Albano Martins – La chiusura del Cinodromo di Macao. Storia di una lotta! Possano il buonsenso e il senso di umanità VINCERE!
Pubblichiamo la traduzione in italiano dell’articolo O encerramento do Canidromo, a história de uma luta! a firma di Albano Martins, presidente di Anima Macau, e leader della campagna ClosetheCanidrome e ora “SaveMacauGreyhounds”, pubblicato dal Jornal Tribuna de Macau il 30 giugno 2017.
In questo articolo Albano Martins riassume le tappe fondamentali della campagna Close The Canidrome che hanno portato alla sua vittoria e i nuovi obiettivi della campagna mondiale “Save Macau Greyhounds”.
La chiusura del Canidrome – Storia di una lotta
Quando sei anni fa mi trovai di fronte al modo in cui i greyhound erano trattati al Cinodromo, decidemmo che Anima avrebbe voluto risolvere questa situazione per il bene degli animali e per l’immagine di questo paese.
In quel preciso momento, molta gente e molti amici mi dissero subito che era “una battaglia persa”. A quei tempi circa 30 animali venivano uccisi ogni mese e altrettanti comprati in Australia, come sostituti.
I 30 acquistati in Australia venivano importati mensilmente, venduti in aste pubbliche ad un prezzo pari a 18 volte il loro costo e il Cinodromo sopprimeva, in numero proporzionale agli acquisti, quelli che considerava “non competitivi”.
Quindi, in due anni l’intero parco greyhounds (circa 720) veniva praticamente rinnovato. Nessuno di loro rimaneva vivo!Molte persone pensavano che fosse normale uccidere animali sani solo perché “non-competitivi”! Come se questo business, che esiste da 54 anni (dal 1963), fosse normale.
Invece chi ne ha fatto le spese sono solo i greyhound, che correvano due volte nella stessa sera, a volte per tre sere consecutive, come scritto da Ricardo Pinto, in una ricerca pubblicata il 12 Ottobre 2016 sul giornale “Ponto Final.
Pecados que vêm de longe http://macaucloser.com/en/magazine/dog-racing-sins-pastHo appreso leggendo la ricerca/report pubblicata da Ricardo Pinto, che il primo Cinodromo iniziò la sua attività a Macao nel lontano 1932, per mano di un uomo d’affari americano: Mr. Gerrard che, trasferitosi a Shanghai, aveva passato la sua attività ad imprenditori locali. Il business poi venne interrotto nel 1938, a causa del conflitto Cino-giapponese, per essere poi riaperto 25 anni dopo, nel 1963.
Finalmente nel 2018, ottanta-sei anni dopo l’inizio del greyhound racing a Macao, la concessione terminerà.
Nel Dicembre 2011, dopo il rapporto South China Morning Post (SCMP) e un incontro a Macao con GREY2K USA, Anima capì quale fosse la reale situazione dei greyhound nel Canidrome.
Anima tentò di risolvere la situazione nel migliore dei modi, provando a dare ai greyhound inutilizzati un’opportunità di uscita dal Cinodromo, opportunità che non fosse quella dell’eutanasia.
Anima parlò di un programma di adozioni, assumendosene parte della responsabilità.Comunque, dopo due incontri tenutisi nel 2012, sotto il controllo di DICJ (Gaming Division of Contract and Inspection) il Cinodromo preferì un altro partner, minimizzando le capacità di Anima.
Nessun programma di adozioni fu seriamente considerato.
Il Cinodromo aveva deciso, con il consueto modo arrogante che lo contraddistingueva, di non parlare e di non rispondere; il suo Executive Director assunse l’atteggiamento di: ” Io voglio, Io posso e Io comando!”
Questo atteggiamento non diede ad Anima molte opzioni, principalmente perché il Governo non mostrò alcuna intenzione di intervenire.
La strategia di Anima allora cambiò: iniziammo a lottare per la chiusura del Cinodromo. Alla fine del 2012, la campagna di Anima, iniziò a intensificarsi.Acquistò visibilità dopo la sua partecipazione all’AFA (Asia for Animal), Conferenza che si tenne a Singapore nel Gennaio del 2014, dove venne presentata da Anima una lettera indirizzata al Capo Esecutivo che chiedeva la chiusura del Cinodromo.
Lettera AFA-05-03-2014-CE Questa lettera era firmata da AFA, che rappresenta dieci organizzazioni internazionali, Anima inclusa, ed era supportata da 131 organizzazioni internazionali, di cui molte proprio cinesi.Nel Luglio 2015 seguì il lancio di una petizione chief-executive-chui-sai-on-stop-hundreds-of-greyhounds-from-being-raced-to-death, che ricevette più che 370.000 sostenitori (probabilmente il più grande successo mondiale) e Anima organizzò una tavola rotonda internazionale proprio a Macao, mettendo insieme 10 organizzazioni internazionali per la protezione degli animali (GREY2K USA Worldwide, RSPCA UK, RSPCA HK, Animals Australia, SPCA Australia, Animals Asia, Animals Asia, Foundation-China Cats and Dogs Welfare , Capital Animal Welfare Association from Beijing, SPCA Taiwan and Kirsten from Hong Kong) , provenienti da Europa, Australia, Cina, USA, Hong Kong e Taiwan!
Nello stesso anno, a settembre, Anima organizzò, sempre a Macau, il “Macau Greyhound Vigil” che ebbe il supporto di più di 24 città in tutto il mondo, in particolare sostegno europeo e degli Stati Uniti.
ANIMA da anni in prima linea a Macao per ottenere la chiusura del cinodromo
Mentre ciò accadeva (era l’ultimo anno di concessione ), il Governo di Macau reagì concedendo l’estensione di un ulteriore anno di concessione al Cinodromo; disse che la decisione fu presa per consentire loro di studiare la questione, affermando che non fosse equo chiudere la struttura in un giorno (?)!
A Ottobre dello stesso anno, Anima partecipò ad un incontro a Miami dove spiegò la situazione dei greyhounds a Macao a livello internazionale.
Alla fine del 2015, di fronte di un filmato prodotto da “Animals Australia”, che aveva partecipato alla tavola rotonda di Anima a Macao, il NSW (New South Wales) prese drastiche misure contro il Greyhound Racing in Australia. Nel 2015, il Cinodromo di Macau cessò quindi di ricevere animali , come invece succedeva regolarmente nel passato, ed alla fine dell’anno nessun greyhound australiano venne più esportato.Nel 2016, decisero quindi di acquistarli in Irlanda, lo stato europeo maggior “produttore” di questi animali e, sempre nello stesso anno, Anima supportata da organizzazioni per la protezione degli animali Inglesi e irlandesi, bloccò in UK l’esportazione di 24 greyhounds provenienti dall’Irlanda
Bisognava garantire la non esportazione dei greyhounds irlandesi e quindi partecipò, con organizzazioni irlandesi ed inglesi oltre a GREY2K USA Wordwide, ad una dimostrazione in Irlanda, dopo essere stati ricevuti in Parlamento negli uffici del Ministro dell’Agricoltura.
L’obiettivo era il blocco dell’ esportazione dei greyhounds a Macao, questo era l’unico modo per fermare l’Industria!
Nello stesso mese a Francoforte, Anima partecipò con GREY2K USA Worldwide ad un incontro con Lufthansa, per persuadere il vettore non a mandare questi animali ad Hong Kong, avendo come destinazione finale Macao.
Sempre nel 2016, il Governo propose al Cinodromo due opzioni: cambiare location spostandosi (e quindi prestare più attenzione al benessere degli animali), o chiudere nel Luglio 2018!
A Settembre, invitati da Pet levrieri, Anima partecipò a Milano come ospite e oratore internazionale alla Conferenza “FREEDOM FOR THE GREYHOUNDS”. Il mese seguente, in Florida, partecipò come un oratore alla Conferenza “GREYHOUNDS AROUND THE WORLD“.
In quell’occasione annunciò la chiusura del Cinodromo a Luglio 2018 e spiegò la sua strategia per salvare tutti i greyhounds anche se dipendeva totalmente dalla decisione del Governo e del Cinodromo.
Ebbe inizio l’attuazione di questa strategia: Pet levrieri lanciò quindi una petizione internazionale indirizzata al Capo Esecutivo chiedendo che tutti i greyhound venissero consegnati ad Anima, informando loro dei danni di immagine che Macao avrebbe potuto subire come centro turistico, nel caso avessero deciso di mandare i greyhound in Cina, Vietnam e altri paesi dove non esistono leggi che tutelano e proteggono gli animali.
Nel frattempo, mentre il governo cercava di prendere una decisione, Anima gradualmente si preparò per cercare di spostare, preferenzialmente in Europa, i greyhound inattivi.
Partirono le negoziazioni con Compagnie di trasporto e aeree, in modo tale da poter ridurre i costi dei trasferimenti, evitando accuratamente intermediari di Hong Kong!
A questo punto, senza troppi sforzi, Anima si trovò già nella condizione di avere più di 250 adottanti!
La nuova Campagna internazionale ‘Save Macau Greyhounds’ è attualmente in corso; è sottoscritta da Anima, Grey2K Usa Worldwide e Pet levrieri, che coinvolgerà centinaia di organizzazioni internazionali di protezione degli animali in tutto il mondo.
In questa lettera si chiede a queste organizzazioni, di assorbire un contingente pari a 650 greyhound, che sono ancora all’interno del Cinodromo.
Anche un’altra campagna internazionale è al momento attiva: consiste nel convincere personalità note nel mondo a inviare una lettera al Chief Executive di Macao; viene chiesto loro un intervento in modo che Anima possa prendere in affidamento i greyhound e possa essere autorizzato a gestire e fruire dello spazio per un anno, durante la fase preparatoria per il riutilizzo dell’area.
Macau vincerà solo se troverà il modo di togliere questo enorme sassolino dalle proprie scarpe!
Possano il buonsenso e il senso di umanità VINCERE! Albano Martins Clicca per visualizzare l’articolo originale: 2017_06_30_JTM_ALBANO_CANIDROMO(2) Fonte:O encerramento do Canídromo, a história de uma luta!© Riproduzione riservata
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