DISCORSO DI MICHAEL JAMES di CAGED NW ALLA NOSTRA CONFERENZA INTERNAZIONALE “FREEDOM FOR GREYHOUNDS”, MILANO
Pubblichiamo di seguito la traduzione del discorso che Michael James, responsabile delle Comunicazioni Esterne ed esponente di Caged Nationwide, ha pronunciato alla Conferenza internazionale “Freedom for Greyhounds – Close the Canidrome and all Race Tracks Worldwide”, organizzata da Pet Levrieri Onlus, il 24 settembre us.
Un discorso in cui traspare la passione, la grinta, il coraggio e la perseverante determinazione con cui Rita James e Michael James e tutto il team di Caged Nationwide portano avanti dal 2011 la loro lotta contro il greyhound racing in UK, facendone conoscere gli abusi e mobilitando sempre più persone nell’impegno civile antiracing.
Gli obiettivi e i risultati di Caged NW nel contesto del movimento attivista e della mobilitazione popolare antiracing e la situazione dei levrieri da corsa e dei lurcher in UK.
Salve a tutti,
Sono onorato di essere qui oggi per rappresentare il team di Caged North West e parlare a nome dei cani allevati per l’industria del racing.
I greyhound soffrono e muoiono ogni giorno a causa della domanda e dell’offerta di un’industria che li sfrutta in un’infinità di modi diversi. I cani anziani, poco competitivi o feriti sono considerati inutili una volta che non sono più in grado di far guadagnare soldi. Sono ad alto rischio di morte fin dalla nascita. La parola “ritirati” non è applicabile in un’industria che li tratta come se fossero oggetti usa e getta, e dove ne sopravvivono pochissimi a causa degli incidenti in pista, dell’eccesso di cucciolate, della mancanza di famiglie adottive e delle risorse limitate di cui dispongono le associazioni animaliste e i gruppi rescue.
Anche i cani considerati dei campioni non sono esenti da sofferenza e maltrattamenti.
In Inghilterra un cane in particolare, “Copeland Rocket”, è stato tenuto in una gabbia per diversi anni per volontà della sua addestratrice (trainer). Quando Louise Eccles ha abbandonato i suoi canili, il cane che lei ha tenuto rinchiuso per 6 anni è stato portato in un rifugio, ma ormai era troppo tardi, rantolava ad ogni respiro ed è morto poche ore dopo esser uscito da quella gabbia. Gli assistenti ai canili e il veterinario che si occupavano di questi canili ricevevano tutti uno stipendio, ma hanno lasciato che Copeland Rocket marcisse in una gabbia, e questo li rende responsabili della sua morte tanto quanto la stessa Louise Eccles. Ci è stato detto che Louise era molto attaccata a Rocket, stranamente ne parlava come se si fosse trattato di un rapporto umano e affettuoso, invece che di un maltrattamento. Copeland Rocket aveva problemi cardiaci seri ed è stato costretto a sopravvivere, piuttosto che vivere.
È stato il classico caso di “cane trofeo”, un cane che serve a soddisfare esclusivamente l’ego di un trainer, come se fosse un ricordo invece che un essere vivente.
Sappiamo che si tratta solo di un caso su un milione, ma il punto qui è capire quante persone resteranno in silenzio per avere una misera paga guadagnata sulle spalle dei greyhound maltrattati, a dispetto di qualsiasi codice etico professionale o morale.
La corruzione è radicata in profondità e riguarda tutti quelli ci guadagnano qualcosa, dall’ente governativo auto regolamentato (GBGB) al cuore dell’industria stessa, a quelli ai margini come gli assistenti ai canili e i veterinari che volutamente scelgono di restare in silenzio.
Ma ignorare un maltrattamento equivale a prenderne parte.
Dai trasportatori dell’industria del racing, alle compagnie aeree che accettano di portare i cani oltre oceano verso una morte certa, sono tutti complici nello sfruttamento di queste vittime innocenti.
Una regolamentazione, per quanto possa essere rigida, non impedirà mai i maltrattamenti perché l’industria dipende dalla sovrapproduzione dei cani, abbattendo i cuccioli ritenuti inadatti a diventare dei campioni e soddisfacendo su richiesta la domanda del Regno Unito, dove l’80% dei cani vengono importati dall’Irlanda. Abbiamo un grosso problema rappresentato dalla sovrapproduzione di greyhound e non potrà mai essere risolto fino a quando esisterà il greyhound racing. Oggi il numero di greyhound in eccesso che vengono soppressi supera di gran lunga quello di tutti i cani randagi del Regno Unito messi assieme. Il punto è che non è possibile, e non lo sarà mai, trovare una casa per tutti i greyhound.
Nel Regno Unito abbiamo le corse gestite dal BAGS (Bookmakers Afternoon Greyhound Service). I bookmaker (gli allibratori) dipendono dagli addestratori (trainer) del BAGS che di solito hanno moltissimi cani, iniziando spesso con 50. Il trainer riceve una commissione per ogni cane che gareggia e che, anche se non sale sul podio, gli garantisce un guadagno e al tempo stesso assicura ai bookmaker un calendario costante di corse da trasmettere.
I bookmaker sono i responsabili principali per la sovrapproduzione di greyhound e per l’accumulo di cani presso i trainer del BAGS, che portano ai problemi più seri di welfare (tutela della salute) nei canili.
Infatti anche se un trainer del BAGS possiede 80 cani, solo il 50% di essi sarà impiegato nelle corse. L’industria ha il suo programma di adozioni che comporta una lunga lista d’attesa, di solito di circa 6 mesi, il che significa che i trainer spesso vengono persuasi ad accettare denaro dall’industria per tenere a pensione i propri cani in eccedenza, e questo causa un grosso problema di accumulo e di affollamento. Purtroppo ci riferiamo a quei trainer che preferiscono non uccidere i loro cani, ma loro stessi si trovano a dover affrontare grossi problemi a causa della sovrapproduzione di cani.
I cani spesso vivono in pessime condizioni, con poco personale – o nessuno – a prendersi cura di loro e con soltanto il minimo indispensabile in quanto ad acqua e un riparo. Alcuni trainer, che hanno un lavoro a tempo pieno, lasciano i cani anche per 20 ore da soli senza curarsi di loro.
I bookmaker non hanno alcuna intenzione di tagliare i ponti con l’industria del racing n quando hanno interessi garantiti così sostanziali.
Chi sostiene l’industria del greyhound racing spesso afferma che dovrebbe essere regolamentata meglio. Ma hanno avuto 90 anni di tempo per farlo, e ancora non ne sono in grado, quanto ancora dovremo aspettare e quante altre vite verranno sacrificate dietro a false promesse?
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