittime di crimini e che, tra le altre cose, prevede la notifica alle vittime del rilascio di prigione dei propri aggressori. Molte vittime di crimini violenti, tra cui donne sopravvissute a casi di stalking e persecuzioni, ne hanno implorato l’approvazione.

La Proposta n°88 di offrire “carte dei diritti” agli ospiti delle case di riposo ha ottenuto riscontri diversi, così come le Proposte n° 13 e 43 di affrontare elezioni locali, ed una serie di proposte incentrate su temi più specifici che spaziavano dall’assunzione di agenti della sicurezza nei tribunali ai requisiti per iscriversi alla Bar Association.

Molto del pubblico ha preso un atteggiamento politicamente progressista, incrementato in parte dalla lunga conferenza stampa tenutasi prima del dibattito, che ha visto coinvolte tra gli altri la League of Women Voters, la National Organization of Women e Planned Parenthood, che poi hanno partecipato all’incontro, iscrivendosi per poter parlare.

Le opposizioni più forti si sono scatenate ad esempio con la Proposta n°4 che chiedeva di autorizzare i finanziamenti pubblici alle scuole religiose, denigrata perché “potrebbe far crollare il muro tra chiesa e stato”; al contrario il sostegno più grande è stato per proposte come la n°9 che prevede il divieto di trivellazione di pozzi di petrolio e gas davanti alle coste della Florida.

@Petlevrieri
Guns, greyhounds and privacy dominate constitution hearing

Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

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Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
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Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarà pronto per il volo che lo porterà a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
Svolge i suoi incarichi in Pet Levrieri in maniera totalmente gratuita.
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