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Australia e l’uso diffuso delle prede vive per allenare i grey

La Corte Suprema giudica inammissibile la visione di un filmato registrato di nascosto

di Sarah Keoghan 05/02/2020

La Corte Suprema ha stabilito che la visione di un filmato, registrato di nascosto da Animals Australia e consegnato alla ABC in relazione allo scandalo sull’uso di prede vive, è inammissibile ed inutilizzabile nel processo a carico di due addestratori di greyhound.

Zeke Kadir e Donna Grech sono entrambi accusati di gravi atti di maltrattamento animale per aver usato dei conigli come “prede vive”. Le accuse risalgono al 2015, dopo la messa in onda dello speciale sul greyhound racing trasmesso dalla trasmissione della ABC Four Corners in cui venne denunciato l’uso diffuso di animali vivi nell’addestramento dei cani dell’industria.

Kadir gestiva una struttura a Wilshire Park, ad ovest di Sydney, in cui i greyhound venivano addestrati usando opossum e conigli vivi. Grech lavorava per lui ed è accusata di aver partecipato.

Dall’inizio del loro processo nel 2017, la coppia ha dichiarato che i sette video, registrati di nascosto da Animals Australia e consegnati alla ABC, non avrebbero dovuto esser usati come prova a causa del modo in cui sono stati ottenuti.

La fotografa di documentari, Sarah Lynch, assunta da Animals Australia per realizzare i filmati, ha piazzato una videocamera nella proprietà di Kadir a sua insaputa e senza permesso. In base al Surveillance Devices Act non è permesso installare un dispositivo di sorveglianza senza il consenso del proprietario. Inoltre, per piazzare la telecamera, avrebbe attraversato sia la proprietà di Londonnery che quella vicina.

La coppia ha sostenuto anche che le prove recuperate in una ricerca successiva non avrebbero dovuto essere usate contro di loro.

La Protezione Animali (RSPCA), chiamata dopo la messa in onda del filmato, avrebbe trovato nel recinto un coniglio morto e i resti di altri due conigli. Inoltre sarebbero stati ritrovati anche altri resti di un coniglio sulla lepre meccanica, oltre a due conigli vivi e fortemente spaventati. Sarebbe stato sequestrato un diario in cui sono registrati i costi relativi ai cani e ai conigli.

La coppia infine ha voluto l’eliminazione delle “presunte ammissioni” fatte da Kadir alla Lynch, affermando che sia la conversazione che la perquisizione non ci sarebbero stati se non fosse stato per le registrazioni iniziali “illegali”.

Nella conversazione telefonica Kadir avrebbe detto alla Lynch:

“Prendo 30 conigli vivi a settimana da un tizio e li metto nel recinto coi cani”.

Mercoledì la Corte Suprema ha giudicato inammissibili i filmati registrati di nascosto, ma ha affermato che la perquisizione e la presunta ammissione possono essere usati come prova, nonostante siano una conseguenza di attività illegali.

“Ognuna delle tre categorie di prove sono state ottenute in contravvenzione della legge australiana, o in conseguenza di tale violazione” si legge nella sentenza della Corte.

Nel 2017 in primo grado il giudice ordinario aveva inizialmente rigettato ogni prova. Quindi gli atti erano passata alla Corte d’Appello Penale che aveva rigettato la sentenza e dichiarato che tutti e tre i filmati erano ammissibili, prima che Kadir e la Grech presentassero la loro causa alla Corte Suprema.

La responsabile delle campagne di Animals Australia, Lyn White, ha detto di rispettare la sentenza della Corte Suprema.

L’importanza delle prove di Animals Australia rimane, avendo portato la Commissione Speciale d’Inchiesta ad aprire un’indagine sull’industria del racing che ha condotto a riforme significative e necessarie dell’industria stessa” ha detto la White.

Kadir e la Grech sono stati entrambi assolti e dovranno affrontare un processo a marzo, cinque anni dopo la messa in onda del programma della ABC. Se giudicati colpevoli di grave maltrattamento animale, la coppia rischia fino a cinque anni di prigione.

https://www.smh.com.au/sport/racing/high-court-rules-secretly-recorded-live-baiting-vision-inadmissible

©Petlevrieri 

 

 

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Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

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Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
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Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarà pronto per il volo che lo porterà a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
Svolge i suoi incarichi in Pet Levrieri in maniera totalmente gratuita.
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