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Altro grey irlandese venduto per il coursing in Pakistan, paese noto per i trattamenti spaventosi riservati agli animali

Questa settimana l’Irish Coursing Club ha continuato ad affermare sul suo sito web che un greyhound, esportato in Pakistan per essere sfruttato nelle corse, sarebbe invece stato “adottato come animale da compagnia”.

Come sottolineato dall’articolo del Mail on Sunday questo fine settimana, il greyhound irlandese chiamato Granard Swift non è stato dato in adozione, ma bensì “è stato acquistato da un privato con indirizzo americano, inviato nel Regno Unito e poi trasferito al Rajpur Coursing Club in Pakistan”.

Il cane di 4 anni è solo uno dei centinaia di greyhound irlandesi esportati in Pakistan, un paese che è stato già condannato per i trattamenti spaventosi riservati agli animali.

Nel suo articolo pubblicato sul Mail on Sunday, il giornalista Ken Foxe ha sottolineato come il Greyhound Racing Ireland (GRI) si sarebbe inizialmente rifiutato di pubblicare la relazione interna relativa a questo cane nel rispetto della Libertà di Informazione e “lo avrebbe fatto solo dopo la richiesta di una revisione interna”.

I documenti sono visibili qui: 

Ricordando il fatto che il greyhound risulterebbe iscritto sul sito web come “adottato come animale da compagnia”, il GRI ha dichiarato di aver ricevuto il 29 maggio 2020 un modulo di “trasferimento di proprietà” dall’Irish Coursing Club e “invece di classificarlo come trasferimento ad un nuovo proprietario nel sistema dell’ICC sarebbe stato registrato come “dato in adozione” nel novembre 2020 e, per collegamento diretto, sarebbe poi apparso così anche sul sito web del GRI.

Nonostante la distanza di 6500 km dal Pakistan, sul suo sito web l’Irish Coursing Club localizza il greyhound a Tipperary. Il GRI dà la colpa di questo errore al sistema di registrazione online che utilizza Tipperary come luogo predefinito per i cani classificati come “adottati” o “ritirati dalle corse” perché è la contea in cui l’Irish Coursing Club ha la sua sede.

Ma Granard Swift non è stato né adottato né ritirato dalle corse. È stato venduto al Sig. Mohsin Noon, descritto dal GRI come “la controparte più importante coinvolta con il Rajpur Coursing Club in Pakistan”. Viene quindi riconosciuto che il privato che in Irlanda ha venduto/trasportato il greyhound “era a conoscenza che il Sig. Noon stava acquistando il cane per le corse in Pakistan e che il greyhound avrebbe trascorso il resto della sua carriera da racer in quel paese”.

Il GRI ha dichiarato che nel corso della sua indagine il 7 dicembre avrebbe condotto un’intervista nei kennel dove Granard Swift era ospitato prima della partenza. La persona intervistata “avrebbe detto di aver a che fare con diverse persone nella vendita di greyhound e che di solito è l’acquirente ad accordarsi e a pagare il trasportatore, poi il cane viene affidato al vettore e spedito nel Regno Unito. Successivamente con un volo da Birmingham o Londra il greyhound raggiunge la sua destinazione finale”.

Il GRI afferma di aver indagato con il Greyhound Board of Great Britain sul fatto che

“ci sarebbe un gruppo di persone che vivono nelle West Midlands e nella zona del Lancashire in Gran Bretagna che sarebbero coinvolte in attività di compravendita di greyhound con vari club di coursing pakistani. Il GBGB ha segnalato come queste parti pagherebbero molto denaro per i greyhound, utilizzando un agente o un intermediario per l’acquisto. Questo è oggetto di molta preoccupazione ed è impossibile fermare questo tipo di attività se non avvisando i membri della comunità di non vendere i loro cani a queste persone”.

Nella corrispondenza con Ken Foxe del Mail on Sunday, l’amministratore delegato del GRI Gerard Dollard ha confermato che Granard Swift è stato acquistato da Mohsin Noon: “il GRI non ha competenze o potere in merito alle esportazioni di greyhound e la loro vendita in Pakistan non costituisce una violazione ma è un atto legittimo tra il proprietario e il trasportatore in Irlanda”.

In un’email del 2019 Mohsin Noon dichiara:

ci serve l’accesso alle migliori linee di sangue irlandese per migliorare il nostro sport e anche l’Irlanda ha bisogno di mercati come il Pakistan in cui esportare i greyhound in sovrannumero invece di abbatterli. Lavoriamo insieme…”

All’inizio di dicembre il parlamentare Joan Collins del partitto Independents 4 Change chiese al Ministro dell’Agricoltura Charlie McConalogue di fermare “l’esportazione di greyhound dall’Irlanda verso paesi privi di leggi a tutela degli animali”. Il Ministro McConalogue replicò all’interrogazione parlamentare così: “Il mio Dipartimento non certifica le esportazioni dirette verso il Pakistan”.

“In merito alle esportazioni di greyhound, le norme che regolamentano il movimento di tutte le razze di cani, compresi quindi i greyhound, tra gli Stati membri dell’Unione Europea sono stabilite a livello europeo” ha aggiunto e poi ha replicato al deputato Collins dicendo che il Greyhound Racing Ireland “ha informato il Ministero dell’Agricoltura di essere contrario all’esportazione di greyhound verso paesi che non prevedono gli stessi standard di benessere animale dell’Irlanda e sottolinea la responsabilità dei proprietari nell’esportare all’estero i cani e la necessità di assicurarsi che la destinazione finale rispetti gli standard di tutela e benessere animale stabiliti dal Codice di Condotta sulla cura dei greyhound”.

Nel gennaio 2020 l’associazione Greyhound Awareness Cork denunciò come Granard Swift fosse finito in Pakistan. Dieci mesi dopo il GRI (ex IGB) continua ad affermare sul suo sito web che il cane era “stato adottato come animale da compagnia”. È stato in seguito modificato come “esportato” ma resta la dicitura “adottato come animale da compagnia” sul sito web dell’Irish Coursing Club.

I dettagli sul sito web del GRI mostrano come in Irlanda Granard Swift non avesse vinto alcun premio in denaro e si fosse allenata tre volte allo Stadio di Limerick (sede del GRI) il 9 maggio, 23 maggio e 11 settembre 2019: 

Greyhound Details GRANARD

In un post su Facebook del dicembre 2019 del Rajpur Coursing Club in Pakistan si vede una fotografia del greyhound accanto ad un trofeo e il cane è identificato come “Granard Swift, una femmina di quattro anni figlia di Adios Alonso e Granard Storm”, registrata dal suo proprietario presso i ““Rajpur Kennels (Noon Group)”. Inoltre si legge che il greyhound avrebbe vinto un’importante gara del Rajpur Coursing Club disputata il 16 dicembre 2019.

La rivelazione shock di un greyhound presumibilmente dato in adozione e finito invece in Pakistan mette in dubbio la credibilità dei dati dell’industria sulle adozioni degli ex racer.

L’Irish Counsil Against Blood Sports (ICABS) ha rinnovato il suo appello al governo affinché interrompa i finanziamenti al greyhound racing e ponga fine ad uno sport per sua stessa natura crudele.

Nel 2017, nel corso di un appello per fermare le esportazioni di greyhound in Pakistan, l’ICABS fornì al Ministero dell’Agricoltura una lista di più di 200 greyhound irlandesi che erano già finiti in Pakistan. Tra loro c’era Crafty Barrazo (i dati dicono che l’allevatore era l’ex presidente dell’Irish Coursing Club Brian Divilly). Un filmato video disgustoso mostra questo greyhound inseguire una lepre durante una gara di coursing in Pakistan.

Il Ministero dell’Agricoltura è stato informato degli orribili maltrattamenti riservati agli animali in Pakistan, come quello mostrato in un video postato su Facebook da quello che poi è stato identificato come il proprietario di alcuni greyhound importati dall’Irlanda in cui si vede un maiale legato mentre viene attaccato brutalmente da due dei suoi cani: 

https://www.facebook.com/banbloodsports/videos/1232955566819999/

Con una zampa legata ad un palo, il maiale non può scappare via mentre i cani lo mordono sul ventre e cercano di strappargli via le orecchie. Un pubblico entusiasta di appassionati senza cuore assistono al dolore crescente di questa povera creatura già condannata alla morte.

E’ stato sottoposto all’attenzione del Ministero dell’Agricoltura anche una dichiarazione di Kerry Elliman del Birmingham Greyhound Protection in cui si condannano le esportazioni, affermando che un suo contatto in Pakistan le aveva riferito di come “sia terribile laggiù per i cani, fa sempre molto caldo, non ci sono leggi a loro tutela, nessun programma di adozione né veterinari a portata di mano in caso di necessità”. “alla fine della loro carriera da racer molti muoiono di fame”.

All’epoca il deputato Tommy Broughan chiese al Segretario di Stato del Ministero dell’Agricoltura dell’esportazione di greyhound irlandesi in Pakistan “dove il regime sul benessere animale è deprecabile”. Gli fu risposto che “nessun greyhound era stato esportato direttamente”, un chiaro tentativo di eludere il problema delle esportazioni indirette verso paesi asiatici:  https://www.facebook.com/banbloodsports/videos/1349081845207370/

ACTION ALERT

BASTA FINANZIAMENTI PUBBLICI AL GREYHOUND RACING

Per il 2021 sono stati destinati al greyhound racing altri 19,2 milioni di € dei già scarsi fondi pubblici disponibili. Dal 2001 il greyhound racing ha ricevuto più di 250 milioni di € di denaro dei contribuenti. Contattate i vostri rappresentanti in parlamento per esortarli ad opporsi a questo finanziamento.

Firmate e condividete le nostre petizioni online

Al Governo irlandese: Basta dare milioni di euro al greyhound racing
https://www.change.org/p/irish-government-stop-giving-milli…

Basta sostenere l’industria crudele del greyhound racing
https://www.change.org/p/stop-supporting-the-cruel-greyhoun…

Gaelic Athletic Association: basta alle raccolte fondi organizzate nei cinodromi
https://www.change.org/p/gaa-stop-club-fundraisers-at-greyh…

Chiediamo a Gain Pet Nutrition di non sponsorizzare più il greyhound racing
https://www.change.org/p/jimtracy-glanbia-ie-tell-gain-pet-…

Fondi pubblici stanziati dal governo irlandese per il greyhound racing dal 2001 ad oggi:

2001 €11,777,583
2002 €13,613,163
2003 €12,837,200
2004 €13,382,800
2005 €13,670,000
2006 €14,012,000
2007 €14,572,000
2008 €15,257,000
2009 €13,625,600
2010 €11,852,800
2011 €11,460,000
2012 €11,258,000
2013 €11,004,000
2014 €10,844,000
2015 €13,600,000
2016 €14,800,000
2017 €16,000,000
2018 €16,000,000
2019 €16,800,000
2020 €16,800,000
2021 €19,200,000

Totale: €292 Milioni (€0,292 Miliardi)

Fonte: Ministero dell’Agricoltura

Guardate il documentario della RTE vincitore di premi “Greyhounds Running For Their Lives” qui: https://www.youtube.com/watch?v=ZYTb2qBjlMM

“Dall’Irlanda al Pakistan: un biglietto di sola andata per i greyhound”: un reportage di Stefania Traini dell’associazione animalista italiana Pet Levrieri che sottolinea come numerosi greyhound irlandesi si trovino già in Pakistan: https://wp.me/p45Xvu-k0l

Un cittadino pakistano che possiede alcuni greyhound importati dall’Irlanda ha postato delle foto che lo ritraggono in posa con una pistola ed un mitra:

https://www.facebook.com/banbloodsports/photos/a.463548137094083/1260863400695882/?__xts__%5B0%5D=68.ARBzLkbHPI3RBK0pEG4NNvSm7MioJEe0i_HHJAMFwh-vHv_P70MOiQtmzHd-u2S0SOsT8twW4FEOrNeW_NvvWS8I4Ub8Eb3n8B7UzSGgmb5tVs2djYX6yMNJuVXmnU6zq4X-Njrid4EnJleA3FglHa4NcodGfBg5sF860HqZjytrKEf4yyHM86OsCTUrj6BOdUF0_9rXxmSVrDXiVCdilowQIPlPUe6ysCcmGO8Wxcm9FThsfaejDz_NnMT7y-mkTIbwhF6tiCG9KZqeGLwQjyOd6SlPnTZyxnRbCCMAxx2TWLWeL3SpEw

Fotografia, poi cancellata da Facebook, del presidente dell’Irish Coursing Club in posa accanto ad un rappresentante di un allevamento pakistano:
https://www.facebook.com/…/a.463548137094…/1260101177438771/

Articolo originale: 
https://www.facebook.com/banbloodsports/photos/a.463548137094083/3648726688576196/

©Petlevrieri 

 

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Presidente e socio fondatore di Pet levrieri dalla data di fondazione. Nella vita svolge la professione di psicologa e psicoterapeuta e di formatrice. E’ laureata in filosofia e in psicologia. Per crescita personale si è formata e diplomata come educatrice cinofila presso la scuola SIUA. Ha svolto il corso professionalizzante per la gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti, organizzato da Pet Detective. Ha iniziato a scoprire quello che accade ai greyhound nel racing in seguito all’adozione della sua prima grey, Silky, nel 2008. Da qui il suo impegno civile antiracing e anticaccia in difesa dei greyhound, dei galgo e dei lurcher. Sposata con Massimo Greco, altro socio fondatore di Pet levrieri, condivide con lui questo impegno.

Insieme condividono la loro vita con un gruppo di levrieri rescue e una segugia. Svolge questo ruolo in maniera totalmente gratuita.

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Vice presidente di Pet levrieri. Nella vita è Direttore delle Risorse Umane di una multinazionale del settore IT. 
Per passione personale nel 2020 ha conseguito il titolo di educatore cinofilo presso la scuola cinofila Il Mio Cane.
Ha partecipato al corso di gestione della ricerca e del soccorso di animali smarriti organizzato da Pet Detective.
Nel marzo 2014 adotta “per caso” Sandy, greyhound irlandese, e scopre la dura realtà dei levrieri sfruttati nelle corse e nella caccia decidendo così di impegnarsi concretamente nell’Associazione.
Coordina il gruppo di ricerca dei levrieri smarriti, è membro del Gruppo Adozioni e partecipa come portavoce di Pet levrieri ad eventi di informazione e divulgazione delle attività dell’associazione. 
Vive tra Milano e la Valsassina con il marito Massimiliano, ha due figli ormai adulti, Giorgia e Marco, e tre lurcher irlandesi: Robin, Coco e Lucy – e Sandy sempre nel cuore.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri a titolo assolutamente gratuito.
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Vice Presidente e socio fondatore di Pet levrieri, laureata in scienze politiche internazionali, gestisce un’impresa di consulenze turistiche. In Pet Levrieri si occupa in particolare delle relazioni con la Spagna e dei profili dei galgo e si reca più volte all’anno nei rifugi spagnoli per conoscere i cani e stilarne i profili. Fa parte del team che amministra sito e pagine Fb dell’associazione.
Ha adottato la galga Debra nel 2011. Venire a contatto con la realtà dei levrieri rescue l’ha spinta ad approfondire il discorso e a impegnarsi attivamente a favore dei grey, galgo e lurcher sfruttati e maltrattati in tutto il mondo. Oltre a Debra vive con due cani meticci, salvati da situazioni di abbandono.
Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo e socio fondatore di Per levrieri, dove si occupa dell’organizzazione logistica degli eventi e del merchandising. Nella vita è titolare di un laboratorio odontotecnico dal 1990. Da sempre appassionato di cani, il suo primo cane è stato un setter irlandese. Sposato con Marianna Capurso, anche lei socia fondatrice di Pet levrieri, condivide con lei l’impegno antirancing e anticaccia in difesa dei levrieri. Accanto al presidente di Pet levrieri, ha partecipato alla prima conferenza mondiale sui greyhound in Florida nel 2016. Ha partecipato a molti corsi organizzati da Think Dog e Siua. Perle è stata la sua prima greyhound. Nella sua vita ora ci sono Peig e Inta, due lurcher, e Karim, greyhound salvato dal cinodromo di Macao, e Ricky, un pinscher, che è la mascotte di tutto il gruppo. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Membro del consiglio direttivo di Pet levrieri. Nella vita è una pasticciera. Dal 2014 a seguito dell’adozione di Rosie, una greyhound irlandese ha conosciuto la realtà dello sfruttamento dei levrieri. Da qui l’impegno in associazione. Coordina il gruppo facebook di Pet levrieri, gestisce il canale istituzionale Twitter, ed è membro del gruppo adozioni. Condivide la vita con il compagno Stefano, socio e volontario di Pet levrieri, James greyhound salvato in Irlanda e Jasmine greyhound sopravvissuta al cinodromo di Macao, nel cuore portano Rosie e Mags greyhound salvate in Irlanda. Svolge i suoi incarichi in Pet levrieri in maniera totalmente gratuita.

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Socio fondatore di Pet levrieri, si è occupato in associazione, a titolo puramente gratuito, di trasporti, rapporti con le autorità veterinarie e della comunicazione esterna, curando numerosi articoli sulla situazione dei greyhound e dei galgo nel mondo. Ha partecipato a numerose manifestazioni antiracing in Irlanda e Gran Bretagna. Dal 2022 fa parte del Board di GREY2K USA Worldwide, la più importante organizzazione antiracing mondiale. 
Laureato in filosofia e in Psicologia della comunicazione, insegna filosofia e storia nella scuola superiore di secondo grado; per crescita personale si è formato e diplomato come educatore cinofilo presso la scuola SIUA. 
Appassionato di musica, in particolare rock e irlandese, dal 2008 condivide le sue giornate, insieme alla moglie Stefania Traini, con levrieri rescue e un “pizzico” di segugi. Perché nella varietà si fanno più esperienze.
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Membro del consiglio direttivo di Pet Levrieri.
Dopo il liceo linguistico inizia a lavorare in banca ma dopo la nascita della terza figlia decide di volersi dedicare esclusivamente alla sua numerosa famiglia.
Il suo primo cane è stato Otello, un mix labrador-alano, poi è arrivata Gina, un bovaro svizzero.
Viene a conoscenza dello sfruttamento dei levrieri per caso attraverso un articolo trovato in rete e nel novembre 2015 partecipa ad un arrivo di Galgo di Pet Levrieri. Christa, una galga ancora senza famiglia, si butta tra le sue braccia per farsi coccolare. Dieci giorni dopo andrà a prenderla presso la famiglia foster e la porterà a casa. Da questo incontro speciale nasce il suo impegno concreto all’interno dell’Associazione.
Fa parte del gruppo adozioni e si occupa prevalentemente delle richieste estere (Svizzera, Austria, Germania).
A settembre 2018 si reca, insieme a Stefania Traini, a Macau per fotografare e stilare i profili dei cani che verranno in Italia. Qui, incrocia lo sguardo di Tamoko, che decide di adottare appena sarà pronto per il volo che lo porterà a Milano.
Vive a Lugano, Svizzera, con il marito Andrea e i figli Giulia, Alyssa, Cecilia e Tommaso. Membri della numerosa famiglia, oltre a Tamoko, sono anche Harry e Bob, lurcher irlandesi e Paco un meticcio salvato dalle strade di Napoli.
Ama trascorrere le giornate tra montagne e boschi oppure con un bel libro in mano.
Svolge i suoi incarichi in Pet Levrieri in maniera totalmente gratuita.
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